I viaggi in Egitto sono ormai sconsigliati e a molti turisti è stato suggerito di rinunciare alle vacanze e mandare così in fumo i progetti di relax e di svago che ogni turista aveva sognato, una richiesta spiacevole che ci tutela e al tempo stesso ci spaventa. Come fare se il viaggio in Egitto è stato annullato? Come fare per non perdere il denaro speso?
In occasione del conflitto egiziano, AltroConsumo detta al consumatore i propri diritti consigliando le scelte migliori per far sì che non si perda il denaro versato.
Se il pacchetto turistico è stato cancellato dal tour operator, il consumatore può scegliere tra due alternative:
– scegliere un altro pacchetto turistico di qualità equivalente o superiore e senza supplemento di prezzo o selezionare un pacchetto turistico di valore inferiore e ricevere la differenza di prezzo
– scegliere di ottenere il rimborso della somma di denaro pagata nella modalità da lui scelta. Alla cifra ricevuta, il consumatore non dovrà aspettare un risarcimento per ulteriori eventuali danni derivanti dall’annullamento del viaggio
Nel caso in cui sia il consumatore a voler annullare il proprio viaggio, il contratto sottoscritto per il viaggio potrà essere recesso senza penali (l’annullamento del turista è infatti giustificato per causa maggiore, come consigliato da un ente governativo). Per annullare il viaggio, il turista potrà recarsi in agenzia di viaggi e comunicare l’annullamento specificando di aver intrapreso la scelta sotto la raccomandazione ufficiale del ministero degli Esteri. Nel caso in cui il turista non possa recarsi in agenzia di viaggio varrà il recesso per iscritto tramite raccomandata, fax o e-mail. Il risarcimento del viaggio sarà indicato nel contratto firmato dal turista: consigliamo di rileggere il vostro contratto e discutere con l’agenzia turistica quando pattuito. L’annullamento giustificato, infatti, tutela il consumatore da ogni penale inserita nel contratto alla voce “annullamento”.
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