Aumenti delle tariffe per le spedizioni internazionali da parte di Poste Italiane

Noi italiani siamo molto legati alla nostra cultura sopratutto culinaria, molte persone che vanno o per lavoro o per studiare all’estero si fanno mandare dall’Italia pacchi di pasta, o di salame sottovuoto, etc per poter avere gli ottimi prodotti tipici italiani sempre a portata di mano.

Questa cosa da un lato è positiva dall’altro un pò meno perché se è vero che andando a mangiare in un ristorante italiano a Londra spendiamo cifre da capogiro e altrettanto vero che i costi di spedizione si fanno sentire, e poi bisognerebbe imparare ad apprezzare la cucina del posto.

Tralasciando quest’ultimo punto ho delle brutte notizie per quelle persone che appunto inviano ai loro cari pacchi di pasta&co in giro per il mondo. Infatti Poste Italiane ha pensato bene di aumentare le tariffe delle spedizioni all’estero. In particolare sono aumentate le tariffe dei pacchi ordinari estero. Come detto una stangata per immigrati e per chi ha parenti fuori Italia. Per spedire ad esempio un pacco fino a 20Kg in Perù la tariffa è passata da 70 a 155 euro, un aumento del 121 per cento, forse l’esempio del Perù non è il massimo ma non vi preoccupate anche per inviare pacchi negli Stati Uniti fino a 20Kg si passa da 65,33 a 81,46 euro, per il Canada l’aumento è più contenuto infatti si va da 67,66 euro a 76,38.

Le Poste Italiane sono state interrogate dal Codacons circa questi aumenti ingiustificati, e l’azienda ha risposto che in effetti dal 25 marzo ci sono stati cambi tariffari, ma che a fronte di aumenti ci sono state anche delle riduzioni (se qualche lettore nota qualcuna di esse è pregato di segnalarlo), che si sono adeguati all’accordo con l’Upu e che era necessario commisurare il servizio all’effettivo costo. Insomma tanti giri di parole come al solito ma la sostanza non cambia, ennesima stangata per i consumatori.