Comunemente definita Festa della Donna, la Giornata Internazionale della Donna (questo l’originario e meno noto nome della ricorrenza) è un giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche del sesso femminile. L’origine della Festa dell’8 Marzo risale al 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le condizioni in cui erano costrette a lavorare. Le donne continuarono a scioperare per alcuni giorni e l’8 Marzo la proprietà dell’azienda, indispettita, bloccò le uscite della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire dalla stessa.
Purtroppo un incendio uccise 129 operaie. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, per ricordare questa tragedia e la forza di queste donne, desiderose solo di migliorare la loro condizione lavorativa.
Come si evoluta oggi questa ricorrenza? Le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull’argomento, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi che pesano ancora sulla donna in tutto il mondo. La festa è attesa trepidamente anche da ristoranti e fiorari, che aspettano questo giorno per vedere i propri conti lievitare e non possiamo evitare di citare gli spogliarellisti, che durante questa notte saranno messi a dura prova da donne in preda all’euforia. Nel corso degli anni, quindi, è andato perduto il vero significato della festa della donna: una ricorrenza che doveva solo ricordare la condizione della donna e il desiderio di migliorare a costo della propria vita.
Sicuramente utili e preziose le iniziative di alcune associazioni: La Pinacoteca Nazionale di Siena alle ore 11 ricorda la giornata con un incontro dedicato a: “Eros e Thanatos nella Venere di Marco Bigio”, a cura di Gabriele Borghini, Soprintendente ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Siena e Grosseto. Si tratta del progetto “Servizi Educativi” della Pinacoteca, destinati ad illustrare temi e aspetti nelle opere d’arte della raccolta senese. L’ingresso sarà gratuito per tutte le donne.
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