Le truffe non vanno in vacanza neppure in estate per cui figuriamoci con l’arrivo dell’autunno: il mese di settembre ricomincia con quella che è già stata ribattezzata la cosiddetta truffa del POD. Si tratta di una truffa che in pratica consiste nel raggirare il maggior numero di cittadini possibile sulle bollette facendoli inconsapevolmente ritrovare abbonati a sorpresa a nuovi e più costosi servizi di energia elettrica e gas senza averne mai fatto richiesta e soprattutto senza aver consentito il passaggio da un gestore all’altro.
Ma come funziona la truffa del POD? E come è possibile difendersi?
Tutto sta nel riuscire, da parte del truffatore, riuscire a impossessarsi dei codici POD (per l’utenza di luce) e PDR (per l’utenza del gas) che sono i codici identificativi riportati nella parte superiore della bolletta.
Con questi codici e con i dati personali dell’utente, il truffatore riesce a intestare un nuovo contatto o ad effettuare il cambio di gestore: naturalmente all’insaputa del cittadino truffato. La vittima del raggiro può essere truffata via telefono, attraverso il classico call center che o addirittura direttamente in casa.
Via telefono: il truffatore, a nome di uno dei principali gestori italiano di luce o gas, chiede al cliente un chiarimento sui suoi codici identificativi per cercare di far diminuire la tariffa in corso.
Per far ciò e offrire una tariffazione più vantaggiosa, è necessario però avere a disposizione dati sensibili e codici utente.
Il consiglio è uno solo: attaccare direttamente la cornetta senza fornire alcun tipo di informazione del genere.
La truffa avviene anche sulla porta di casa con sedicenti agenti che si presentano come ‘addetti’ o ‘operatori’ dell’azienda del gas o della luce, spesso bene educati e sorridenti. La dinamica è la stessa: mai mostrare l’ultima bolletta del gas o della luce con allegati i codici identificativi, salutare e chiudere la porta onde ritrovarsi titolari di qualche svantaggioso e costoso contratto.
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