Truffa dei 50 euro al bar, come difendersi

di Emma Commenta

L’hanno già ribattezzata la truffa dell’estate, ma in effetti si tratta della tradizionale truffa dei 50 euro al bancone del bar.  Occhio quindi a una truffa che pare già ben collaudata, ma che sembra essere tornata di moda proprio in queste ultime settimane soprattutto nelle zone turistiche.

La truffa pare funzionare infatti soprattutto nei bar e nelle ore più concitate visto che la confusione favorisce la distrazione del personale meno attento. 

Vediamo come funziona la truffa al bancone: generalmente si approfitta dei momenti di maggiore concitazione.

La truffa consiste nello spendere 6 euro pagando con una banconota da 50 euro e una moneta da un 1 euro in modo tale che il resto possa essere facilitato ricevendo 45 euro e non in monete.

I soldi vengono quindi poggiati sul bancone, ma nel momento in cui il cassiere si volta per prendere i 45 euro di resto dalla cassa, la banconota viene fatta immediatamente sparire. E al barista poco attento che guarda il bancone, il truffatore risponde che le banconote sono finite nella cassa.

La procedura corretta imporrebbe al barista di controllare il residuo di cassa a chiusura e in caso di restituire il resto trattenuto erroneamente al cliente.

Molto spesso ciò non accade: nella concitazione del lavoro il lavoratore spesso si fida più della lucidità del cliente che della propria, poi perché si spera di evitare polemiche e anche per evitare rallentamenti dell’attività senza dimenticare che spesso e volentieri si tratta di clienti occasionali e non fissi che capitano in luoghi di passaggio turistici che non avrebbe neppure modo di tornare a prendere il resto.

 

photo credits | think stock

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