Dovrebbe partire nel marzo del 2019 e garantire un sostegno economico di 780 euro al mese a chi è senza lavoro: per il momento il reddito di cittadinanza sembra essere ancora un miraggio, ma è anche vero continua a scatenare interesse in tutta Italia.
Per il momento le domande non sono ancora partire, ma tutti ci sperano e la truffa potrebbe essere dietro l’angolo. Una finta truffa, ma senza danni per gli utenti, è stata messa in piedi dalla Ars digitalia, agenzia di comunicazione specializzata nella creazione di applicazioni web che ha creato un falso sito IMPS dedicato al reddito di cittadinanza.
Il risultato?
Ben 500mila gli utenti che sono cascati in quello che affettivamente è uno scherzo: il sito, nonostante sia stato realizzato molto bene in modo tale da indurre in inganno gli utenti, rappresenta comunque un sito falso.
E si riconosce presto visto che il sito riporta il logo di IMPS e non di INPS. Nonostante ciò, 500mila utenti hanno pensato che si trattasse del vero sito dell’INPS e hanno immediatamente lasciato i dati personali richiesti per poter inoltrare la richiesta per il reddito di cittadinanza. Questo nell’arco di 9 mesi. Nonostante il sito riporti il logo IMPS (Istituto Mondiale Provvidenza Solare) e in basso viene riportata la scritta “Il sito è stato sviluppato a fini ludici” in tanti ci sono cascati e hanno ingenuamente lasciato i propri dati personali per ottenere il Reddito di Cittadinanza, 780 euro per i single e fino a 1638 euro per le famiglie in difficoltà. L’esperimento ha mostrato che è necessario essere particolarmente accorti nel momento in cui ci si imbatte in siti internet. Ars digitalia ricorda che è necessario accertarsi che il sito sia sicuro. In pratica non è sufficiente che il sito abbia il lucchetto verde, ma è necessario essere certi che sia affidabile: in un attimo i dati sensibili raccolti possono finire nelle mani di hacker pronti a tritare davvero gli utenti.