Le associazioni di consumatori hanno dato il via ad una campagna di sensibilizzazione, “Io non voglio il falso”, affinchè i cittadini desistano dall’acquistare merce contraffatta. La contraffazione è un fenomeno che negli ultimi anni ha preso largamente piede nel nostro Paese, toccando i prodotti più svariati, non solo quindi i settori dell’abbigliamento e degli accessori sono stati presi di mira, ma oramai tutto, dal dentifricio all’elettrodomestico più complesso, tutto può essere un falso. Ciò, di conseguenza, ha provocato non pochi danni alla salute dell’uomo, in quanto coinvolti generi alimentari e per l’igiene della persona, per cui, oltre ad un danno morale, vi è anche quello fisico. La campagna di sensibilizzazione coinvolge non solo le associazioni di consumatori come ACU, Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Codici, Federconsumatori, Movimento Consumatori e Movimento Difesa del Cittadino, ma anche il Ministero dello Sviluppo Economico.
Insieme si pongono come obiettivo la promozione della legalità, cercando di porre i cittadini in condizione di non scegliere il prodotto contraffatto, nonostante più conveniente a livello economico. Risparmiare, con la crisi attuale, è giusto, ed è un pensiero che accomuna tutti, ma tanti sono i rischi a cui si va incontro. Questo processo di sensibilizzazione durerà due anni, periodo in cui le associazioni, fino al novembre 2012, daranno vita a diverse attività di informazione in tutta Italia, esponendo proprio i rischi derivanti dall’acquisto dei prodotti contraffatti, e tutto ciò avverrà attraverso l’apertura di 40 sportelli ed oltre 100 info point presso cui i cittadini potranno recarsi per chiedere informazioni, in modo completamente gratuito, su come, ad esempio, poter riconoscere un prodotto è falso, quali siano le modalità che ci consentano di tutelarci e dove poter portare anche oggetti che si pensa non siano originali.
La campagna di sensibilizzazione “Io non voglio il falso” è volta non solo tutelare i consumatori e la loro sicurezza, ma nasce anche con lo scopo di porre un freno alla perdita dei posti di lavoro e a salvaguardare, quindi, le imprese italiane che perdono moltissimo a causa della circolazione, e di conseguenza, dell’acquisto, di merce non originale. Questo risulta essere, quindi, un sostegno vitale non solo per noi cittadini, ma anche per combattere l’illegalità che, in un modo o nell’altro, regna sovrana nel nostro Paese da troppo tempo. Risparmiare è possibile anche non acquistando prodotti falsi: ciò che ci guadagniamo di più è soprattutto la salute.
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