Le carte revolving, o carte di debito, possono essere considerate delle carte di credito un po’ particolari “grazie” alle quali è possibile effettuare acquisti immediatamente e pagare successivamente in “comode” rate mensili. Fin qui, virgolette a parte, tutto bene se non fosse che il tasso di interessi applicato alle singole rate e, soprattutto, agli interessi di mora nei casi di mancato pagamento supera spesso le soglie dell’usura stabilite dalla Banca d’Italia.
D’altra parte già da tempo le associazioni dei consumatori mettono in guardia la cittadinanza circa le carte revolving e gli interessi con le stesse applicati e da un’indagine della Procura della Repubblica di Trani è emerso che questi, in alcuni casi sono giunti, in caso di ritardo nel pagamento, fino al 54,21 %, ossia più del doppio dei limiti consentiti dalla legge per il credito finalizzato all’acquisto rateale per tali tipologie di prestiti, che è del 25,68 %. Limiti oltre i quali si sconfina nell’usura.
Già lo scorso anno l’Antitrust aveva sanzionato alcune finanziarie che non avevano fornito al consumatore informazioni precise in merito alle condizioni di utilizzo delle carte revolving. Come afferma l’avv. Emilio Graziuso, responsabile del coordinamento Confconsumatori Federazione Provinciale di Brindisi – Dalla Parte del Consumatore Associazione Nazionale
Il problema è molto sentito dalle migliaia di consumatori in possesso di carte revolving che spesso si rivolgono alle associazioni dei consumatori per avere chiarimenti in merito a pagamenti agli stessi richiesti dei quali non solo non riescono a comprendere l’entità ma anche, in alcuni casi, la durata. In molti casi, addirittura, avendo ricevuto per posta la carta revolving senza neanche chiederla ma per il semplice fatto di aver sottoscritto un finanziamento (per l’acquisto di un elettrodomestico; di un mobile, ecc.), e convinti che si tratti di una normale carta di credito, i consumatori si trovano di fronte ad un ulteriore finanziamento con tassi esosi e che magari non avrebbero neanche contratto.
Come coordinamento speriamo che anche in Italia vengano adottate misure analoghe a quelle prese negli Stati Uniti con il Card Act, grazie al quale sono stati ridotti gli oneri delle revolving senza bisogno di ricorrere alla magistratura. Allo stato attuale, però, è opportuno che i consumatori chiedano alle finanziarie la restituzione delle somme superiori al tasso soglia dalle stesse illegittimamente percepite e lo scioglimento del vincolo contrattuale nei casi in cui non vi sia stata una adeguata informazione in merito alle caratteristiche delle carte revolving, dei relativi oneri e del tasso degli interessi applicato ai consumatori
Se anche voi avete avuto problemi con le carte revolving per le vostre segnalazioni potete rivolgervi al numero verde dell’Antitrust 800166661.