Sebbene il temuto uragano Irene abbia provocato meno danni rispetto alle previsioni, ma non per questo si può dire che non ne abbia fatti. A New York, dove si temeva un impatto più forte di quanto è poi avvenuto, sono stati cancellati oltre diecimila voli, ma cosa dovranno fare i passeggeri per rimediare?
Confconsumatori ha dispensato qualche consiglio in merito, per tutti coloro che potrebbero trovarsi, anche in futuro, in una situazione analoga. Prima di tutto, bisogna precisare che la cancellazione dei voli per circostanze eccezionali come, appunto, un evento naturale di grande entità, non consente al passeggero di ricevere un rimborso. Esistono, invece, altre due forme di tutela: l’essere riprotetto o rinunciare al volo.
Nel primo caso ha diritto a essere imbarcato appena possibile su altro volo. Nel secondo caso ha diritto di ricevere il rimborso del prezzo del biglietto non utilizzato. In relazione a ciò il passeggero ha diritto al rimborso del prezzo pieno del biglietto pagato senza nessuna detrazione. Se quindi le compagnie aeree dovessero sostenere, come hanno fatto in passato di fronte a circostanze similari, che si ha diritto al rimborso al netto delle tasse aeroportuali, bisogna contestare l’offerta e chiedere il pagamento integrale.
Confconsumatori spiega anche che la scelta spetta solamente al passeggero che ha perso il biglietto, che inoltre ha diritto anche ad assistenza per quanto riguarda i pasti, ospitalità in albergo se necessario, trasporto dall’aeroporto all’aereo, possibilità di telefonare, mandare fax o e-mail. Oltre a tutto questo, è fondamentale che i passeggeri conoscano anche il loro diritto di essere informati, quindi prima di mettervi in viaggio ricordate sempre di dare un’occhiata a quelli che sono i vostri diritti. Nel caso in cui venissero calpestati, saprete anche in che modo farli valere e a quali soluzioni puntare per risolvere i problemi che vi ritroverete ad affrontare.
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