Uber non intende fermarsi e mira all’innovazione del taxi sharing, la possibilità di condividere le corse in taxi on demand, richieste tramite smartphone o altri dispositivi mobile, abbassando i costi del servizio per gli utenti fino al 40%.
Il servizio di taxi on demand, da richiedere tramite app e quindi attraverso dispositivi mobile quali smartphone, tablet o netbook, denominato Uber, ormai famosissimo anche a causa delle continue polemiche nei suoi confronti da parte dei tassisti milanesi e non solo, sta per fare un ulteriore passo avanti. Uber ha infatti dichiarato di aver lanciato la versione beta della app UberPool per smartphone, in cui, in sostanza, si condivide il viaggio in taxi risparmiando sui costi fino al 40 per cento, rendendo pertanto estremamente concorrenziale il servizio Uber.
Con la probabile diffusione dell’app UberPool si porterà avanti il concetto del noleggio condiviso di taxi e conducente; il successo dell’app ovviamente non può essere pronosticato a pochissimo dal lancio, ma non sembrano presentarsi problemi legislativi, pertanto non si vedono enormi ostacoli all’orizzonte. Dietro Uber c’è anche la mano di Google, che ha fortemente finanziato l’azienda e che di innovazione e mercato se ne intende.
Se davvero avremo con l’applicazione un risparmio fino al 40% sul costo del servizio Uber, i cittadini più dinamici e inclini all’uso della tecnologia mobile potrebbero davvero trovare un nuovo punto di riferimento per gli spostamenti cittadini. La app in versione beta è già stata lanciata, ora non resta che attendere per scoprire come si evolverà l’iniziativa.
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