Tornano nuovamente disagi nel settore dei trasporti. Venerdì 11 marzo, infatti, è previsto uno sciopero dei mezzi pubblici nelle nostre città italiane, a partire dalla capitale. A rischio sono i bus, la metro e tutti gli altri mezzi di trasporto pubblici, vitali per i cittadini, sia che si spostino per raggiungere luoghi di lavoro, sia che vadano in giro per piacere. Ciò che conta, venerdì, è che si crei disagio. Ad indire questa protesta dell’Atac sono state varie associazioni sindacali, come Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Ugl Trasporti, Sult, Or.S.A e Usb. Quest’ultima addirittura ha indetto lo sciopero a livello nazionale. Il programma dello sciopero prevede che vengano rispettate le fasce di garanzia, inoltre la protesta si articolerà diversamente, sviluppandosi in fasce da 8 e 24 ore. Lo sciopero Atac vedrà otto ore di agitazione per Ugl Trasporti, Orsa e Sult, dalle ore 8,30 alle ore 16,30, così come per Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
Al contrario, le sigle Faisa Cisal e Usb sciopereranno dalle ore 8,30 alle ore 17,30 e dalle ore 20 fino al termine del servizio ma, lo ribadiamo, sempre nel rispetto delle fasce di garanzia. Anche le ferrovie urbane sulle tratte Roma Civita Castellana Viterbo, Termini Giardinetti e Roma Lido saranno interessate dal blocco, mentre a non essere toccati dalla protesta saranno i trasporti ferroviari in genere, che non subiranno variazioni o blocchi al fine di permettere la partecipazione alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma, in concomitanza con lo sciopero, e che inizierà alle ore 9,30 in piazza della Repubblica per terminare poi in piazza Navona. Lo sciopero, però, riguarderà anche i settori degi enti locali, dell’università, della ricerca, i ministeri, così come Inps, Inail, Inpdap, Aci.
Anche le Asl saranno coinvolte nella protesta, con il blocco del personale infermieristico, tecnico ed amministrativo, dirigenza, area medica, sanitaria ed amministrativa. Ciò, quindi, comporterà una serie di variazioni nello svolgimento classico delle attività, ma saranno comunque garantiti i servizi essenziali quali le emergenze, le urgenze, il pronto soccorso e i servizi trasfusionali. I cittadini che avessero prenotato visite mediche, è bene che si informino presso le strutture ospedaliere per chiedere conferma. Ma perchè è stato indetto questo sciopero? La protesta parte dalla volontà di difendere l’occupazione, il contratto nazionale e lottare contro la precarietà. Speriamo che tutti questi scioperi, prima o poi, portino a qualcosa di realmente concreto.
Commenti (1)