Il Codacons ha annunciato di essere pronto per una possibile class action contro gli aumenti irragionevoli delle tariffe dei taxi di Roma. Secondo l’Antitrust, i rincari che pare si sarebbero verificati lo scorso luglio e che ammontavano alla cifra di 2 euro in più per le partenze dalla stazione Termini, non trovavano alcun fondamento legittimo, per cui, se l’amministrazione comunale della capitale d’Italia dovesse aumentare ancora le tariffe nonostante il parere negativo proprio dell’Antitrust, il Codacons provvederà a scendere in campo per i diritti dei consumatori attraverso una class action, o almeno, è ciò che ha annunciato.
Il Codacons, tramite questa istanza collettiva, chiederà il rimborso, a favore dei cittadini, riguardo le tariffe rincarate che i consumatori pagheranno “ingiustamente” per usufruire del servizio taxi a Roma, anche perchè queste tariffe, come definite dall’Antitrust, sarebbero illegittime e anticoncorrenziali. Al fine di ottenere i rimborsi che il Codacons è intenzionato a chiedere, i cittadini che prenderanno i taxi sarà bene che conservino le ricevute per attestare di aver davvero usufruito del servizio. Molti sono i cittadini che per una ragione o per un’altra sono in qualche modo costretti ad utilizzare il servizio taxi, e questa sovrattassa a cui vanno incontro non è ritenuta giusta né tanto meno giustificata in alcun modo.
Addirittura, Roma sembra sia nei primi posti in Europa fra le città con le più alte tariffe per un simile servizio, ed inoltre, pare che questo primato lo detenga anche per quanto concerne il resto del mondo. Sembra, difatti, che per la tratta Roma Centro – Aeroporto Fiumicino si spendano in media 45 euro, mentre a Berlino ne basterebbero solo 25 euro, e a Madrid 30 euro, mentre negli Stati Uniti, a Los Angeles, la corsa avrebbe un costo pari a 35 euro. Cosa succederà? Il Codacons partirà con la sua class action? Si otterranno davvero questi rimborsi? E voi, amici, credete che solo a Roma siano salate le tariffe dei taxi o pensate sia una questione che riguardi un po’ tutta l’Italia? Sicuramente i rincari ci sono, e non solo in questo settore, purtroppo, e a risentirne sono sempre gli stessi.