La neve sta creando molti disagi sia ad automobilisti sia a chi parte con treni o aerei. Ma quali sono i diritti di viaggiatori ed automobilisti in seguito a ritardi per il maltempo? Vediamo nel dettaglio la situazione. Trenitalia non rimborsa i biglietti né concede bonus se il treno fa ritardo per cause di forza maggiore, come il maltempo, dove per maltempo si intendono catastrofi, inondazioni, frane, ma a quanto pare la neve è cosa differente. Se il treno, poi, viene cancellato, e si rinuncia a partire, il rimborso è dovuto. I rimborsi per chi decide di viaggiare in treno esistono, ma sono del solo 25% e scattano solo dopo 60 minuti di ritardo, trascorsi i quali il viaggiatore ha diritto, teoricamente, a ricevere pasti e bevande, all’eventuale pernottamento e ad un rimborso delle spese sostenute per informare i familiari del ritardo del treno, sempre che questo non possa viaggiare nello stesso giorno.
Il rimborso, invece, non è previsto nel caso di non funzionamento dell’ aria condizionata o del riscaldamento. Lo scorso 13 dicembre 2010 è difatti entrato in vigore il nuovo Regolamento comunitario che prevede precisi obblighi di informazione sugli orari previsti di partenza e di arrivo e di assistenza gratuita da fornire sia in stazione che durante il viaggio. Se questa assistenza non viene prestata, allora per i viaggiatori si configura la possibilità di richiedere un risarcimento danni nei confronti delle Ferrovie. L’azione legale, dal primo gennaio 2010, è proponibile anche sotto forma class action, cioè di azione collettiva. Le compagnie aeree prevedono invece che il passeggero che non è riuscito ad imbarcarsi per overbooking o perché il volo è stato annullato a causa di guasti, possa decidere di prendere il primo volo utile senza pagare alcuna differenza di prezzo.
E’ previsto poi un rimborso che va da un minimo di 150 ad un massimo di 600 euro, calcolato sul ritardo accumulato e la distanza della meta, a meno che la compagnia dimostri che la responsabilità della cancellazione non è sua, ma dovuta a circostanze eccezionali, come il maltempo. A terra, il passeggero ha diritto all’assistenza, con possibilità di effettuare chiamate, inviare fax e di avere vitto e alloggio se l’attesa si prolunga nel tempo. In caso di rinuncia a partire, il passeggero ha diritto al rimborso integrale del biglietto. Anche in autostrada, la mancanza di un sistema di assistenza, come ritardi e inadempienze nel soccorso stradale possono essere motivo di azione collettiva.
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