Ataf, l’azienda che si occupa di trasporto pubblico a Firenze annuncia operazione «famiglia». Se fate sottoscrivere a vostro figlio l´abbonamento annuale, anche il padre avrà diritto ad uno scontodell 10%. A ruota se lo fa anche la mamma, per tutti e tre lo sconto sarà attorno al 20%. E se anche il secondo figlio si abbona ecco uno sconto del 30% per tutti e quattro. Si tratta quindi di sconti crescenti per l’abbonamento annuale acquistato all´interno della stessa famiglia.
Stiamo studiando i dettagli – ha annunciato l neo presidente Ataf Filippo Bonaccorsi -, non escludiamo anche di fare accordi con i datori di lavoro degli utenti Ataf in modo tale da detrarre il costo degli abbonamenti direttamente dalla busta paga: crediamo si possa fare.
In più la promozione studenti: dal secondo abbonamento, scatta un mese gratis. Gli abbonamenti dei vostri due figli avranno validità per 13 mesi e non per 12, un mese è in omaggio e si potrà usare sull´anno successivo. Se i figli sono tre, tutti e tre avranno il mese in regalo, così se sono quattro o cinque.
La promozione partirà con il nuovo anno scolasticom quindi da settembre ma é già stata approvata nel nuovo piano tariffario dell´azienda dei bus approvato dalla Provincia di Firenze.
Bonaccorsi ha deciso così di dare una mano alle famiglie provate dalla crisi economica che potrebbe inoltre spingere le famiglie ad evadere la spesa del biglietto. Non solo: si prospetta anche l’ipotesi di pagare a rate l’abbonamento, ma non é confermato: con una spesa di almeno 150 euro una famiglia potrà accedere alla possibilità di rateizzare il conto per evitare di pagare gli abbonamenti annuali tutti insieme e così pianificare la spesa.
Ataf ha inoltre formalizzato alla Provincia la richiesta di prolungare la durata del biglietto da 1,20 euro da 70 a 90 minuti. da settembre arriva inoltre la “carta agile 30”: 35 corse al prezzo di 30 euro.
Insomma, l’Ataf si da’ una regolata, non solo per aiutare le famiglie ma anche i suoi conti in tasca:un giro di normali biglietti cartacei falsi in vendita alle fermate dei bus e in alcuni tabacchi h aportato alla luce un danno per la società di 200 mila euro. Meglio ridurre i prezzi, avrà pensato la compagnia.
simone 10 Dicembre 2009 il 17:15
Salve.
Desidero far conoscere una situazione a mio parere assurda.
Da un paio di mesi l’ATAF ha istituito e pubblicizzato il nuovo sconto famiglia, che consentirebbe di avere un risparmio del 25% a partire dal secondo abbonamento del nucleo familiare. Peccato però che questo sconto è ottenibile soltanto a condizioni molto particolari, infatti è applicabile solo agli abbonamenti annuali ordinari ed in particolare occorre sottoscrivere due o più abbonamenti annuali contestualmente. Il risultato è quello di tagliare fuori, di fatto, un gran numero di famiglie, tra cui quelle dove non coincidono le scadenze annuali degli abbonamenti sottoscritti negli anni passati.
Per spiegarmi meglio: se l’abbonamento annuale di mia moglie è stato rinnovato a settembre, mentre io ho l’abbonamento annuale che mi scade a dicembre, io devo pagare la tariffa intera, perché l’ATAF non mi riconosce lo sconto. Oppure mia moglie avrebbe dovuto pagare nel frattempo abbonamenti mensili “aspettando” la mia scadenza. Ma in questa maniera si sarebbe vanificato ugualmente lo sconto, dovendo sostenere una maggiore spesa per gli abbonamenti mensili (in proporzione assai più costosi).
Mi pare insomma una regola cinica, che oltre tutto va a penalizzare proprio quelle famiglie che già da tanto tempo usano il mezzo pubblico, mentre la logica alla base della riduzione famiglia dovrebbe essere quella di premiare le famiglie in cui due o più persone rinunciano al mezzo privato in favore di quello pubblico.
Ho provato a spiegare le mie ragioni ai vari uffici dell’azienda, ho scritto anche ad ATAF per avere chiarimenti, ma la risposta è stata che le regola è stata fatta così e così viene applicata.
In conclusione io pongo questa domanda: che senso ha istituire uno sconto e metterci un paletto non necessario allo scopo? Avrebbe avuto forse più senso decidere di limitare le agevolazioni alle famiglie che rientrano nelle fasce di reddito più basse. Potrei anche capire la limitazione ai soli abbonamenti annuali, ma realmente non si capisce perché due o più abbonamenti dello stesso nucleo familiare debbano essere per forza contestuali per meritarsi lo sconto.
Spero che questa lettera possa suscitare appoggio da parte di altri utenti del mezzo pubblico e finalmente un ripensamento da parte di ATAF, più che altro perché da un’azienda di servizio pubblico ci si aspetta sempre che sia la logica a guidare ogni decisione.
Grazie dell’attenzione.