Pessime notizie per i consumatori visto che piovono aumenti da parte della Tim. E la compagnia telefonica sembra essere solo la prima di una lunga serie di aziende che aumentano certamente i costi per far fronte a quanto previsto dal Governo che ha imposto agli operatori telefonici di tornare alla fatturazione mensile di 30 giorni (e non 28) o multipli di essa.
Intanto con l’obbligo di tornare alla fatturazione mensile, la Tim cerca di rientrare aumentando a partire dalla giornata di oggi, domenica 17 dicembre, i costi di attivazione delle nuove offerte telefoniche.
Le offerte sottocosto in pratica costeranno di più e passeranno dai 9 ai 12 euro purché la scheda sim Tim resterà attiva per 24 mesi evitando di pagare i 32 euro di attivazione.
In caso di disdetta prima dei concordati 24 mesi, la Tim recupererà sul credito residuo i restanti 20 euro. Intanto la Tim ha anche informato di altre rimodulazioni previste: a partire dal 1° gennaio 2018 Tim tornerà ad adottare per le Offerte/Opzioni Business di telefonia mobile e per le relative promozioni e/o condizioni di miglior favore, una importo su base mensile, anziché ogni 4 settimane, di Canoni (per le linee di abbonamento) e Contributi (per le linee ricaricabili), con fatturazione degli stessi su base bimestrale, anziché ogni 8 settimane.
I canoni tornano ad essere da 13 (con la fatturazione ogni 28 giorni) a 12 come previsto con la fatturazione mensile e il recupero arriva proprio dall’aumento dell’importo di ogni Canone e Contributo che risulterà maggiorato del 8,6%, lo stesso importo che era stato introdotto con la fatturazione ogni 28 giorni.