I giapponesi non finiranno mai di stupirci. Le inventano veramente tutte. L’ultima trovata é stata quella di regalare (sì avete letto bene, regalare) un iPhone agli studenti. Non si tratta di una decisone dell’intero Paese ma per il momento la trovata sarà portata avanti solo da una università del continente giallo, precisamente l’università di Aoyama Gakuin, che si trova vicino a Tokyo, nella città di Sagamihara.
Non osiamo immaginare la gioia degli studenti che si vedranno recapitare a casa un telefonino del valore di circa 500 euro. Ma nessuno regala niente per niente direbbe qualche bontempone. Oppure: tutto ha un prezzo potrebbe osare qualcuno altro. E noi aggiungiamo: a pensar male si fa peccato, ma si indovina sempre. Difatti se qualcuno ha ipotizzato che dietro questo costosissimo regalo si celasse chissà quale diavoleria non ha tutti i torti: il telefonino più ambito del momento sarà usato per controllare la frequenza degli studenti alle lezioni. Il progetto, ancora in fase sperimentale, coinvolgerà al momento 550 studenti del primo e secondo anno e alcuni dipendenti dell’università.
Non vogliamo utilizzare (gli iPhone) soltanto per monitorare le presenze in aula. La nostra speranza è che contribuisca a sviluppare classi in cui studenti e insegnanti discutono di vari argomenti.
Ha commmentato il professor Yasuhiro Iijima.
Non solo quindi studenti più controllati: gli iPhone della scuola dovrebbero creare un network di informazione tra studenti e professori. Come funzionerà il controllo? Quando gli studenti entrano in classe dovranno inserire il proprio numero di matricola e il codice della lezione in un’applicazione del loro iPhone. Qualche furbetto: si potrebbe inserire il codice da casa! E invece no, l’applicazione utilizza una funzione Gps e controlla la postazione da cui gli studenti si sono registrati.
Ma noi ci domandiamo? Non era più agevole il vecchio metodo ovvero l’appello dell’insegnante che chiama uno ad uno gli studenti e ne registra l’assenza sul libro di classe? No, potrebbe dire qualcuno, le università sono affollatissime e si perderebbero ore a fare gli appelli. Ma le università non sono libere, perchè controllarne la frequenza? Noi di Guadagno continuiamo a essere malpensanti e continuiamo a chiederci quale diavoleria o reali intenzioni ci siano ditreo questo costosissimo regalo. Voi avete qualche idea?
Nikopolidis 31 Maggio 2009 il 17:22
Beh una conseguenza potrebbe essere l’aumento della retta universitaria… non dico di 500 euro… però almeno la metà.
E’ bello leggere di questi esperimenti, anche se può essere un’inutilità, considerate il vantaggio che potrebbe comportare! Un network di studenti, un’altra nuova forma di finanziamento per l’università che potrebbe guadagnare dalla pubblicità per inviare messaggi (non invasivi!) agli studenti che possono recepire tramite l’iphone in dotazione.
Consultare le slide durante la lezione, organizzare meglio il proprio tempo… un buon sostegno per chi ha grandi ambizioni!