Il Tar del Lazio ha deciso di sospendere la deliberà dell’Autorità per le telecomunicazioni, che prevedeva, con inizio dal primo luglio, il blocco automatico delle chiamate ai numeri a sovrapprezzo, 166,899,144 etc. ne avevamo parlato proprio in questo articolo.
Con questa ordinanza il Tar ha accolto le richieste di alcuni operatori di servizi, che chiedevano di procedere alla sospensiva. I ricorsi erano stati presentati da alcune società fornitrici di servizi (in particolare Greentel, Dvbcom, Telemedico, Unitedcom, Punto, Edreams, ma anche Marketcall Italia e Deram, nonchè dal Comitato operatori servizi telefonici e telematici).
Decise a chiedere l’annullamento di alcune delibere dell’Autorità che avrebbero portato, a partire dal 1° luglio, al blocco selettivo di chiamata contro quei numeri che spesso determinano aumenti astronomici della bolletta telefonica, in qualche caso anche a causa di vere e proprie truffe.
Per i giudici amministrativi “la delicatezza delle questioni dedotte ne impone un approfondimento in sede di cognizione di merito, dovendosi, medio tempora, ricorrere il presupposto del pregiudizio grave e irreparabile”. E questo, prosegue il Tar, va fatto anche tenendo conto “dell’inadeguata informazione agli utenti sull’operatività del meccanismo del silenzio-assenso”.