L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Questi i princìpi recitati rispettivamente nel primo e nel secondo articolo della nostra vecchia e cara Costituzione.
La Carta Costituzionale fu approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre del 1947 ed entro in vigore nel gennaio del 1948. L’Italia attraversava la fase del dopoguerra ed il clima era di fermento politico dove emergeva ancora la lotta di liberazione antifascista, le speranze e attese per un profondo mutamento della società e dello stato. Il desiderio e l’auspicio era di costruire uno stato nuovo più libero e più democratico. Non mancarono certamente i contrasti durante lo svolgimento dell’Assemblea, ma infine quasi tutti gli articoli della Costituzione furono poi approvati a grandissima maggioranza.
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critico d'arte siciliani 1 Gennaio 2010 il 01:34
PORCASI GAETANO scrive:
23 Giugno 2008 alle 15:45
L’ARTE CONTRO LE VIOLENZE MAFIOSE. LE OPERE RACCONTANO LA STORIA DAL 1943 AL 2007 http://www.GAETANOPORCASI.IT
L’impegno nel sociale.La parola legalita’ è stata a tal punto usata da provocare nei cittadini,quando la si sente un senso di fastidio.Applicare la legalità ed affermare di rispettare le legge dello Stato dovrebbe essere il primo passo che ogni cittadino dovrebbe fare come osservare i suoi doveri,per poi chiedere di avere garantiti i suoi diritti.L’arte cosi come la legalità sebrano due entità astratte ma non è cosi.Sono stato sempre convito che l’arte non è solo estetica,ma quando fa riflettere sui problemi sociali e dell’umanità diventa uno strumento per risvegliare le coscienze,Cosi l’artista che è sensibile ai temi sociali non può esimersi dal denunciare con lo strumento che ha a disposizione le discrasie della società ed in essa delle lobby di potere.Il potere infatti non ama essere criticato, qualunque ideologia proclami e di qualunque colore si veste. Il potere ama conservare e preservare se stesso e può influenzare ed indirizzare la politica,la società. Nelle mie opere ho cercato di segnalare e sottolineare il ruolo devastante del potere sulla politica,sull’ambiente,sulle persone.Il denaro alleato stretto del potere pur di svilupparsi tende a calpestare la dignità dell’uomo e la bellezza della natura e spesso la salute stessa di ciascuno.Per questo ho pensato alle mie opere come strumento di denuncia sociale.E quando ho segnalato l’inquinamento di cui siamo noi stessi vittime ogni giorno puntuale è arrivata la reazione con denuncia,con ostracismi,e con l’indifferenza alle mie opere che talvolta sono state dele provocazioni,proprio per dimostrare come le generiche affermazioni di legalitàa nulla valgono quando si dice di voler fare una cosa e poi si realizza l’esatto opposto.Recentemente con amici,giornalisti,politici di buona volontà stiamo provando a mettere in campo un laboratorio culturale trasversare che ha alla base l’onestà ,l’osservanza dei valori umani,il rispetto delle diversità l’impegno per conservare alle generazioni future un pianeta ed un ambiente vivibile fatto da persone solidali nei fatti.Per questo abbiamo pensato di dover accerttare il confronto con gli uomini di buona volontà.E’ in questo spirito che ho deciso di accertare questo riconoscimento che viene da chi vuole intestarsi un progetto di buon governo che possa migliorare la qualità della vita della nostra terra.E’ una la sfida che lanciamo a voi e che facciamo a noi stessi.Pittore antimafia Gaetano Porcasi