I concorrenti di Telecom Italia hanno avuto la meglio sulla riduzione delle tariffe di unbundling, ovvero quello che devono pagare per poter usare la rete dell’ex-monopolista. L’Authority, infatti, ha mantenuto a 8,70 euro la tariffa in vigore, ma ha abbassato gli aumenti previsti per il 2011 e il 2012. Nel 2011 la tariffa scenderà a 9,02 da 9,14 euro al mese. Per l’anno dopo, invece, si passa a 9,28 da 9,48 euro. I valori delle nuove tariffe, come sottolineano dall’Agcom, tengono conto delle osservazioni della Commissione europea ricevute il 21 ottobre. L’Agcom ha così adottato il provvedimento finale accogliendo il parere formulato dalla Commissione Europea.
Sono molto sorpreso dalla decisione dell’Agcom – ha sottolineato l’ad di Telecom, Franco Bernabè – Siamo penalizzati, ma l’Agcom ha deciso in modo tempestivo ponendo fine a polemiche strumentali. L’intervento dell’Agcom è andato, comunque, al di là dei rilievi mossi dall’Unione europea. I risultati sono stati cambiati non per ragioni tecniche, ma di altra natura. Ora i parametri adottati dovranno valere per tutti.
Non si sente “vinto” quindi Bernabè, delusi i concorrenti, Fastweb, Vodafone, Wind e Tiscali. In una nota, affermano.
L’Agcom ha ignorato del tutto gli elementi forniti dagli operatori alternativi, favorendo l’operatore dominante sul mercato e rafforzandolo ulteriormente. Gli operatori alternativi si riservano, pertanto, di avviare le opportune azioni nelle sedi competenti conosciute le motivazioni del provvedimento adottato.
Esprimono rammarico e sottolineano come la decisione ignori del tutto gli elementi forniti dagli operatori alternativi, mentre favorisce l’operatore dominante sul mercato, rafforzandone ulteriormente la dominanza, per questo hanno fatto sapere che si riservano di avviare le opportune azioni nelle sedi competenti, conosciute le motivazioni del provvedimento adottato. Questa nuova divergenza tra i vari operatore riallontana i protagonisti del settore che avevano da poco raggiunto un primo accordo qualche tempo fa (per le infrastrutture passive) nella lunga trattativa che dovrebbe portare all’avvio della costruzione della rete di nuova generazione.
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