L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha ordinato a Tim e Vodafone di essere più trasparenti sui preannunciati cambiamenti di tariffe e di riconoscere il diritto gratuito di recesso ai loro utenti. Oggetto delle denunce sono le variazioni dei piani tariffari e le modalità di informazione degli utenti: elementi che, secondo le associazioni come Altrocunsumo e Aduc, ravvisano estremi di pratiche commerciali ingannevoli e omissive. Dopo aver eseguito una serie di controlli alla fine di agosto, il Garante ha accertato delle infrazioni e ha avviato nei confronti dei due operatori un procedimento sanzionatorio per i comportamenti fino ad ora adottati: “a Tim per l’inadeguatezza del preavviso nella recente modifica dell’autoricarica entrata in vigore lo scorso 6 agosto e a Vodafone per la scarsa trasparenza delle condizioni economiche dell’offerta”, si legge nella nota. Nel caso in cui le due società di telefonia mobile non dovessero seguire le raccomandazioni del Garante, le multe previste, secondo un portavoce dell’Agcom, vanno da un minimo di 58.000 euro ad un massimo di 580.000. Secondo le stime di Altroconsumo, nelle nuove tariffe i rincari previsti per profili medi di utenza in un anno vanno da 49 sino a 83 euro, con picchi d’aumento sulle singole telefonate di oltre il 100%.
Agcom chiede tariffe più trasparenti a Tim e Vodafone dopo i preannunciati cambi di tarifffe
di 6 Settembre 2008Commenta