Lo scorso 23 dicembre 2010 un gruppo di consumatori ha avviato un procedimento per violazione della privacy e frode via Pc al tribunale di San Josè, in California. Ad essere sotto accusa sono le amatissime applicazioni Apple per Iphone e Ipad che, secondo quanto dichiarato da questo agguerrito gruppo di utenti, sarebbero lesive della privacy. Le app contro le quali è stato puntato il dito sono solo alcune, e sono le seguenti: Pandora, Paper Toss, Dictionary.com e Weather Channel. Il motivo della violazione della privacy consisterebbe nell’aver trasmesso alcuni dati personali dell’utente alle società di marketing e a network pubblicitari senza aver ricevuto alcun consenso da parte del consumatore.
Entrando più nel dettaglio, sembrerebbe che ad essere trasmesso sia stato il codice identificativo unico che l‘utente non può bloccare e che dalle società di pubblicità è considerato qualcosa di molto prezioso ed appetibile in quanto consente di monitorare non solo quali applicazioni vengono scaricate, ma anche con quale frequenza e quali siano i contenuti che vengono maggiormente utilizzati dai possessori di Iphone e Ipad. Negli ultimi tempi sono stati diversi i colpi bassi che si è tentato di dare alla tanto amata tecnologia Apple; una delle ultime aveva riguardato la denuncia delle associazioni italiane dei consumatori in merito al costo dell’ultimo nato in casa Apple, l’Iphone4.
Nel nostro Paese, secondo quanto denunciato dalle associazioni, pare difatti che abbia un costo addirittura quattro volte superiore rispetto a quello degli Stati Uniti, mentre sembra che presenti un costo superiore di almeno il 10% rispetto a Regno Unito e Francia. Diciamo pure che, confrontando un po’ i prezzi, non risulterebbe molto fondata l’accusa di una differenza abissale tra Usa ed Italia, differenza che sì, c’è, ma non di 4 volte. Probabilmente tutto ciò si tramuterà in una class action, che farà molto, molto rumore, ma che non porterà a nulla, se non ad un eventuale rimborso per i danni morali degli utenti “vittime” di aver subito la violazione della privacy da parte di un colosso mondiale come Apple, che non si lascerà abbattere tanto facilmente da una denuncia simile, continuando con la diffusione di divertenti ed utili applicazioni.
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