Dal 1° gennaio 2013 entra in vigore la nuova tassa sui rifiuti, la Tares, novità del Decreto Salva-Italia che ha introdotto la nuova tassa sostituendo le Tarsu (Tassa raccolta e smaltimento rifiuti solidi e urbani) e la Tia (Tariffa di igiene ambientale).
La Tarsu, oltre a coprire i costi dello smaltimento dei rifiuti, fornirà nuovo capitale ai Comuni di ogni città che potrà utilizzare la tassa per l’illuminazione, la manutenzione delle strade e molte altre attività, tra cui il servizio degli asili nido, molto richiesti e spesso inaccessibili dalle famiglie. Purtroppo, la Tares sarà più costosa rispetto alle tasse in vigore fino a oggi, infatti, i Comuni potranno applicare una maggiorazione pari a 30 centesimi al metro quadro, o spesso anche 40. La Tares sarà a carico di tutti i cittadini e dei locali che producano rifiuti.
Quando pagare la Tares? Il pagamento della nuova tassa sui rifiuti sarà dilazionato in quattro rate (una per mese, nei mesi di gennaio, aprile, luglio e dicembre), anche se il cittadino potrà scegliere di pagare tutto in un’unica soluzione, nel mese di luglio. Per sicurezza, però, i cittadini potranno informarsi presso il proprio Comune di residenza perché ogni Comune cittadino potrà scegliere indipendetemente di differire ulteriormente il termine.
Come pagare la Tares? Come avvenuto per il pagamento della tassa sugli immobili, l’IMU, la Tares potrà essere pagata tramite bollettino postale o modello F24 nelle stesse modalità già note.
L’aumento della tassa sui rifiuti crea chiaramente scontento tra i cittadini, appena graziati dalle tasse sull’uso del gas che, come vi abbiamo accennato proprio ieri, godrà di un ribasso importante a partire dal mese di aprile che potrebbe apportare una buona riduzione sulla bolletta domestica. Il ribasso, comunicato ufficiamente, potrebbe apportare una variazione utile per tutti i cittadini che, come molto spesso capita, si ritrovano a dover affrontare aumenti importanti.
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