La crisi avanza e avanzano anche le idee che fanno irritare i consumatori. L’ultima in ordine cronologico arriva dall’UNC (Unione Nazionale Consumatori), tassare una bevanda come la Coca Cola sarebbe utile sia per le casse dello Stato che per la salute dei consumatori, ma saranno tutti d’accordo?
Il segretario Massimiliano Dona ha dichiarato:
Sarebbe auspicabile tassare quei prodotti alimentari il cui consumo andrebbe moderato per evitare che, a lungo andare, siano causa di pregiudizio per la salute.
A suo parere, infatti, le bevanda analcoliche contengono troppi zuccheri e a lungo andare minerebbero alla salute dei consumatori. L’iniziativa di tassare la Coca Cola ha già preso piede in francia, secondo Dona è un’idea doppiamente lungimirante, perché agevola l’economia ma si occupa anche della salute del cittadino.
Comunque vada a finire, è doveroso osservare che avevamo visto giusto quando, qualche mese fa, denunciammo la scorrettezza della pubblicità che esortava a portare la Coca-Cola sulle nostre tavole. La decisione francese di istituire questa tassa anti-obesità conferma che bere bibite zuccherate a pranzo e a cena può essere dannoso non solo per la linea, ma anche per la salute.
Tassa anti-obesità, vi sembra un termine convincente?
Mattia 9 Settembre 2011 il 15:19
Ma è solo un’altra stro***ta inventata dai politici. Quella della salute è solo una scusa per giustificare il fatto che facciano cassa su queste cose. Mi fanno solo schifo e venire il vervoso. Se davvero ci tengono alla salute del popolo (meno siamo, piu siamo governabili) allora perche non tassano anche Sprite, Fanta, RedBull e tutte le altre bibite in vendita? quelle fanno bene? Perche non smettono di vendere le sigarete, o quanto meno porre un limite? ci sono tanti perche e tanti ma. E le risposte che si inventano sono sempre le solite, aumentiamo le tasse al popolo, invece di combattere l’evasione. Poi tutti hanno le case, quasi aggratis, nelle località turistiche piu costose. Schifo Totale!!
Mattia 9 Settembre 2011 il 15:21
@ Mattia:
e aggiungo, dove adesso c’è la guerra, è perche la gente ha avuto le palle di ribellarsi, dopo 40 e passa anni di tirannia. Morti o non morti, a loro non interessa, lo stanno facendo per il loro pase, per i loro figli, per il loro futuro!