vendita

Assaggio estivo: 11 milioni gli italiani in viaggio durante il ponte del 25 aprile e del 1 maggio

11 milioni sono gli italiano che approfittando del ponte appena trascorso e di quello del primo maggio, si sono messi, si metteranno in viaggio. Nel prossimo fine settimana andranno in vacanza 5 milioni di italiani. Mentre dal primo al 4 maggio saranno 6 milioni le famiglie in movimento. Il giro di affari per il settore turistico supera i 3,1 miliardi di euro. I dati sono quelli di Telefono Blu che sottolinea la controtendenza rispetto a Pasqua, quando al contrario gli italiani deciso di rimanere a casa.

“Tutte le strutture ricettive si sono attrezzate e molte hanno accolto anche l’invito a contenere o abbassare i prezzi” dichiara l’associazione, “sia nei pacchetti che nelle vendita diretta”. Le note dolenti sono tutte per il prezzo della benzina, che “incide ancora maledettamente”.

Taglie forti: acquistare on line capi d’abbigliamento alla moda a prezzi abbordabili

Per le donne dalle forme molto generose è difficile acquistare capi di abbigliamento alla moda o comunque che abbiano foggia e tinte allegre e giovanili. Le più grandi “maison”, così come tutte le altre arcinote linee di abbigliamento più commerciali, si guardano bene dal confezionare abiti che vadano oltre una certa taglia, e si rivolgono quasi esclusivamente a un mercato di taglie 42 forti di un modello di bellezza che vuole la donna talmente magra da diventare quasi spigolosa, priva di pienezze e armoniose rotondità. Se è già difficile trovare capi d’abbigliamento glamour e di tendenza per una taglia 46 (più che nella norma!) figuriamoci per quelle di noi che vestono taglie superiori alla 50.

Gli indumenti per le donne oversize si trovano per lo più esclusivamente in negozi specializzati e solo raramente rispondono all’esigenza di sentirsi seducenti e femminili con quello che si ha indosso: tinte scure e modelli antiquati sono il target più diffuso in questo settore dell’industria dell’abbigliamento. A tutto ciò va ad aggiungersi il maggior costo che bisogna sostenere per acquistare abiti la cui taglia superi la 50. Infatti nei rari casi in cui uno stesso capo sia disponibile in tutte le taglie (anche le più forti) quelle superiori hanno un prezzo maggiorato rispetto alle altre, arrivando a costare anche il doppio.

Risparmiare sulle spese notarili

Se si vuole comprare casa fare a meno del notaio è impossibile ma almeno possiamo provare a risparmiare sulle spese notarili. Il tutto sta ad attivarsi in proprio, infatti, cosi facendo si risparmia, e non si corre alcun rischio anche se bisogna essere un minimo in grado di districarsi tra le carte. Per prima cosa dobbiamo interrogare le banche dati catastali che ci consentono di ottenere l’”albero genealogico” di ogni immobile in quanto insieme ai dati catastali veri e propri (foglio, particella, categoria, classe, consistenza, rendita), sono necessari anche i dati relativi alla tipologia dell’atto trascritto, cioè in parole povere, se l’attuale proprietario lo ha acquistato, avuto in donazione o per successione.

Inoltre si possono avere tutte le indicazioni sulle iscrizioni di ipoteca e vincoli di altro genere (per esempio: pignoramenti, sequestri, citazioni, ecc…) e sulle annotazioni che hanno modificato i diritti esistenti su un dato immobile (per esempio: cancellazione di ipoteche, di pignoramenti, ecc…). Solamente per queste semplici operazioni un notaio si sarebbe fatto pagare fior di quattrini.

Costo del petrolio. 25 Aprile all’insegna del caro-benzina per gli italiani

Il tanto atteso ponte del 25 Aprile si preannuncia piuttosto salato per gli italiani che hanno deciso di partire per le vacanze in macchina. Infatti, visti gli attuali prezzi del carburante (1,402 euro al litro per benzina e 1,389 per il gasolio) si stima un aumento, rispetto allo scorso anno, di 15,6 euro a famiglia per chi ha una macchina a benzina, e uno di ben 36,15 euro per chi invece possiede una macchina diesel. Sono in molti quelli che rischiano così di dovere rinunciare a qualche giorno di meritato riposo.

Per questo motivo il Codacons ha già rivolto un appello al nuovo governo perchè prenda dei provvedimenti immediati a tutela delle famiglie e dei consumatori. L’aumento continuo del costo del carburante comporterà infatti una vera e propria stangata pari a 500-600 euro l’anno a famiglia dovuta non solo alle maggiori spese per il rifornimento dell’automobile, ma anche alle ricadute, a dir poco negative, del fenomeno sulle tariffe di luce, gas e sul prezzo dei beni alimentari.

Risparmiare sull’acquisto di un auto usata evitando “fregature”

Quando compriamo una macchina usata senza sapere molto sul proprietario precedente, andiamo incontro a una fregatura o ad un affare, ma come capire se stiamo acquistando un catorcio? Ci ha pensato l’Adiconsum, L’iniziativa – si legge sul sito dell’Associazione – trae spunto dal decreto D.L. 24/02 sule garanzie dei beni di consumo. Questa innovazione, lungi dal costituire un intralcio per i commercianti, permetterà agli operatori più attenti di caratterizzare la propria offerta in termini estremamente competitivi, stimolando il mercato ed aumentando vendite e profittabilità.

Ma perché il decreto diventi operativo e rappresenti un valido strumento a difesa del consumatore è necessaria una procedura sistematica. Adiconsum, allargando il proprio ambito di azione prettamente rivolto ai consumatori, ha messo a punto una metodologia che, se applicata correttamente dall’operatore, fornisce al consumatore la certezza di acquistare un prodotto conforme al contratto di vendita.

Ecco il paniere della Cgil anti-rincari, forse la soluzione definitiva?

Come tutti sappiamo il caro prezzi è un problema che va risolto il prima possibile sopratutto quando questo riguarda prodotti di largo consumo come possono essere pane, pasta, latte, etc. Per fronteggiare questi continui rialzi la Cgil ha proposto un tetto massimo di spesa per i generi di prima necessità.

Questa almeno l’iniziativa della campagna dal titolo “Paniere della solidarietà” che appunto come spiegato dalla stessa Cgil punta a fronteggiare la situazione di “allarme-sociale” dovuto ai continui rincari. Ma cosa prevede in sostanza questa iniziativa? Beh è una ricetta anti-rincari, ad esempio non si dovrebbe pagare più di un euro per un litro di latte o non oltre 1,50 euro per un chilo di pane e 60 centesimi per un chilo di pasta.

Il mercato del contadino. Iniziativa ospitata dall’Istituto Zootecnico di Palermo

Sabato 19 Aprile dalle 9 alle 14 anche a Palermo sarà possibile acquistare prodotti locali di qualità a prezzi vantaggiosi direttamente da chi produce. L’iniziativa promossa dal Comune in collaborazione con Coldiretti, Cia e Confagricoltura, sarà ospitata all’interno dell’Istituto Zootecnico in via Roccazzo 85. Sarà possibile acquistare ogni genere di prodotto alimentare (carne, frutta, verdura, vino, formaggi, biscotti, pane e conserve) quasi al prezzo di produzione con un risparmio, assicurano i promotori, del 30%.

L’iniziativa sarà ripetuta per tutto il mese di Maggio (3-17-31 Maggio). Al mercato del contadino sarà inoltre possibile acquistare prodotti biologici, come fave e fragole. Il risparmio è garantito dall’accorciamento della filiera (cioè dalla riduzione del numero di intermediari che si pongono fra produttore e consumatore) oltre che dalla riduzione degli imballaggi (che fa bene anche all’ambiente). Al mercato un chilo di pane nero costerà tre euro, un barattolo di miele biologico tre euro anzichè 5 e troverete in vendita un mix di prodotti stagionali (7 kg in totale) per dieci euro.

Sbarca così finalmente anche in Sicilia la consuetudine del mercato locale, già molto diffusa in numerose città del Nord Italia, in cui gli agricoltori effettuano la vendita diretta dei propri prodotti. E a guadagnarci siamo tutti: gli stessi produttori agricoli, che hanno visto penalizzato il proprio volume d’affari proprio dalla grande distribuzione, e i consumatori che risparmiando denaro guadagneranno anche in salute con un occhio all’ambiente. Forse comprare al supermercato frutta e verdura imprigionata dentro a diversi strati di plastica e ordinatamente adagiata dentro a vaschette di polistirolo è comodo ma fa lievitare i prezzi in modo impressionante e produce un ingente danno ambientale.

Indagine dell’Autorità sul costo del GPL in bombole

Aumenti indiscriminati per Gpl, a quanto dice il Garante che dopo le segnalazioni dei consumatori ha deciso di avviare un indagine. La bombola del gas finisce nel mirino dell’Autorità per l’energia elettrica. Il Garante ha infatti avviato un’indagine conoscitiva sui prezzi del Gpl, con particolare riferimento ai costi della materia prima nel mercato per uso domestico, ossia il gas di petrolio liquefatto per usi diversi dall’autotrazione, distribuito in rete, sfuso in serbatoi o venduto in bombole. La decisione come detto nasce dopo che è stato constatato che negli ultimi anni si sono verificati degli aumenti importanti di costo per le famiglie. Suddetti incrementi secondo l’Autorithy potrebbero essere «non imputabili esclusivamente all’aumento delle quotazioni sui mercati internazionali».

Da un prima ricognizione dell’Authority emerge che negli ultimi tre anni il prezzo del Gpl venduto per serbatoi domestici o in bombole è stato sensibilmente superiore a quello del Gpl canalizzato, cioè distribuito in rete. L’intervento – spiega una nota del Garante – fa seguito anche alle numerose segnalazioni dei consumatori pervenute all’Autorità sull’alto livello dei prezzi e la carenza di concorrenza nel mercato libero del Gpl.

Dal primo maggio forti sconti per i prodotti tipici della spesa italiana

Buone notizie per tutti i consumatori che giornalmente andando a fare la spesa devono fare i conti (parola azzeccatissima) con il caro-prezzi, che da qualche anno travolge tutta l’Italia. Infatti la grande distribuzione lancerà una serie di sconti e promozioni contro il caro prezzi, con innanzitutto una campagna che dal primo maggio prossimo fino a dicembre porterà sugli scaffali un prodotto fortemente scontato, scelto tra tutti quelli che formano la base per la spesa alimentare degli italiani.

“È un segnale molto positivo ed è una via concreta per contrastare il rialzo dell’inflazione”. Così il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Antonio Lirosi, commenta il piano di promozioni. “La grande distribuzione mostra di adottare gli impegni che abbiamo sempre chiesto durante gli incontri con le filiere produttive e distributive per affrontare il nodo del carovita”, sottolinea Lirosi -. L’iniziativa si aggiunge ad altre già partite sia a livello nazionale che locale, ma in più ha dalla sua la forza dell’ampiezza territoriale, perché toccherà 13mila punti vendita, e del numero dei prodotti coinvolti”.

Ecco alcuni consigli per risparmiare sui vestiti, outlet e non solo

Rinunciare ad un capo firmato o più semplicemente ad un capo di qualità è difficile per tutti, ci sono persone che più di altri badano alle marche ed alle firme quando si tratta di vestiti e ci sono persone a cui non gli e ne può fregare di meno, e che badano solamente alla qualità. Beh in entrambi i casi penso sappiate quanto costano i vestiti, in un negozio, se cercate roba di qualità senza disdegnare una buona firma dovete sborsare almeno 100 euro. Per questo negli anni sono nati outlet o spacci per permettere a tutti di avere un capo firmato a basso costo.

Ma innanzitutto analizziamo la differenza tra uno spaccio e un outlet, il primo è una rivendita delle collezioni di stagioni passate e di seconde scelte di una sola azienda o marca, gli outlet invece sono store di più aziende e marche griffate, nei quali è possibile trovare capi d’abbigliamento con piccoli difetti di fabbricazione o che magari sono in sovrapproduzione. Andare ad acquistare i propri capi in queste due tipologie di negozio permette un risparmio fino al 70 per cento. Per cercare gli spacci o l’outlet più vicino a voi vi consiglio di visitare questo sito qui, dove tutti i negozi sono divisi per regione.

Da ieri via al decreto sulla sicurezza degli impianti

Ieri è entrato in vigore il decreto che riordina la normativa sulla sicurezza degli impianti. Il decreto obbliga il venditore a garantire la conformità degli impianti ed a consegnare all’acquirente i relativi documenti. Se però l’acquirente vuole, può comprare l’immobile con gli impianti non a norma esonerando però il venditore dalla prestazione di garanzia e dalla documentazione che certifica la regolarità degli impianti. Quindi nel decreto 37 non emerge nulla che obblighi la messa a norma degli impianti che non sono conformi alla legge, ne tanto meno il regolamento ministeriale impone di vendere solo immobili che siano in regola.

Va comunque detto che se il venditore garantisce impianti a norma, che poi non si rivelano tali, il compratore può pretendere dal venditore il risarcimento del danno che l’acquirente subisce per effettuare la messa a norma. Nei casi più gravi (si pensi a un fabbricato che sia inagibile), il compratore potrà addirittura pretendere la risoluzione del contratto. Se come detto quindi l’acquirente decide di comprare ugualmente l’immobile pur sapendo che gli impianti non sono a norma, il venditore è tenuto a stilare un contratto in cui viene chiarito che: gli impianti non sono conformi alla legge, l’eventuale adeguamento degli impianti è a spesa dell’acquirente, l’utilizzo di un immobile con impianti non a norma è rischioso per l’acquirente e per l’incolumità proprio e per quella delle persone che ci dovranno vivere o lavorare, per l’integrità inoltre dell’immobile stesso e delle cose in esso contenute.

Parmalat: contratto d’acquisto delle obbligazioni non è valido

Buone notizie per tutti i consumatori che avevano investito i loro soldi nei bond Parmalat e poi sono rimasti truffati. Secondo il tribunale di Bologna la vendita di titoli Parmalat non è valida, quindi annullando le vendite ha obbligato l’istituto di credito a rimborsare non solo l’investimento ma anche gli interessi legali e le spese di causa. Lo rende noto la Confoconsumatori, affermando che il tribunale ha riconosciuto che gli acquirenti erano stati indotti all’acquisto di questi titoli senza informazioni complete e comunque carenti.

Per dirla meglio, la banca aveva venduto delle obbligazioni Parmalat, senza aver specificato che si trattava di titoli emessi da Parmalat Finance Corporation B.V., e non da Parmalat spa, una società straniera appartenente al gruppo Parmalat e la quale situazione finanziaria era ben conosciuta dalle banche. Per di più l’emissione dell’obbligazione non era accompagnata da nessun prospetto informativo che secondo il Testo Unico Finanziario è obbligatorio e che fornisce all’acquirente tutte le informazioni per comprendere la natura ed il rischio dell’acquisto che sta effettuando.

Sicurezza domestica: un obbligo

Sicurezza domestica questa la nuova parola d’ordine, infatti dal prossimo 27 marzo arriveranno nuove e più restrittive norme sulla sicurezza degli impianti domestici. E per chi non rispetta le regola multe fino a 10.000 euro, multe molto salate anche per chi effettua lavori domestici senza preoccuparsi del certificato di conformità.

Queste nuove regole sulla sicurezza si applicano a tutti gli impianti elettrici e elettronici, a gli impianti radiotelevisivi, nuove norme anche per di riscaldamento, climatizzazione, condizionamento e refrigerazione; impianti idrici e sanitari; impianti per la distribuzione e l’utilizzazione di gas, ascensori, montacarichi, scale mobili, impianti antincendio e chi più ne ha più ne metta.

Prezzi dei farmaci dopo le liberalizzazioni, cosa è cambiato?

Interessante indagine del CODICI che ha controllato il prezzo di 30 farmaci da banco di largo consumo in sei città italiane. L’indagine è stata effettuata nel periodo che va dal giugno 2007 al dicembre, ovviamente dello stesso anno, prendendo come riferimento farmacie, parafarmacie, ipermercati e centri della salute, verificando la differenza di prezzo tra il prezzo di listino e quello applicato.

Con le liberalizzazioni sicuramente qualcosa è cambiato, e il consumatore che vuole risparmiare si deve per forza di cose rivolgere ai grandi ipermercati con prezzi vantaggiosi che tuttavia sono ancora poco assortiti. Ma ecco l’indagine divisa per città: