Anche per l’anno 2014 sarà possibile beneficiare di detrazioni Irpef al 19% sugli interessi passivi dei muti sulla prima casa, delle quali si potrà approfittare anche in correlazione di lavori di ristrutturazione dell’edificio o per la costruzione di nuove strutture.
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Guida Mutui Casa, 10 regole fondamentali
Prima di accendere un mutuo casa, è necessario sapere 10 regole fondamentali. A questo proposito, UniCredit distribuirà nelle proprie sedi, a partire dal 7 aprile, il decalogo sui mutui realizzato con 12 Associazioni dei Consumatori. Eccole in anteprima:
Cosa è un mutuo casa?
È un finanziamento a medio/lungo termine, (in genere da 5 a 30 anni) erogato da un istituto di creditoe concesso per acquistare o ristrutturare un immobile (anche in costruzione), e che prevede l’assunzione dell’impegno da parte del debitore alla restituzione dello stesso con il pagamentoperiodico di rate, comprensive di capitale e interessi.Il finanziamento è garantito da ipoteca e viene stipulato con atto pubblico davanti ad un notaio
Giovani, come risparmiare sul mutuo
Il sogno di tutti è da sempre quello di avere una propria casa. Che sia piccola, grande, confortevole o meno, l’importante è avere un tetto sulla testa di nostra proprietà e non avere qualcuno a cui ogni mese consegnare un affitto per qualcosa che si pagherà magari per 40 anni e che non potremo lasciare ai nostri figli. Ma quanto è difficile comprare casa oggi? Forse fino a qualche tempo fa, con la lira, si riusciva maggiormente a mettere qualcosina da parte anche perchè, in precedenza, i prezzi degli immobili erano, sinceramente, più abbordabili. Con l’arrivo dell’euro, si sa, la crisi economica ci accompagna da tempo e così, soprattutto molti giovani, non si sposano più tanto presto perchè si vive ormai nel precariato, in una condizione di instabilità che non permette di fare progetti a lunga scadenza, a causa anche del lavoro a tempo indeterminato che sembra essere un lontano ricordo per fare spazio alle famose e sempre più presenti “collaborazioni a progetto”.
Confindustria, da mutui e greggio risparmi per 3.500 euro
Buone notizie per i consumi e per i consumatori – e di questi tempi ci vuole… Secondo i dati diffusi dal Centro studi di Confindustria, l’abbassamento del prezzo del petrolio e il calo dei tassi di interesse sui mutui immobiliari vorranno dire, per gli italiani, risparmiare intorno ai 3.500 euro per l’anno in corso.
E’ vero, il petrolio – rispetto alla soglia minima raggiunta due mesi fa, a marzo – è raddoppiato. Ma la media del prezzo del greggio per il 2009 sarà più bassa del 2008, con il Brent in diminuzione del 33%. Tra riscaldamento – e quindi gasolio, gas, luce e carburanti, le famiglie italiane risparmieranno, per Viale dell’Astronomia, 13,4 miliardi di euro: vale a dire 546 euro per nucleo familiare.
Situazione mutui in Europa: dove conviene acquistare casa
L’Italia e’ ai primi posti in Europa per il tasso di crescita dei mutui, tra il 1997 e il 2006 l’aumento e’ stato del 15,24%. Questo secondo il rapporto di Hypostat European Mortgage Federation, di cui fa parte anche l’Abi. Ciò significa che in Italia sempre meno persone acquistano una casa pagandola per intero ma ci si rivolge agli istituti finanziari per ottenere prestito.
Il mutuo pesa sulle tasche degli italiani, ma e’ poco rispetto a quanto incide su svizzeri e danesi. Sempre secondo il rapporto in media ogni italiano (neonati inclusi) ha un debito per l’acquisto di un immobile residenziale pari a 4.700 euro, tale valore e’ superiore a 40 mila euro per gli abitanti di Svizzera e Danimarca. La media Ue a 27 Paesi e’ di 11.590 euro. Sembrerebbe quindi che i più fortunati siamo noi italiani, invece non è così: il tutto va, ovviamente, confrontato con gli stipendi e con il loro potere d’acquisto, sicuramente la media degli stipendi di questi Paesi è nettamente superiore a quella italiana.
Mutuo fisso, variabile, misto: acquistare una casa oggi diviene sempre più complicato
Nel 2008 l’economia USA crollerà e quindi i tassi scenderanno anche da noi ai minimi livelli raggiunti alcuni anni fa.
Ecco cosa dicono alcuni consulenti finanziari di non propria affidabilità ai giovani sposi (e purtroppo anche persone più mature) che si accingono finalmente a metter su casa. Giovani e non più giovani coppie, single incalliti, insomma la risposta è una sola e vale per tutti: l’unico mutuo di cui si sa per certo il costo, ovvero il montante, la somma che si deve restituire alla banca o alla finanziaria, è quello con il tasso fisso. Per cui se qualcuno tenta di proporvi un mutuo a tasso variabile o misto diffidate, se poi è una vostra scelta fate pure. Il mutuo a tasso variabile va bene se si ha la certezza che i tassi diminuiranno, ma di certezza non si può parlare: nessuno sa cosa accadrà da qui a un anno. Figuriamoci tra 15, 20 o addirittura 30 anni. Il periodo di tempo è troppo lungo.
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Ecco il vademecum dell’Adiconsum sull’accordo Abi-Governo sui mutui
Possono richiederlo tutte le famiglie che hanno un mutuo a tasso variabile per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della prima casa (abitazione principale).
Tutte le banche che aderiranno all’accordo saranno quindi vincolate (obbligate) a concedere questa
agevolazione ai mutuatari che ne fanno richiesta.
2. Quali sono i tempi dell’operazione? Quale trasparenza?
Le banche entro fine anno dovranno comunicare ai consumatori le varie possibilità per contenere la rata del mutuo: rinegoziazione, portabilità del mutuo presso altra banca, o eventuale adesione all’accordo Abi-Governo.
L’Autorità Antitrust ha precisato e questa è stata anche una richiesta delle associazioni consumatori che le banche devono redigere fogli informativi sintetici in grado di fornire stime dei costi e dei vantaggi attesi in base ad esempio alle ipotesi alternative sull’andamento dei tassi e sull’allungamento del finanziamento per una scelta economicamente razionale ed informata.
Le associazioni hanno anche chiesto al ministro che nell’accordo la banca sia impegnata ad una informazione periodica sulla situazione del mutuo e degli addebiti maturati sul conto finanziamento.
3. Di quanto si riduce la rata mensile grazie all’accordo Abi-Governo?
Il riferimento su cui calcolare la nuova rata saranno i tassi di interesse in vigore nel 2006. Per avere un ordine di idee su un mutuo di circa 100.000 euro di durata 25 anni la riduzione approssimativa è di circa 100 euro, ma un calcolo va fatto mutuo per mutuo in base alla decorrenza e alla durata.
Per fare un esempio se la rata attuale è di circa 800 euro/mese, 700 si dovrà continuare a pagarli; la
differenza sarà invece addebitata su un conto. Per cui a fine anno in quel conto si avrà un debito con la banca pari a 100 euro per 12 mesi, cioè 1.200 euro. Su questo debito verrà calcolato un tasso di interesse (Eurirs 10 anni + 0,50 per cento) attualmente del 5,22 per cento (un tasso leggermente inferiore a quello attualmente di mercato).
Se il mutuo di 100.000 euro fosse di 15 anni, la riduzione della rata indicativamente sarà di circa 50 euro.