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AIDAA: il tribunale degli animali è gratis

 AIDAA (associazione italiana per la difesa di animali e ambiente) promuove il tribunale degli animali, un servizio gratuito di consulenza legale al quale possono rivolgersi tutti i cittadini italiani e residenti in Italia che hanno questioni da risolvere, problemi o semplicemente bisogno di un consiglio su vicende dove i nostri amici a quattro zampe sono protagonisti. Ma non solo cani e gatti, anche pappagalli, canarini, vari uccelli, galline e conigli hanno una sezione del tribunale degli animali completamente dedicata a loro.

Cannabis gratuita per uso terapeutico

 Prove dell’utilizzo della cannabis si hanno fin dai tempi del Neolitico, lo dimostra il ritrovamento di alcuni semi fossilizzati in una grotta in Romania, ne facevano uso anche gli Hindu di India, in Nepal e i Siriani denominati Hashashin, dai quali prese il nome l’Hashish. Purtroppo alcuni giovani di oggi ne fanno un uso non idoneo ai danni della propria salute. In realtà questa erba, se usata opportunamente,  può essere utile in medicina.

Sembra che la strada per l’uso della cannabis a scopo terapeutico si stia finalmente aprendo: il tribunale di Avezzano ha detto sì all’uso terapeutico per curare la sclerosi multipla, visto che è l’unica sostanza in grado di alleviare le sofferenze di un paziente. Il giudice Elisabetta Pierazzi ha dato il suo giudizio in merito al caso di un malato allo stadio avanzato.

Aste giudiziarie: acquistare casa risparmiando

 Oggigiorno è veramente difficile acquistare casa, le giovani coppie girovagano tra banche e preventivi online alla ricerca, allo scopo di trovare un istituto che offra mutui a tassi più bassi e che li offra a lavoratori a tempo determinato. Spesso i giovani coniugi sono costretti a optare per l’affitto di una piccola casa allo scopo di risparmiare poche centinaia di euro ma che fanno la differenza. Tuttavia la casa in affitto non diventerà mai di loro proprietà, questa è la situazione più tragico-comica: chi ha meno denaro, deve pagare per qualcosa che non diventerà mai sua.

Una soluzione però c’è, anche se non è ancora conosciuta abbastanza: da qualche anno infatti esiste l’obbligo di pubblicizzare anche sui giornali le aste giudiziarie. Una volta ne veniva dato annuncio solo sulle bacheche dei tribunali competenti.

Non si tocchi la legge sulla class action

Si difende Federconsumatori dalle critiche piovute nei giorni scorsi contro la legge sulla class action:“Non vorremmo che con un nuovo Governo alle porte, iniziasse il tiro al piccione sulle nuove normative della class action”: spiega Federcosnumatori, ricordiamo che questa legge dovrà entrare in funzione nel luglio prossimo. “L’inserimento di tali norme, nel nuovo ordinamento giudiziario è un evento di straordinaria importanza” dice il presidente, Rosario Trefiletti.

“Oltre a una migliore difesa dei cittadini” la legge permetterà di “avere uno strumento efficace e deterrente per un mercato più chiaro, più trasparente e meno ingannevole”. “Abbiamo già messo a lavoro i nostri uffici per avviare iniziative di class action nei settori bancari, assicurativi e di telecomunicazioni” continua Trefiletti. Le iniziative hanno già “coinvolto milioni di cittadini”.

Parmalat: contratto d’acquisto delle obbligazioni non è valido

Buone notizie per tutti i consumatori che avevano investito i loro soldi nei bond Parmalat e poi sono rimasti truffati. Secondo il tribunale di Bologna la vendita di titoli Parmalat non è valida, quindi annullando le vendite ha obbligato l’istituto di credito a rimborsare non solo l’investimento ma anche gli interessi legali e le spese di causa. Lo rende noto la Confoconsumatori, affermando che il tribunale ha riconosciuto che gli acquirenti erano stati indotti all’acquisto di questi titoli senza informazioni complete e comunque carenti.

Per dirla meglio, la banca aveva venduto delle obbligazioni Parmalat, senza aver specificato che si trattava di titoli emessi da Parmalat Finance Corporation B.V., e non da Parmalat spa, una società straniera appartenente al gruppo Parmalat e la quale situazione finanziaria era ben conosciuta dalle banche. Per di più l’emissione dell’obbligazione non era accompagnata da nessun prospetto informativo che secondo il Testo Unico Finanziario è obbligatorio e che fornisce all’acquirente tutte le informazioni per comprendere la natura ed il rischio dell’acquisto che sta effettuando.

I consumatori contro l’addebito per SkyLife

C’eravamo già occupati della questione SkyLife, che da oggi si paga a meno che il cliente non disdica l’invio di questa rivista. Il Movimento Consumatori ha richiesto al Tribunale di Roma di inibire con urgenza i gravi comportamenti posti in essere da SKY che, proprio in questi giorni, addebiterà a tutti i propri abbonati, oltre 4 milioni in Italia, importi non dovuti per ricevere la rivista SkyLife.

In una lettera inclusa nel magazine di gennaio e febbraio inviata agli abbonati, che appare quindi in posizione poco visibile, l’emittente televisiva del gruppo di Murdoch comunicava che dal 1° marzo 2008 la rivista, in passato inclusa nel pacchetto abbonamento, avrebbe comportato un costo di 0,40 o 0,90 euro a numero per tutti i consumatori che semplicemente decidevano di non disdire il servizio, il meccanismo del silenzio assenso.