titoli di stato

Titoli di Stato al 6,5%, conviene investire i propri risparmi?

 Erano venti anni che non si vedevano rendimenti del genere. L’asta il mese scorso dal Tesoro ha registrato una domanda, soprattutto proveniente dal retail, che ha superato le aspettative. Motivo? Facile immaginare: il lauto tasso di interesse proposto. Il rendimento offerto è stato del 6,504%, in netto rialzo rispetto all’ultimo collocamento di due mesi fa. Un tasso che ha entusiasmato i risparmiatori ed é così che il debito pubblico é stato lautamente finanziato.

I rendimenti sono alti – ha sottolineato lo strategist di Credit Agricole Cib Luca Jellinek -, ma questo si sapeva già prima. E prima o poi sarà necessario collocare a rendimenti più bassi. Ma ora è importante che abbiano collocato tutto.

Eurobond, nuova possibilità per i risparmiatori?

 Investire in titoli di Stato italiani oppure in eurobond? Questa potrebbe essere l’alternativa che presto si presenterà a tutti i risparmiatori. Non ci sono ancora notizie ufficiali, d’altronde lo stesso ingresso degli eurobond é del tutto ipotetico, ma si formano già due scuole di pensiero sul futuro del debito pubblico europeo. Chi ipotizza che con l’avvento degli eurobond  scompariranno i titoli di Stato e chi invece sostiene che si affiancheranno ai classici Bot, Cct, Ctz. La possibile emissione di debito nell’area euro per affrontare la crisi del debito sovrano diventa però sempre concreta. L’ipotesi dell’arrivo dei titoli di Stato europer sarebbe stata rilanciata nei giorni scorsi dal quotidiano tedesco Bild.

Tremonti: titoli di Stato italiani i migliori al mondo per investire i risparmi

 Solo pochi giorni fa il ministro del Welfare maurizio Sacconi affermava durante la registrazione della puntata di Economix:

Rischiamo di finire come l’Argentina. Come Tremonti sono anche io vincolato dal debito pubblico e sono anche io preoccupato per il rischio di “default” del Paese. E c’è qualcosa di peggiore della recessione, che è la bancarotta dello Stato, un’ipotesi improbabile ma comunque possibile.

Il ministro dell’economia Giulio Tremonti non ha certo tardato a rispondere e lo ha fatto durante la trasmissione “Porta a Porta“:

Comprate i titoli di Stato italiani che sono certamente i migliori al mondo, sono la cosa più solida e sicura. Comprateli, perchè sono anche semplici rispetto alle altre obbligazioni societarie a maggiore complessità. Il debito publico è assolutamente solido e la repubblica italiana garantisce su quel debito. Ci sono già molte misure di sostegno, ce ne saranno altre perchè il mondo che vediamo davanti è difficile. La nostra scelta è dare più soldi possibili a chi ha meno soldi in casa, in tasca.

BOT, CCT, CTZ: investire i risparmi in titoli di Stato

Se seguite il nostro blog siete certamente dei risparmiatori e per tale ragione avrete probabilmente un gruzzoletto più o meno piccolo (ed anche più o meno grande perché no) in deposito in banca, alla posta, o sotto il mattone. Avete mai pensato di investire i propri risparmi? Forse sì, ma qualcuno ci avrà rinunciato, sarà perché a volte recandosi in banca e chiedendo informazioni non si capisce nulla di quello che dicono e sarà perché non ci fidiamo e finiamo per tenere i nostri risparmi al sicuro sotto la nostra bella mattonella. Innanzitutto facciamo una premessa: in banca non troviamo dei consulenti, sebbene così vengano chiamati, ma dei venditori. In banca vendono i loro prodotti anche se non sono i più efficienti sul mercato. Il fine della banca è ovviamente guadagnare, perché è una società a scopo di lucro a tutti gli effetti (ci sono anche le banche cooperative, ma rimandiamo questo argomento ai prossimi articoli). Quindi che fare? Quale potrebbe essere l’investimento più sicuro? Ovvero qualcosa che potrebbe farci guadagnare con certezza?