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Il Tar ferma la deliberà del Authority sul blocco automatico sui numeri a sovraprezzo

Il Tar del Lazio ha deciso di sospendere la deliberà dell’Autorità per le telecomunicazioni, che prevedeva, con inizio dal primo luglio, il blocco automatico delle chiamate ai numeri a sovrapprezzo, 166,899,144 etc. ne avevamo parlato proprio in questo articolo.

Con questa ordinanza il Tar ha accolto le richieste di alcuni operatori di servizi, che chiedevano di procedere alla sospensiva. I ricorsi erano stati presentati da alcune società fornitrici di servizi (in particolare Greentel, Dvbcom, Telemedico, Unitedcom, Punto, Edreams, ma anche Marketcall Italia e Deram, nonchè dal Comitato operatori servizi telefonici e telematici).

Caro-sms operatori riducano i prezzi o ci penserà la Commissione UE

Buone notizie per la stragrande maggioranza dei lettori che utilizzano spesso gli sms, infatti la commissione europea si dice pronta ad intervenire se entro le prossime settimane non si troverà una soluzione contro il rincaro degli sms.

“Se i prezzi non scenderanno, entro il primo luglio presenterò sicuramente un progetto di regolamento sulle tariffe roaming che gravano sul costo dei messaggini telefonici”, ha commentato il commissario Ue alle telecomunicazioni, Viviane Reding, parlando ai ministri Ue delle Tlc riuniti a Lussemburgo. Questa proposta ha incontrato i favori della nostra autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom): “Noi in Italia guardiamo con preoccupazione ai prezzi troppo elevati pagati per il roaming su sms, mms e trasferimento dati”, ha detto il segretario generale Roberto Viola, anch’egli a Lussemburgo per il consiglio dei ministri.

Frenata dei consumi ad Aprile. La crisi investe anche il settore dei servizi

L’Italia non è un paese in recessione, ma l’economia è ferma. Questo è quanto emerge dall’Indicatore dei consumi per il mese di Aprile di Confcommercio che registra un calo dello 0,9% rispetto all’Aprile dello scorso anno. Un dato più contenuto rispetto al -3,4% registrato a Marzo, ma che comunque non da grandi motivi di gioia ai consumatori italiani il cui reddito, secondo le stime di Bankitalia, ha avuto solo un incremento del 5% negli ultimi diciotto anni.

Un dato, quest’ultimo, a dir poco sconfortante, soprattutto se paragonato all’incremento del 20% toccato ai consumatori tedeschi e a quello del 45% dei francesi. E così gli italiani continuano a rinunciare a vestiti, pane e pasta (i cui consumi nel primo trimestre del 2008 hanno registrato un calo rispettivamente del 2,1 e del 4,5) e carne bovina oltre che a svaghi come cinema e ristoranti.

Si abolisca ora lo scatto alla risposta

Viene accolto positivamente dal Codacons il taglio delle tariffe da fisso a mobile effettuato da Telecom del quale vi avevamo dato notizia qualche giorno fa in questo articolo, e che scatterà dal primo luglio prossimo.

Ora l’associazione dei consumatori chiede di eliminare lo scatto alla risposta e di restituire in automatico in bolletta a tutti gli utenti Telecom quanto pagato in più negli ultimi cinque anni visti gli ampi margini di riduzione delle tariffe fisso-mobile.

Disabilitazione dei numeri truffa da parte della Telecom

Buone notizie per noi consumatori infatti dal 16 al 30 giugno Telecom Italia provvederà alla disabilitazione permanente delle linee telefoniche di rete fissa per le chiamate dirette verso i 144 e affini, come previsto dalla recente decisione dell’Autorità per le telecomunicazioni. La disabilitazione riguarderà i numeri che iniziano con 144, 166, 482, 483, 484, 485 e 899.

I numeri che iniziano con 163 e 164 (esclusi quelli con tassazione forfettaria fino a 1 euro, Iva inclusa, utilizzati per televoto o per raccolta fondi a scopi benefici); i numeri che iniziano con 892 (esclusi quelli che offrono servizi di informazione abbonati o servizi di pubblica utilità per informazioni e assistenza ai clienti e ai consumatori); i numeri 412, 41412, 444, 448.

Numeri truffa addio!

Se ieri vi avevo parlato della decisione del Garante di bloccare l’invio da parte dei numeri non geografici 899, 166, etc. di sms che invitano a chiamare suddetti numeri che ovviamente hanno costi esorbitanti. Oggi con un altra delibera l’Authorty blocca dal prossimo 30 giugno tutte le numerazioni a sovraprezzo. Questo blocco potrà essere disattivato solo sotto espressa richiesta dell’utente.

Le numerazioni 144, 166, 163 e le altre simili usate per i servizi che prevedono un maggiore pagamento saranno progressivamente chiuse. Il nuovo Piano di numerazione nazionale approvato dall’Agcom, spiega l’Autorità per le Tlc, «consente un migliore controllo del rispetto delle norme a tutela dell’utenza e più efficaci interventi diretti a contrastare le ripetute attività illecite poste in essere negli ultimi giorni».

Stop agli sms che invitano a chiamare numeri truffa

Con mio grande piacere, qualche giorno fa l’Antitrust ha bloccato gli sms trappola che invitavano i consumatori a chiamare i numeri 899 dal telefono fisso, con costi esorbitanti, infatti in alcuni casi il solo scatto alla risposta cosa 15 euro. Questa decisione si apprende grazie ad una nota diffusa dalla stessa Autorità della Concorrenza e del Mercato.

La misure cautelare, si legge nella nota, è stata adottata nell’ambito di un procedimento avviato per verificare la scorrettezza della pratica commerciale che, invitando con sms a consultare con urgenza una segreteria telefonica per ascoltare un messaggio personale in realtà inesistente, spinge i consumatori a contattare i numeri indicati.

Internet mobile. Disponibili le tariffe a tempo

Finalmente Internet mobile, ovvero navigare sul web con il cellulare o con il computer portatile, diventa accessibile a tutti. Grazie all’abbassamento delle tariffe verificatosi nelle ultime settimane e al fiorire di offerte da parte degli operatori della telefonia, sono già tre milioni gli italiani che hanno usufruito del servizio almeno una volta lo scorso Febbraio. Mentre fino ad ora questo era appannaggio per lo più di una ristretta fascia di utenti.

Ma non è solo merito dell’abbassamento dei costi per la navigazione se adesso sarà possibile a molte più persone perlustare il web in lungo e in largo in tutta libertà di movimento, infatti anche i cellulari dotati di tecnologia Hsdpa, con cui è possibile connettersi a Internet mobile veloce, costano ormai a partire da 150 euro circa e la copertura del servizio è giunta fino all’80%.

Finita l’era delle tariffe di terminazione

Nella data di ieri l’Agcom, ovvero l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato in via definitiva il piano di riduzione delle tariffe di terminazione telefonica degli operatori di telefonia fissa, si sta parlando della quota che le società telefoniche incassano per le chiamate ricevute dai propri clienti e provenienti dalla rete di società telefoniche concorrenti.

Il nuovo piano sostituisce un sistema delle tariffe di terminazione che fino ad oggi ha previsto quote diverse per ogni operatore come misura di riequilibrio della concorrenza nel settore. Gradualmente le diverse tariffe andranno a uniformarsi al valore più basso di 0,57 centesimi di euro al minuto, quello oggi previsto per Telecom Italia. Un valore che sarà uguale per tutti a partire al primo luglio 2010 e ovviamente permetterà di risparmiare.

La commissione europea esamina le normative comunitarie sul roaming

Dal 7 maggio la commissione europea invita imprese, consumatori e altre parti interessate a trasmetterle informazioni per esaminare il funzionamento e l’efficacia del regolamento comunitario sul roaming, che è entrato in vigore il 30 giugno 2007. In base alle disposizioni del regolamento, nel 2008 la Commissione deve riferire al Parlamento europeo e al Consiglio in merito al funzionamento delle nuove norme in materia di roaming e all’effetto che esse producono.

La consultazione pubblica intende raccogliere dunque le risposte fornite dagli operatori di telefonia mobile, dalle imprese, dalle associazioni di consumatori e da qualsiasi altre interessata entro il 2 luglio 2008. I problemi che verranno affrontati durante questi controlli saranno:

Cambiare operatore telefonico? Dal 25 maggio possibile in 10 giorni

Buone notizie per tutti i consumatori, se siete stati tentati da qualcuna delle offerte Adsl che vi abbiamo proposto nel nostro viaggio tra le varie adsl italiane, ma tentennate perché non volete stare senza telefono o collegamento internet per troppo tempo, io vi dico lasciatevi tentare. Infatti dal 25 maggio sarà più facile cambiare il proprio gestore di telefonia fissa. I consumatori troppo spesso hanno dovuto affrontare lunghe attese telefoniche con i call center, mesi di isolamento web o telefonico, contestazioni accese con gli operatori per sapere che fine avesse fatto la propria richiesta. Peggio.

Finora, chi lascia Telecom per Wind e poi ci ripensa a favore di Fastweb, per fare un esempio, deve necessariamente ripassare da Telecom, ripagare il costo di attivazione della linea e 12 mesi di canone prima di poter ottenere il terzo passaggio. Questo è solamente un brutto ricordo, stando a quanto deciso dall’Authority per le comunicazioni.

Panorama sulle Adsl italiane: Tele2

Proseguiamo il nostro viaggio tra le Adsl italiane e dopo Libero, Alice e Tiscali ci occupiamo oggi di Tele2. Prima di tutto un pò di informazioni sull’azienda: Tele2 è un operatore di telecomunicazione fra i più grandi in Europa con 28 milioni di clienti in 24 Paesi. Tele2 fornisce servizi come operatore telefonico di rete fissa, televisione via cavo, telefonia mobile e per collegamenti ad Internet.

In Italia è presente come gestore di telefonia di rete fissa, ISP e per la rete mobile con Vodafone Omnitel. Il 6 ottobre 2007 Tele2 Italia, come Tele2 Spagna, viene acquisita da Vodafone per 775 milioni di euro. Tale operazione è completata a Dicembre. Ora, Si attendono comunicazioni riguardo il cambiamento del nome dell’azienda, poiché la stessa Tele2 Italia non è più, in alcun modo, legata a Tele2 AB Svezia. Detto questo quindi premetto che se la scelta dovesse ricadere su questo operatore consiglio di aspettare ad abbonarsi per lo meno fino a quando la situazione aziendale non si è stabilizzata.

Addebiti illegittimi in bolletta. Adiconsum contro Telecom

Sapevate che ogni bimestre Telecom fa pagare a noi le spese di spedizione della bolletta? Si, se siete tra quelli che ispezionano minuziosamente tutte le voci della fattura alla ricerca disperata del perchè, anche stavolta, è un salasso. Quello che forse non sapete però è che l’addebito delle spese di spedizione in bolletta è un atto illegittimo, in quanto vietato per legge. Non dobbiamo essere noi a pagare le spese di spedizione ma la stessa Telecom. A stabilirlo il DPR 663/72 (articolo 21, comma 8 ) che istituisce e disciplina l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto). A confermarlo diverse sentenze in favore dei cittadini emesse in tutta Italia (solo per fare qualche esempio: del 2002 quella del giudice di pace di Bologna, del 2004 quella del giudice di pace di Cosenza, del Febbraio 2008 quella del tribunale di secondo grado a Messina).

Inoltre la stessa Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha riconosciuto come illegittimo il comportamento di Telecom. E Telecom che fa? Niente. Non si decide ancora ad adeguarsi alla normativa vigente. Da qui l’iniziativa di Adiconsum verso il colosso delle comunicazioni perchè cessi finalmente di addebitarci costi non dovuti in una bolletta già troppo salata per le nostre tasche. Grazie all’iniziativa dell’Associazione difesa dei consumatori sarà possibile partecipare ad un’azione collettiva di difesa e tutela dei cittadini (cioè noi) e richiedere il rimborso delle spese non dovute.

Panorama sulle Adsl italiane: Libero

Continuiamo il nostro viaggio tra le Adsl italiane, e dopo Alice e Tiscali è arrivato il momento di Libero/Infostrada. Prima di tutto qualche informazione sull’azienda, tratta da Wikipedia: WIND Telecomunicazioni nasce alla fine del 1997 grazie all’investimento di ENEL, France Télécom e Deutsche Telekom; già nel dicembre 1998, con l’avvio dei servizi di telefonia fissa per le aziende, conquista il suo primo record: è il più veloce start-up del mercato europeo delle telecomunicazioni.

Nel 1999 sono attivi anche i servizi di telefonia mobile, i servizi internet e il portale InWind; viene acquisita la società ITnet – secondo provider italiano – e WIND supera i due milioni di clienti. Poi passano degli anni e Wind viene acquistata dal magnate egiziano delle telecomunicazioni Naguib Sawiris, già proprietario della Orascom. E da quel momento iniziano i guai con i consumatori. Infatti sopratutto contro Wind vengono spesso mosse accuse di truffe varie o pubblicità ingannevoli da parte degli utenti e delle associazioni dei consumatori.