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Mutuo liquidità, aumentano le richieste

 Gli effetti della crisi economica si abbattono su tutti i settori e non risparmiano affatto le tasche dei cittadini che non di rado si vedono costretti a rivolgersi a banche e finanziarie per ottenere un prestito. Ma non sono neanche più i vecchi prestiti di una volta, quelli per comprare l’auto di seconda mano o per pagarsi il viaggetto per dimenticare un amore non contraccambiato. Se prima il prestito più sostanzioso ammontava a quattro o cinque mila euro, adesso le famiglie chiedono molto di più. Avete sentito parlare di mutuo liquidità?

Tasso mutui in aumento, meglio il fisso per comprare casa?

 Nel mese di ottobre i tassi di interesse sui mutui per l’acquisto di abitazioni concessi alle famiglie sono aumentati al 3,81%, registrando un aumento sia rispetto al mese di settembre 2011 (in cui il tasso si era attestato al 3,69%), sia rispetto al 2,89% di ottobre 2010. La crisi economica mondiale provoca degli effetti negativi che si abbattono su ogni settore dell’economia, il periodo di austerità rallenta i prestiti alle famiglie e aumenta il costo dei mutui.

Saper distinguere tra Tan e taeg nei prestiti

 Alzi la mano chi quando  chiede un prestito a una banca o ad una società finanziaria non si è trovato di fronte all’arcana contrapposizione tra TAN e TAEG.  Il primo è il tasso annuo nominale ed è solo un tasso di riferimento. Il secondo è il tasso annuo effettivo globale ed è quello che effettivamente conta. Quando si chiede un prestito bisogna guardare il TAEG. Prima il tasso effettivo globale doveva essere pubblicizzato soltanto per il credito al consumo, ora per tutte le operazioni di finanziamento. La legge ha aggiunto che il tasso va computato secondo le modalità stabilite dal Comitato italiano per il credito e il risparmio (CICR) e deve contenere tutti gli interessi e gli oneri a carico del consumatore. Il Dipartimento del Tesoro ha fornito alcuni esempi tipici del TAEG da utilizzare nelle offerte di credito al consumo ai consumatori, come prestiti e vendite a rate. Un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 maggio 2000 ha dato infatti attuazione a una Direttiva CE del 1998 secondo la quale per l’indicazione del tasso annuo effettivo globale (TAEG) nelle operazioni di credito al consumo deve essere utilizzato un esempio tipico solo se non sia possibile avvalersi di altre modalità.