Dopo aver pubblicato la lista dei gestori indipendenti presenti sul terriorio nazionale, oggi ritorniamo ad occuparci delle benzina. Come sapete la scadenza dello sconto fiscale sulla benzina ha portato un aumento di quest’ultima di ben due centesimi a litro e complice il caro petrolio solo nella scorsa settimana la benzina ha segnato un rincaro di quattro centesimi.
Per il rinnovo dello sconto fiscale bisognerà ancora attendere un pò, ma un eventuale taglio delle accise in Italia, chiesto a viva voce dalle associazioni dei consumatori per arginare le nuove fiammate dei prezzi dei carburanti, avrebbe il via libera della Commissione europea. «Esistono livelli minimi di accise per ciascun prodotto energetico che gli Stati membri devono rispettare, ma si sa che l’Italia è ben al di sopra di tale soglia» ha detto Maria Assimakopoulou, portavoce del commissario Ue al Fisco Laszlo Kovacs.
Dunque tagliare le tasse su benzina e gasolio si può. In base alla direttiva europea sulla fiscalità energetica varata nel 2004, il livello minimo Ue per le accise sulla benzina è di 359 euro per mille litri, l’Italia prevede 564 euro. Superiore ai circa 395 euro della Spagna, ma pur sempre inferiore ai quasi 607 della Francia e ai 669,80 della Germania. Anche sul fronte del gasolio l’Italia avrebbe margini per tagliare le tasse.
La soglia minima europea per le accise è infatti di 302 euro per mille litri, l’Italia ne prevede 423, contro i 302 euro della Spagna, ma un po’ più bassa dei 428 circa della Francia e dei quasi 486 della Germania. Intanto segnalo un record negativo per Napoli dove in un distributore di via Marina si è toccata quota 1,550 per la verde, complice l’accisa regionale che in Campania e di ben 3,1 centesimi a litro.
rico 27 Febbraio 2010 il 13:35
E allora cosa faccio? al momento di pagare il pieno, dico al benzinaio: “dovrei darti 50 euro meno le accise, eccoti 35 euro!”. Sono in torto?