L’estate, quest’anno, si fa davvero desiderare, ma gli appassionati del mare non si faranno certo fermare dalle continue variazioni climatiche di questa stagione. In tantissimi sono gli italiani sulle autostrade che si stanno recando in qualche bella località turistica, lasciandosi alle spalle la routine di un anno di sacrifici, di lavoro, di stress. Ciò a cui, però, non si vuole, o non si può, rinunciare è la navigazione, ma non quella nelle acque pulite di un mare cristallino, bensì quella in internet, dove milioni di utenti trascorrono gran parte della giornata. Che sia per lavoro, o per studio o semplicemente per chattare con l’amato o gli amici lontani, internet è ormai divenuto indispensabile nella quotidianità di tutti noi, tanto da non volervi rinunziare neanche sotto l’ombrellone.
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Vacanze al mare, ecco dove si risparmia
L‘estate è arrivata, almeno secondo il calendario, e anche se il tempo non è dei migliori, già in milioni si sono messi in viaggio, o stanno per farlo, verso la meta più desiderata dell’estate: il mare.Oramai, però, per tantissimi appassionati di spiagge e tuffi, è diventato quasi proibito trascorrere una giornata al mare per colpa dell’eccessivo aumento dei prezzi negli stabilimenti balneari, aumento di circa il 2,5% rispetto allo scorso anno. Molte famiglie si vedono così costrette a scegliere la spiaggia libera, spesso troppo affollata, con ombrelloni a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altro, e così, quella che doveva essere una tranquilla giornata in cui rilassarsi, si trasforma in un vero incubo. Altre famiglie, invece, pur di non rinunciare alla comodità dello stabilimento balneare, il più delle volte preso d’assalto come una spiaggia libera, per far fronte ai costi sempre in aumento di lettino e ombrellone, hanno dovuto rinunciare ad alcuni giorni di vacanza e stringere la cinghia.
Molise: disoccupati in vacanza gratis
La disoccupazione dell’Eurozona a maggio ha raggiunto il 9,5%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese di maggio. I dati emergono da una rilevazione di Eurostat: per l’Ue a 27 stati membri, la cifra di maggio era dell’8,9%, nel maggio del 2008 era del 6,8%. I dati registrati per l’Eurozona sono quelli più alti dal 1999.
Il deficit italiano raggiungerà il 6% del Pil nel 2010 – scrive l’Ocse nel rapporto sull’Italia -, mentre il debito pubblico supererà il 115% e continuerà a crescere, nonostante un certo sforzo di consolidamento fiscale. La disoccupazione crescerà fortemente nel 2009 e potrebbe raggiungere il 10% entro la fine dell’anno. C’è una considerevole incertezza sulla reazione del mercato del lavoro alla crisi. La rapida espansione della disoccupazione con ogni probabilità proseguirà anche nel 2010. Le riforme strutturali non dovrebbero essere dimenticate.