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Accordo Abi-Tesoro: non idilliache le reazioni delle associazioni dei consumatori

“Rigore assoluto e una severità mai vista prima nei confronti degli istituti di credito”. Questo quello che chiede il Codacons al governo, dopo l’accordo tra l’ABI-Tesoro sui mutui a tasso variabile, del quale vi avevamo parlato ieri. “Continuiamo a non credere ad accordi che, anche lontanamente, possano andare a vantaggio dei mutuatari” dichiara l’associazione “mentre crediamo che ancora molto si possa fare per costringere le banche al rispetto delle leggi vigenti”. Il Codacons ricorda in particolare “l’inosservanza delle disposizioni contenute nei pacchetti Bersani” che avrebbe “provocato un danno ai cittadini pari a 5,9 miliardi di euro”. “Questi soldi – conclude la nota dell’associazione- devono essere necessariamente restituiti ai cittadini. In questo senso ci aspettiamo un prossimo impegno concreto da parte del Governo”.

Molto scetticismo sull’accordo raggiunto anche da parte dell’Aduc, secondo quest’ultima ““ha sbandierato un accordo con l’associazione delle banche prevedendo un risparmio pari a circa 850 euro all’anno per 1,2 milioni di famiglie” dice l’associazione che giudica la notizia “falsa”. “Nel comunicato dell’Abi – spiega l’associazione – si legge che l’accordo non prevede alcun risparmio, ma solo una dilazione nel pagamento”. In pratica, spiega l’Aduc “si concede un ulteriore finanziamento (a tassi abbastanza agevolati: l’Irs decennale più lo 0,5 per cento)”. Ma “le famiglie” secondo l’Aduc “non risparmieranno alcunché perché dovranno pagare “ulteriori interessi”.

Peertopeer lending: prestiti tra privati sul web

Se avete bisogno di un prestito ma non potete, o non volete, rivolgervi a banche e finanziarie c’è una novità per voi: il peertopeer lending. Di cosa si tratta? Della possibilità di ottenere un prestito da privati a tassi d’interesse inferiori a quelli di mercato. E’ possibile farlo sul web iscrivendosi a siti come Zopa (che sta per Zona di Possibile Accordo) e Boober, attivi da qualche mese in Italia, sui quali potrete incontrare piccoli risparmiatori che decidono di investire così il denaro messo da parte: concedendo prestiti a tasso agevolato a chi ne ha bisogno.

Più precisamente il tasso d’interesse viene stabilito di volta in volta mediante accordo tra chi presta e chi riceve, ma in media è del 30% più basso di quello normalmente corrisposto a banche e finanziarie. Nel caso di Zopa, emanazione italiana dell’omonima società inglese, la cifra massima che è possibile richiedere in prestito ammonta a 15mila euro ed esiste un tetto massimo di 50mila euro per chi presta.

Ridurre gli oneri impropri in bolletta. L’impegno dell’Autorità per l’energia

Il presidente dell’Authority per l’Energia elettrica e il gas, Alessandro Ortis, intervenuto nei giorni scorsi al Festival dell’Energia organizzato dall’Aris (Agenzia di ricerche, informazioni e società) che si è concluso ieri a Lecce, ha confermato l’interessamento dell’Autorità verso gli oneri impropri presenti in bolletta (pari all’8%). Già da tempo infatti l’organismo di controllo indipendente sollecita il Parlamento e il Governo ad intervenire per il loro contenimento, auspicato anche dalle associazioni di consumatori.

E al suo attivo c’è già una causa vinta al Tar per il contenimento degli oneri impropri previsti dal cosiddetto Cip6, ovvero una delibera emanata dal Comitato Interministeriale Prezzi (CIP) che stabili’, nel 1992, una maggiorazione del 6% sul prezzo dell’energia elettrica pagato dai consumatori. Lo scopo avrebbe dovuto essere quello di utilizzare il ricavato per promuovere la diffusione delle energie rinnovabili (solare ed eolica) acquistandole dai produttori ad un prezzo superiore a quello di mercato, per fare in modo così che le aziende che producono energia nel nostro paese si orientassero verso queste forme di energia alternativa.

Dati Istat: 1000 euro di spesa in più

Secondo il Codacons quest’anno ci sarà un aumento pari a 1300 euro per le tasche degli italiani. I prodotti alimentari quelli con i maggio rincari, in alcuni casi come per la pasta ci sono stati picchi infatti abbiamo: aumenti del 18,7 per cento per la pasta, del 13 per cento per il pane, del 10,9 per cento per il latte, del 6,3 per cento per la frutta e, addirittura, del 19,3 per cento per il gasolio.

Sempre il Codacons ha chiesto al nuovo governo di mettere in atto provvedimenti volti a contenere il prezzo dei prodotti cosi da salvaguardare i conti delle famiglie. Carlo Rienzi ha anche chiesto che vengano rafforzati i poteri del Garante per la sorveglianza e la successiva creazione di un dipartimento ad hoc dedicato ai consumatori, con la possibilità di elevare sanzioni contro le speculazioni. L’Adoc ci fornisce addirittura gli aumenti quantificati in euro rincari di luce e gas (250 euro), riscaldamento (150 euro), carburanti (400 euro) e alimentari (400 euro)” si legge nel comunicato.

Portabilità dei mutui, l’ Antitrust apre istruttoria

La legge Bersani sulla portabilità dei mutui, non viene applicata. Questo il giudizio del presidente dell’Autorità per la concorrenza ed il mercato, Antonio Catricalà. A oggi molti mutuatari rinunciano a cambiare per via dei costi, mentre Catricalà ricorda che queste operazioni, secondo la legge Bersani, dovrebbero avvenire “a costi zero”. I cittadini denunciano inoltre “le banche che negano la surrogazione e propongono un contratto analogo, ma con costi insormontabili”.

E la pratica è diffusissima: “abbiamo evidenze che questo succede e prove sufficienti su dieci banche”. Altrettante le istruttorie aperte dall’Antitrust. Le associazioni dei consumatori hanno reagito in modo differente davanti questa notizia. Secondo il Codacons, nella persona di Carlo Rienzi: “L’iniziativa dell’Autorità è sacrosanta, ma sicuramente tardiva, perchè nel frattempo i cittadini hanno subito un ingente danno economico” .

Non buttare i pc datati, ecco alcuni buoni motivi

La tecnologia è il settore dove più spesso ci sono delle novità quindi capita spesso di avere un pc molto vecchio che non è possibile utilizzare perché troppo vecchio. Ma perché buttarlo? Ecco a voi alcuni ottimi consigli per utilizzare un pc vecchio. Per prima cosa potete creare una rete casalinga con due pc, per archiviare tutti i file su un solo computer ma averli comunque sempre disponibili su quello principale.

Se compriamo una buona scheda audio al nostro pc possiamo trasformarlo in un impianto stereo. Potremo in caso di scheda grafica non troppo datata, utilizzarlo per vedere film collegandolo alla televisione. Se magari lo avete già collegato in rete, lo potreste utilizzare come postazione per giocare con gli altri membri della famiglia che utilizzano gli altri PC della vostra rete domestica.

Ma l’offerta MediaWorld conviene? Scopriamolo

Vi ricordate gli ultimi mondiali di calcio? Come potete dimenticarli, l’Italia vinse i mondiali, e chi aveva scommesso sulla nostra nazione usufruendo della promozione di Mediaworld aveva ottenuto il rimborso del prezzo pagato per acquistare un televisore, sotto forma di buono acquisto.

Evidentemente il successo di questa iniziativa ha spinto molte catene di prodotti tecnologici ha riprovarci: Saturn con un’offerta analoga a quella di Mediaworld di due anni fa (prezzo rimborsato in caso di vittoria dell’Italia); Euronix con un concorso che prevede l’attribuzione di buoni sconto; Mediaworld, forse temendo un bis da parte della nostra nazionale, con una proposta un po’ più articolata.

Multa in arrivo per l’Agenzia delle Entrate

Il direttore dell’Agenzia non aveva il potere di stabilire forme di pubblicità diverse da quelle stabilite dalla legge. Questo quello che il Garante della privacy Francesco Pizzetti, ha sottolineato, ovvero l’illegittima modalità utilizzata dal Fisco. «Si è messo a disposizione del mondo – dice Pizzetti – un patrimonio di dati che mappa l’intero paese, rende possibile le attività di profilazione, le più diverse, consente furti di identità».

Quaranta milioni di posizioni contributive, persone fisiche, società, istituzioni pubbliche on line. In tutto il mondo è stato possibile accedere ai dati, scaricarli, fare cd, modificarli e venderli. Una volta messi in rete, poi, sottolinea il Garante, i dati sfuggono al controllo di chiunque. Comunque attenzione perché ci sono rischi civili e penali per chi continua a diffondere questi dati.

Redditi online, ma cosa è successo?

Si è alzato un polverone attorno alla diffusione dei redditi online, come avviene sempre in Italia, per la responsabilità si gioca molto a scarica barile. Ma oggi cerchiamo di capire cosa è successo. Tutto è nato dal post di Alberto Falossi, il 30 aprile, inizia il tam tam mediatico e subito questa notizia schizza in prima pagina nei principali siti di social news, e dei quotidiani online. E mentre nella rete si sprecavano i commenti, di chi era a favore e di chi era contro questa pubblicazione, il garante chiedeva all’agenzia delle entrate di sospendere la pubblicazione dei dati.

Questi però punto primo erano già stati scaricati da molte migliaia di persone, e punto secondo, di conseguenza, erano stati resi disponibili su fonti alternative quali emule. Ieri il garante per la privacy in una lettera al quotidiano laRepubblica, ha parlato di un grave errore, stessa posizione del garante del contribuente. Intanto il Codacons ha avanzato come ho detto ieri una richiesta di maxi risarcimento, anche se giustamente qualcuno ha fatto notare che i soldi chiesti come risarcimento verranno presi dalle nostre tasse. Sempre nella giornata di ieri, l’Agenzia delle Entrate ha dichiarato in una nota che “la diffusione dei dati reddituali con modalità telematiche da parte dell’autorità pubblica costituisce un elemento di garanzia, trasparenza e affidabilità dell’informazione“.

Risparmiare sulle lampadine auto

Ed eccoci qui con un altro articolo su come risparmiare soldi sull’automobile. Se nei giorni scorsi avevo dato qualche consiglio sui pneumatici, parte a mio avviso essenziale della macchina, sopratutto per chi cerca risparmio senza rinunciare alle prestazioni. Oggi mi occupo invece di un argomento che spesso viene tralasciato e considerato futile ovvero i fari della macchina.

Probabilmente sono davvero poche le persone che sanno quanto possono durare le lampadine dell’auto se si applicano i giusti accorgimenti. Quindi oggi vedremo come risparmiare sulle lampadine dell’auto con alcuni semplici consigli facili da ricordare ma sopratutto da applicare. Innanzitutto accendere le luci dell’auto solamente dopo aver avviato il motore, stesso discorso quando invece le luci devono essere spente, farlo prima di spegnere l’automobile.

Taglie forti: acquistare on line capi d’abbigliamento alla moda a prezzi abbordabili

Per le donne dalle forme molto generose è difficile acquistare capi di abbigliamento alla moda o comunque che abbiano foggia e tinte allegre e giovanili. Le più grandi “maison”, così come tutte le altre arcinote linee di abbigliamento più commerciali, si guardano bene dal confezionare abiti che vadano oltre una certa taglia, e si rivolgono quasi esclusivamente a un mercato di taglie 42 forti di un modello di bellezza che vuole la donna talmente magra da diventare quasi spigolosa, priva di pienezze e armoniose rotondità. Se è già difficile trovare capi d’abbigliamento glamour e di tendenza per una taglia 46 (più che nella norma!) figuriamoci per quelle di noi che vestono taglie superiori alla 50.

Gli indumenti per le donne oversize si trovano per lo più esclusivamente in negozi specializzati e solo raramente rispondono all’esigenza di sentirsi seducenti e femminili con quello che si ha indosso: tinte scure e modelli antiquati sono il target più diffuso in questo settore dell’industria dell’abbigliamento. A tutto ciò va ad aggiungersi il maggior costo che bisogna sostenere per acquistare abiti la cui taglia superi la 50. Infatti nei rari casi in cui uno stesso capo sia disponibile in tutte le taglie (anche le più forti) quelle superiori hanno un prezzo maggiorato rispetto alle altre, arrivando a costare anche il doppio.

Ecco come calcolare l’inflazione reale

Tutti oramai sappiamo che l’inflazione dei prezzi è un problema gravissimo che va risolto il prima possibile per evitare il collasso del sistema. I dati che a cadenza mensile presentiamo, sono frutto di una ricerca dell’Istat, che la maggior parte delle volte sono tragici.

Come potete ben capire questi dati non rappresentano la vera inflazione, bensi sono una media. Infatti come dice il sito laRepubbilica.it:”rappresenta la sintesi delle variazioni dei prezzi dei beni e dei servizi acquistabili nel nostro Paese. Di conseguenza, l’indice non può tenere conto delle specifiche abitudini di spesa del singolo consumatore. Da qui nasce la differenza tra l’inflazione ufficiale e quella percepita.”

Le lampade energetiche non danno il risparmio che promettono?

Le lampada energetiche non convengono poi cosi tanto in quanto contengono una quantità di mercurio ”elevata e difficile da smaltire” e l’imposizione del loro uso ”rischia di ammazzare la storia del design italiano”: a scagliarsi contro l’imposizione delle lampadine eco sostenibili e’ Carlo Guglielmi, presidente di Assoluce, associazione nazionale che raccoglie le imprese degli apparecchi di illuminazione. ”Una norma inserita nel decreto ‘milleproroghe’ – spiega Guglielmi in un incontro al Salone del mobile – impedirà dal 2011 l’uso di lampade a incandescenza”.

‘Un’imposizione inaccettabile – dice Guglielmi – che temo assecondi, dietro lo schermo dell’ecologia, gli interessi economici di grossi produttori multinazionali”. ”Il risparmio energetico – dice ancora – e’ un obiettivo condiviso ma anche cambiare tutte le lampadine non inciderebbe piu’ di tanto”. Come dato statistico a favore della sua analisi Guglielmi porta una ricerca dell’architetto Gad Giladi, dell’associazione europea Professional Lighting Designers una lampada a incandescenza da 60 Watt consuma ad esempio 2,6 volte in piu’ di una equivalente fluorescente da 11 Watt, mentre ”ci promettono un risparmio energetico pari a 6 volte”.

Risparmiare su energia, gas e benzina con alcuni consigli

Un pò di tempo fa l’Eni, ha pubblicato una piccola guida in 24 punti che dava alcuni consigli per risparmiare energia e salvare il nostro pianeta, attraverso un minor consumo di gas, elettricità o benzina. Sono previste 24 semplici regole per risparmiare, la campagna, a titolo informativo si chiama Eni 30 per cento, e seguendo questi 24 how-to potremo risparmiare un bel pò di soldi.

01 Non lasciare gli elettrodomestici in stand-by
02 Usare lampadine a basso consumo
03 Installare i riduttori di flusso dell’acqua
04 Installare valvole termostatiche sui termosifoni
05 Usare la lavatrice a temperature basse (40/60°C)
06 Usare la lavastoviglie solo a pieno carico
07 Isolare il cassonetto degli avvolgibili
08 Non utilizzare l’asciugatura ad aria calda nella lavastoviglie
09 Sostituire il vecchio frigorifero con uno nuovo più efficiente
10 Sostituire la vecchia lavatrice con una nuova più efficiente
11 Sostituire lo scaldabagno elettrico con uno a gas
12 Scegliere una caldaia più efficiente