software open source

Memobyte, la fiera del software libero

Si terrà il 6 Giugno al Centro Pertini a Mottella di San Giorgio di Mantova (a 500 metri dal Casello di Mantova Nord dell’A22) MEMObyte 2009 la fiera del software libero e gratuito. La manifestazione dedicata a Gnu/Linux e al mondo dell’informatica in generale, si terrà nell’ambito di Memo, il mercatino dell’elettronica di Mantova Nord organizzato dall’Associazione di radiocomunicazione e protezione civile Club Virgiliano, giunto alla quarta edizione. Alla mostra mercato dedicata al libero scambio tra privati di materiale radiantistico, elettronico e informatico, saranno presenti quest’anno oltre 100 espositori provenienti da tutto il Nord Italia.

Memobyte, ampio e variegato spazio dedicato al software libero, vedrà, fra gli altri, la partecipazione di ARCO (Associazione Reti Civiche On line) e Lugman, il gruppo utenti mantovani di Linux. Proprio ad opera delle diverse associazioni presenti si terranno, nella giornata del 6 Giugno, una moltitudine di laboratori e seminari tecnici divulgativi mirati alla promozione dell’utilizzo non solo di Linux, ma anche dei software liberi utilizzabili con Windows.

GRASS Gis: software open source per grafica tridimensionale

 Oggi vi vogliamo parlare di un’altra applicazione open source che riteniamo molto interessante. Il nome? GRASS. Questo software è essenzialmente un GIS (un Geographic Information System), rilasciato sotto la licenza GNU GPL, che permette di analizzare, elaborare e gestire spazi e dati geografici tridimensionali. Il sviluppo avviene grazie l’utilizzo del linguaggio C e viene adoperato come sistema operativo UNIX.

Grazie alla Nasa l’open source si diffonde sempre di più: ora anche nello spazio

 Se pensavate che l’open source fosse utilizzato esclusivamente da utenti privati, per risparmiare soldi su quelle applicazioni pc più costose, avete sbagliato in pieno! Ora persino la Nasa si è convertita all’open, e lo ha fatto con la creazione di PRACA (Problem Reporting Analysis and Corrective Action), un software che permetterà, ai tecnici della società, di segnalare ed analizzare i problemi di funzionamento dello Shuttle, e che si baserà sul codice del conosciuto BugZilla. Come mai l’agenzia spaziale più famosa del mondo ha optato per questa scelta? La risposta dovrebbe essere ovvia. Diffatti utilizzando questo bug-tracker a sorgente aperto, la Nasa ha speso solamente 100.000 dollari a differenza del milione stimato in precedenza. Ma non è questo l’unico motivo.