social card

Bergamo: convenienti le borse del sorriso

 In questo periodo di crisi finalmente qualcuno inizia a comprendere la difficoltà di molte famiglie nel comprare persino i generi di prima necessità. Molti si lamentano che non sono riusciti a comprare per natale telefonini, computer, mp3, ecc ma c’è chi sta molto peggio. Lo Stato italiano ha emesso le tanto famose social card fornendo 40 euro in più per le spese mensili, ma la maggior parte dei cittadini si lamenta sia per l’esigua quantità di denaro data sia per la difficoltà riscontrata nel far domanda per ricevere la “carta”. Interessante ciò che sta facendo in questi giorni il Comune di Sarnico, con l’iniziativa “Borsa del sorriso”. Di che cosa si tratta?

Il flop della social card?

 La carta potrà essere utilizzata per effettuare i propri acquisti di un importo pari ad 40 euro mensili, in tutti i negozi alimentari abilitati al circuito Mastercard. Sembrava semplice: si fa domanda, si ottiene la social card e si risparmiano 40 euro al mese.

Chiuso il bilancio 2008, il ministro Tremonti non può negare che la spesa dello Stato per la social card è stata minima. Il ministro ha quindi pensato di prorogare i termini di scadenza per la presentazione della domanda, che dà diritto ai 120 euro di arretrati. Il Corriere della Sera, citando fonti del ministero del Tesoro, parla di una proroga al 28 febbraio. La social card doveva essere destinata a 1.300.000, ma le condizioni poste sono quasi assurde. Esistono questi aventi diritto? Probabilmente no, visti i dati.

Crisi economica, non abbiamo un euro ma risparmieremo

C’è crisi, quindi nel 2009 risparmieremo. Secondo Silvio Berlusconi infatti il calo del costo del greggio registrato nelle ultime settimane (poco più di 33 dollari al barile contro i 150 della scorsa estate), e del costo del denaro compenseranno in qualche modo gli effetti della crisi e permetteranno alle famiglie italiane di conseguire notevoli risparmi.

Il presidente del Consiglio lo ha affermato nel corso di un’intervista (“Vi dico cosa farò nel 2009”) rilasciata a Mario Giordano de “Il Giornale”.

Più precisamente, il calo del costo del petrolio dovrebbe permettere a ciascun cittadino italiano un risparmio di circa 1000 euro grazie alla conseguente diminuzione del prezzo della benzina e delle bollette di luce e gas, mentre la discesa dell’Euribor (il costo del denaro tra le banche, in base al quale si calcola l’ammontare delle rate dei mutui a tasso variabile) dal 5.4% dello scorso Settembre all’attuale 3.1%, comporterebbe appunto un abbassamento dell’importo delle rate, di recente arrivate alle stelle, dei mutui variabili.

Tremonti: titoli di Stato italiani i migliori al mondo per investire i risparmi

 Solo pochi giorni fa il ministro del Welfare maurizio Sacconi affermava durante la registrazione della puntata di Economix:

Rischiamo di finire come l’Argentina. Come Tremonti sono anche io vincolato dal debito pubblico e sono anche io preoccupato per il rischio di “default” del Paese. E c’è qualcosa di peggiore della recessione, che è la bancarotta dello Stato, un’ipotesi improbabile ma comunque possibile.

Il ministro dell’economia Giulio Tremonti non ha certo tardato a rispondere e lo ha fatto durante la trasmissione “Porta a Porta“:

Comprate i titoli di Stato italiani che sono certamente i migliori al mondo, sono la cosa più solida e sicura. Comprateli, perchè sono anche semplici rispetto alle altre obbligazioni societarie a maggiore complessità. Il debito publico è assolutamente solido e la repubblica italiana garantisce su quel debito. Ci sono già molte misure di sostegno, ce ne saranno altre perchè il mondo che vediamo davanti è difficile. La nostra scelta è dare più soldi possibili a chi ha meno soldi in casa, in tasca.

Social card, chi ne ha diritto?

Dopo la sconfortante esperienza raccontata qui sul nostro blog da una lettrice che si è vista in “negare” la carta acquisti ricaricabile emanata dal governo perchè madre di un figlio sopra i tre anni di età, nonostante un reddito Isee inferiore ai 6000 euro, ci è sembrato il caso di tornare sull’argomento per chiarire, per quanto ci è possibile, quali sono esattamente i requisiti per ottenere la social card.

Precisiamo che le informazioni che abbiamo reperito provengono dal sito delle poste italiane. Da quanto abbiamo potuto vedere possono richiedere la card i cittadini italiani residenti che abbiano oltre 65 anni di età o siano genitori di un bambino sotto i tre anni (il quale ne sarà il titolare) che siano in possesso di precisi requisiti:

Social card, è così che arriveremo a fine mese?

I cittadini italiani che versano in gravi difficoltà economiche da adesso in poi potranno dormire sonni tranquilli! Arriva infatti la social card, ovvero quaranta euro al mese in più per pensionati e famiglie disagiate. Basteranno per risolvere i problemi degli italiani che non arrivano a fine mese? Ma certo che no! E ovviamente ogni notte milioni di persone continueranno a rigirarsi nel letto.

Tuttavia, crediamo di dover rendere un servizio ai nostri lettori cercando di capire un pò meglio insieme a loro di cosa si tratta.

La cosiddetta social card funzionerà come una sorta di carta prepagata dal governo destinata, come accennato, ad anziani over 65 e a famiglie con un reddito inferiore ai 6000 euro. Avrà validità un anno e potrà essere ricaricata ogni due mesi alle poste per 80 euro. I beneficiari, circa un milione di famiglie, potranno utilizzarla per pagare le bollette di luce e gas e fare la spesa alimentare presso i negozi aderenti al circuito master card.