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Contatori elettronici anche per il gas, cosi da evitare addebiti impropri

Vi ricordate quando qualche mese fa abbiamo segnalato il problema dei contatori del gas, che a causa dell’età, segnavano valori maggiori rispetto al consumo effettivo? Ci furono analisi controlli e in effetti emerse che sopratutto i contatori più vecchi, segnalavano valori superiori a quello che era il consumo reale di gas, con un aumento ovviamente per noi consumatori.

Subito la reazione del garante che sentenziò, che tutti i contatori del gas che ad un controllo fossero risultati non funzionanti andavano cambiati gratuitamente. Com’è andata a finire tutta la storia? Il Garante per l’energia nella giornata di oggi è nuovamente intervenuto sulla questione chiedendo che vengano adottati quelli elettronici a garanzia di una migliore misurazione e qualità del servizio. La proposta è scritta in un documento, aperto alla consultazione di tutti i soggetti interessati, che indica regole, tempi e modalità per l’introduzione dei nuovi misuratori.

Ecco il vademecum dell’Adiconsum sull’accordo Abi-Governo sui mutui

Voglio segnalarvi l’ottimo vademecum stilato da Adiconsum che permette di far capire meglio al consumatore come utilizzare al meglio l’accordo Abi-Governo. Questi i 13 punti creati:

1. A chi è rivolto l’accordo Abi-Governo sui mutui?
Possono richiederlo tutte le famiglie che hanno un mutuo a tasso variabile per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della prima casa (abitazione principale).
Tutte le banche che aderiranno all’accordo saranno quindi vincolate (obbligate) a concedere questa
agevolazione ai mutuatari che ne fanno richiesta.
2. Quali sono i tempi dell’operazione? Quale trasparenza?
Le banche entro fine anno dovranno comunicare ai consumatori le varie possibilità per contenere la rata del mutuo: rinegoziazione, portabilità del mutuo presso altra banca, o eventuale adesione all’accordo Abi-Governo.
L’Autorità Antitrust ha precisato e questa è stata anche una richiesta delle associazioni consumatori che le banche devono redigere fogli informativi sintetici in grado di fornire stime dei costi e dei vantaggi attesi in base ad esempio alle ipotesi alternative sull’andamento dei tassi e sull’allungamento del finanziamento per una scelta economicamente razionale ed informata.
Le associazioni hanno anche chiesto al ministro che nell’accordo la banca sia impegnata ad una informazione periodica sulla situazione del mutuo e degli addebiti maturati sul conto finanziamento.
3. Di quanto si riduce la rata mensile grazie all’accordo Abi-Governo?
Il riferimento su cui calcolare la nuova rata saranno i tassi di interesse in vigore nel 2006. Per avere un ordine di idee su un mutuo di circa 100.000 euro di durata 25 anni la riduzione approssimativa è di circa 100 euro, ma un calcolo va fatto mutuo per mutuo in base alla decorrenza e alla durata.
Per fare un esempio se la rata attuale è di circa 800 euro/mese, 700 si dovrà continuare a pagarli; la
differenza sarà invece addebitata su un conto. Per cui a fine anno in quel conto si avrà un debito con la banca pari a 100 euro per 12 mesi, cioè 1.200 euro. Su questo debito verrà calcolato un tasso di interesse (Eurirs 10 anni + 0,50 per cento) attualmente del 5,22 per cento (un tasso leggermente inferiore a quello attualmente di mercato).
Se il mutuo di 100.000 euro fosse di 15 anni, la riduzione della rata indicativamente sarà di circa 50 euro.

Numeri truffa addio!

Se ieri vi avevo parlato della decisione del Garante di bloccare l’invio da parte dei numeri non geografici 899, 166, etc. di sms che invitano a chiamare suddetti numeri che ovviamente hanno costi esorbitanti. Oggi con un altra delibera l’Authorty blocca dal prossimo 30 giugno tutte le numerazioni a sovraprezzo. Questo blocco potrà essere disattivato solo sotto espressa richiesta dell’utente.

Le numerazioni 144, 166, 163 e le altre simili usate per i servizi che prevedono un maggiore pagamento saranno progressivamente chiuse. Il nuovo Piano di numerazione nazionale approvato dall’Agcom, spiega l’Autorità per le Tlc, «consente un migliore controllo del rispetto delle norme a tutela dell’utenza e più efficaci interventi diretti a contrastare le ripetute attività illecite poste in essere negli ultimi giorni».

Sicurezza alimentare al centro dell’incontro con Meglena Kuneva

Ruolo delle regioni nella tutela dei diritti dei consumatori e gli utenti, le esperienze più significative portate avanti dalle associazioni di tutela, sicurezza dei prodotti alimentari e non. Questi i temi al cento dell’incontro che si è svolto oggi a Firenze tra il Commissario europeo per la difesa dei consumatori, Meglena Kuneva e i rappresentanti delle associazioni della Toscana e delle altre Regioni italiane, del Consiglio nazionale consumatori utenti, delle organizzazioni regionali di tutela dei consumatori e delle Camere di commercio.

Come detto tra i temi, anche la sicurezza alimentare. In particolare la Kuneva si è trovata d’accordo con la proposta tutta italiana di inserire l’indicazione dell’origine nelle etichette dei prodotti alimentari. “Condividiamo l’approccio europeo alla tutela collettiva manifestato a Firenze dalla Commissaria europea alla tutela dei consumatori, Meglena Kuneva”.

Finita l’era delle tariffe di terminazione

Nella data di ieri l’Agcom, ovvero l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato in via definitiva il piano di riduzione delle tariffe di terminazione telefonica degli operatori di telefonia fissa, si sta parlando della quota che le società telefoniche incassano per le chiamate ricevute dai propri clienti e provenienti dalla rete di società telefoniche concorrenti.

Il nuovo piano sostituisce un sistema delle tariffe di terminazione che fino ad oggi ha previsto quote diverse per ogni operatore come misura di riequilibrio della concorrenza nel settore. Gradualmente le diverse tariffe andranno a uniformarsi al valore più basso di 0,57 centesimi di euro al minuto, quello oggi previsto per Telecom Italia. Un valore che sarà uguale per tutti a partire al primo luglio 2010 e ovviamente permetterà di risparmiare.

Iostudio: in arrivo da settembre la nuova carta sconti dedicata a studenti delle superiori

Dal prossimo anno scolastico per gli studenti delle superiori sarà tutto un susseguirsi di visite ai musei, pomeriggi passati al cinema e in libreria, viaggi e vacanze in agriturismo. Almeno si spera. Per incentivare la fruizione da parte dei giovani del vasto patrimonio culturale e artistico italiano (e non solo) infatti il Ministero della Pubblica Istruzione ha realizzato, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività culturali, l’Associazione generale italiana dello spettacolo e l’Unesco, una nuova carta sconto dedicata esclusivamente agli studenti italiani di scuola superiore.

La nuova card si chiama Iostudio e verrà distribuita da Settembre in tutti gli istituti. Iostudio permetterà ai due milioni e mezzo circa di studenti italiani di usufruire di tutta una serie di sconti ed agevolazioni economiche presso enti e strutture convenzionati con il Ministero della Pubblica Istruzione. Grazie alla carta non solo accessi gratuiti ai musei, monumenti e siti archeologici italiani, ma anche ingressi a prezzo ridotto nei cinema il lunedì pomeriggio, sconti del 10% sui libri extra scolastici, e uno sconto dell’8% per soggiornare negli agriturismo confiscati alla mafia. Gratuito anche l’ingresso a tutti i siti patrimonio dell’umanità e alle riserve della biosfera presenti sul territorio nazionale.

Presentati i nuovi LEA: esenzioni Ticket in aumento

Sono in arrivo numerose nuove prestazioni sanitarie gratuite o convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale. Sale infatti a 5700 il numero di servizi offerti dal SSN ai “pazienti-consumatori”. A stabilirlo i nuovi LEA (Livelli essenziali di assistenza), uno degli ultimi documenti emanati dall’uscente governo Prodi.
Sono 109 infatti le nuove patologie incluse nell’elenco delle malattie rare soggette ad esenzione e saranno esentati dal pagamento del ticket anche i trattamenti per sei “nuove” malattie croniche (BPCO, Rene policistico autosomico dominante, Osteomielite cronica, Sarcoidosi grave, Malattie renali croniche, Sindrome da talidomide) fra le quali è stata inclusa anche la Celiachia, introdotta in questo gruppo a per via del numero elevato di casi.

Ad essere forniti gratuitamente dalla sanità pubblica da adesso in poi i prodotti alimentari aproteici per i pazienti affetti da nefropatia cronica (in passato l’erogazione gratuita o meno di questo servizio dipendeva dalle regioni). Mentre fra i nuovi servizi rivolti ai disabili spicca l’introduzione di nuovi ausili per la mobilità, la comunicazione e la vivibilità degli ambienti domestici: tra questi i comunicatori a sintesi vocale o a display, i sensori di comando, i sistemi di riconoscimento vocale, sollevatori mobili e fissi, stoviglie adattate, maniglie e braccioli di supporto, apparecchi acustici di ultima generazione per i non udenti.

Tutti aumentano i listini della benzina tranne Agip, che li abbassa

Nuovi rincari per benzina e diesel, che si aggiungono ai rincari che hanno caratterizzato tutta la scorsa settimana. Gli aggiornamenti dei listini sono stati diffusi dal Quotidiano Energia. Diverse compagnie hanno rivisto al rialzo i prezzi consigliati ai gestori, con la benzina che arriva fino alla soglia di 1,46 euro al litro e il gasolio che supera quota 1,43, spingendosi in alcuni casi a sfiorare gli 1,44 euro al litro. Io personalmente ho trovato la verde a 1,45.

Ma c’è anche qualche eccezione: Agip ha infatti ritoccato i prezzi all’ingiù. La settimana cruciale è stata quella appena conclusasi, quando la corsa dei prezzi dei carburanti ha subito una fortissima accelerazione. E questo ha coinciso con i due ponti festivi e con lo scadere dello sconto fiscale di due centesimi sulle accise. Tra il 25 aprile e il 2 maggio la verde ha messo a segno aumenti fino a 4,6 centesimi e il diesel fino a 4 centesimi al litro. La situazione si fa sempre più insostenibile per questo c’è bisogni di trovare ogni metodo possibile ed immaginabile per risparmiare benzina.

Grande distribuzione: da Maggio sconti dal 10 al 40% sui prodotti di prima necessità

Ottime notizie per tutti i consumatori italiani strangolati dal caro prezzi, che non risparmia neppure i prodotti di prima necessità. A partire dal 2 Maggio infatti, e per tutto il 2008, moltissimi supermercati praticheranno sconti dal 10 al 40% su una grande quantità di prodotti alimentari, e non, che costituiscono abitualmente la spesa delle famiglie italiane. L’iniziativa è di Federdistribuzione, l’organismo che riunisce e rappresenta le più grandi imprese delle distribuzione alimentare (ma non solo) in Italia, che vuol mostrare così il proprio concreto impegno contro l’innalzamento del costo della vita. Questi nel dettaglio i prodotti che sarà possibile trovare in promozione per tutto il 2008: merendine, biscotti, latte, yougurt, caffè, olio extravergine di oliva, pasta di semola, pasta all’uovo, riso, salumi, formaggi, pomodori pelati, acqua, bevande, vino, detersivi per il bucato, carta igienica.

L’iniziativa riguarderà oltre 13.000 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale. Elenchiamo qui di seguito le insegne della grande distribuzione italiana aderenti all’iniziativa: Auchan (Auchan, Cityper, Punto Sma, Simply, Sma), Esselunga, Carrefour (Carrefour, GS, Diperdì), Pam (Metà, Pam, Panorama, Supèral, In’s), Bennet, Finiper, Despar (Despar, Eurospar, Interspar, Iperspar), Il Gigante, Interdis (Alis, Alvi, Alvimarket, Decò, Dimarket, Dimeglio, Dimeglio Point, Euroesse, Fresco Mio, Girandola, Happy Market, Iper le Dune, Iperalvi, Ipershop, Ipersidis, Italmec, Maestri del fresco, Market Dimeglio, Market Ingross, Maxì, Maxisidis, Maxistore, Maxistore Dimeglio, Migross supermercati, Qualì, Qui conviene, Ser Franco, Sidis, Sidis Mini, Super M, Superalvi, Supermercati Gruppo Isa), Iperal, Lombardini Holding.

Ecco come leggere un pneumatico

Se ieri ci siamo occupati in generale dei pneumatici ed ho dato qualche consiglio per la loro manutenzione ed eventuale sostituzione oggi voglio entrare più nello specifico, infatti in questo articolo cercheremo di capire come il pneumatico comunica con noi. Infatti su ognuno di questi son incisi delle sigle o dei numeri e vediamo di capire cosa vogliono indicare, ci aiuteremo con l’immagine postata qui sopra. Innanzitutto i punti 1 e 2 sono rispettivamente nome del produttore e modello del pneumatico quindi direi di tralasciare.

Il punto 3 è il diametro è misurato in millimetri (es: 175 millimetri). Per pneumatici convenzionali da autovettura, la sezione varia da 125 mm (es. 125/80 R 12) fino a 335 mm (es. 335/30 R 19). La larghezza incrementa di 10 mm in 10 mm. Il punto 4 si riferisce al rapporto percentuale tra altezza e larghezza della sezione trasversale della gomma. Serie 50 significa che l’altezza della gomma è la metà della larghezza della sezione. Con rapporti “decrescenti”, il fianco della gomma diventerà più basso, come nel caso delle vetture sportive. Il punto 5 indica il metodo di produzione, il più diffuso R è quello radiale. Altri tipi speciali di pneumatici possono essere marcati D o -. Attenti però contemporaneamente possono essere montati solo pneumatici aventi lo stesso metodo di produzione. Secondo il Codice della strada non possono essere montati tipi differenti di pneumatici, per esempio uno radiale e l’altro diagonale.

Le spedizioni tramite posta sono lente? Sperate di non dover aspettare due anni

Mi voglio occupare oggi di un caso tanto buffo quanto preoccupante. Una signora nel giugno del 2006 invia un pacco dagli Stati Uniti, oggi 24 aprile 2008, la suddetta signora è ancora in attesa del pacco. Il Centro per I Diritti del Cittadino – Codici Campania ha inviato in merito una nota di diffida alla Direzione Generale di Poste Italiane per denunciare la gravità di una situazione occorsa al suo associato.

Lo riferisce Codici in un comunicato. L’associato, all’epoca minorenne, residente nella zona vesuviana, dopo un soggiorno studio trascorso negli Stati Uniti, in vista del suo rientro in Italia ha provveduto ad inviare un pacco del peso di circa 30 Kg, contenente capi di vestiario, libri e documenti di vario uso personale, del valore di oltre 400 dollari al proprio indirizzo di residenza.

Ma se lo straordinario fosse detassato quanti ci guadagneremmo?

Durante questa campagna elettorale il centro destra ha parlato spesso di detassazione dello straordinario, incuriosito dall’argomento ho effettuato qualche ricerca, ed ho trovato sul sito del sole24ore un calcolo molto interessante. Infatti viene calcolato che la detassazione dello straordinario equivale ad una tredicesima. Facendo un esempio con un metalmeccanico che guadagna 1.300 euro lordi al mese ed effettua tutte le 250 ore previste dal contratto, il suo compenso salirà di 589 euro. Per un impiegato dell’edilizia che guadagna lordi ogni mese 1500 euro con gli straordinario potrebbe arrivare a 718 euro di più in busta paga. Un altro vantaggio si avrà sulla detassazione locale.

Anche se i costi di questa operazione per lo stato forse sono troppo alti per portare un effettivo vantaggio, anche se la maggioranza è ottimista «Saranno compensati da una serie di effetti postivi – sostiene Renato Brunetta (Pdl) – sul versante della crescita dei redditi, della produttività e del gettito tributario, perché questa misura favorirà l’emersione del sommerso. Dopo gli straordinari, toccherà agli affitti che spesso sono pagati in nero». «Non intendiamo legare la detassazione alla presenza di un’intesa sindacale – aggiunge Maurizio Sacconi (Pdl) – anche perché in molte imprese non vi sono accordi di secondo livello». Ad essere esclusi dal beneficio sarebbero gli straordinari forfettizzati percepiti dai dirigenti aziendali.

Risparmiare sull’acquisto di un auto usata evitando “fregature”

Quando compriamo una macchina usata senza sapere molto sul proprietario precedente, andiamo incontro a una fregatura o ad un affare, ma come capire se stiamo acquistando un catorcio? Ci ha pensato l’Adiconsum, L’iniziativa – si legge sul sito dell’Associazione – trae spunto dal decreto D.L. 24/02 sule garanzie dei beni di consumo. Questa innovazione, lungi dal costituire un intralcio per i commercianti, permetterà agli operatori più attenti di caratterizzare la propria offerta in termini estremamente competitivi, stimolando il mercato ed aumentando vendite e profittabilità.

Ma perché il decreto diventi operativo e rappresenti un valido strumento a difesa del consumatore è necessaria una procedura sistematica. Adiconsum, allargando il proprio ambito di azione prettamente rivolto ai consumatori, ha messo a punto una metodologia che, se applicata correttamente dall’operatore, fornisce al consumatore la certezza di acquistare un prodotto conforme al contratto di vendita.

Contribuire a ridurre traffico e inquinamento con il bike-sharing e park and ride

Oggi vi voglio parlare di due fenomeni che sono nati negli ultimi anni volti a diminuire il traffico nelle grandi città. Sto parlando del bike sharing e del park and ride. Il primo si può tradurre letteralmente come condivisione della bicicletta ed è uno degli strumenti di mobilità sostenibile, a disposizione dei comuni, che vogliono sia ridurre il traffico delle auto sia dare una mano al pianeta riducendo drasticamente l’inquinamento.

Il servizio prevede la messa a disposizione da parte del comune di una serie di biciclette, di proprietà di quest’ultimo, dislocate in zone nevralgiche della città, che i cittadini posso utilizzare, a patto di pagare un abbonamento, durante il giorno e riconsegnare alla fine dell’utilizzo presso un qualsiasi punto di raccolta. In Italia nel 2000 Ravenna fu il primo comune ad adottare il bike-sharing, oggi è attivo in 60 comuni. Al momento in Italia si possono contare circa 3.500 biciclette a disposizione della cittadinanza e spesso tutte utilizzabili con la stessa chiave la quale una volta ottenuta rimane la propria.