sentenza

Cellulari, number portability in tre giorni

Cellulari: quanto avete tribolato per coronare la vostra richiesta di Mobile Number Portability? La portabilità, croce e delizia delle compagnie telefoniche, ovvero la possibilità di cambiare gestore mantenendo il vostro numero. E ora arriva una rivoluzionaria sentenza del Consiglio di Stato, che ne annulla un’altra del Tar e che si pone decisamente dalla parte dei consumatori.

L’utente di telefonia mobile, sentenzia il Consiglio di Stato, potrà cambiare operatore in tre giorni conservando il proprio numero. La sentenza annulla una precedente decisione del Tribunale amministrativo del Lazio. Il Tar, infatti, a giugno aveva bloccato la delibera dell’Autorità garante delle comunicazioni, l’Agcom, che sanciva la possibilità per l’utente di passare il proprio numero da un operatore all’altro nell’arco di non più di 72 ore.

Wind, rimborsi per 50 milioni

Wind perde una causa sui canoni, e per la compagnia telefonica si apre la strada a rimborsi per 50 milioni di euro. Il Movimento Consumatori ha vinto, infatti, una causa collettiva che certo farà discutere e riporterà l’attenzione sulla class action. L’associazione ha vinto, come riporta oggi il buon Longo su Repubblica.it, una causa contro Wind – di cui ora Infostrada fa parte – per i canoni corrisposti dal 2001 da abbonati che avevano chiesto di passare a Infostrada, e che invece si sono ritrovati a continuare a pagare comunque il canone Telecom.

La sentenza è della Corte d’Appello di Torino ha confermato la sentenza di primo grado di due anni fa. L’articolo riporta che ad avere diritto al rimborso sarebbero in 130 mila. Per la modica cifra di 50 milioni di euro – centesimo più centesimo meno.

Le multe fatte dai vigili non in servizio le potete cestinare

Le multe! Quante volte abbiamo bestemmiato contro vigili, parenti dei vigili e quant’altro perché avevamo parcheggiato in doppia fila, con la scusa per la nostra coscienza :”Tanto lo fanno tutti”. Ebbene attenzione al vigile perché se questi non è in divisa ufficiale non può multarvi.

Questo quanto accaduto alla signora Sandra S. multata ingiustamente a quanto ha stabilito la corte di Cassazione, infatti la sentenza 5771 dice che qualifica di agenti di polizia giudiziaria, nel caso dei vigili, «è subordinata alla limitazione spaziale che i detti agenti si trovino nell’ambito territoriale dell’ente di appartenenza e alla condizione che siano effettivamente in servizio» a differenza di altri corpi (polizia, carabinieri, guardia di finanza) «i cui appartenenti operano su tutto il territorio nazionale e sono sempre in servizio».