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Vaccinazione gratuita per il Papilloma virus

Un avviso a tutte le nostre lettrici madri, è partita la campagna di vaccinazione gratuita contro il Papilloma virus (HPV), il responsabile del cancro della cervice uterina. Il vaccino verrà offerto a circa 300 mila bambine nate nel 1997, l’obbiettivo del Ministero della Salute è quello di giungere ad una forte riduzione di questa malattia nelle prossime generazioni. Sarebbe una vittoria senza precedenti nella guerra contro uno dei più terribili nemici delle donne. Inoltre va detto che l’Italia è il primo paese europeo a proporre una campagna di vaccinazione gratuita contro questo virus.

I vaccini attualmente disponibili sono due: il primo è il Gardasil, dal costo di 171 euro) l’altro si chiama Cervarix e costa 156 euro. I vaccini saranno somministrati gratuitamente dalle ASL a tutte le bambine tra gli undici e i dodici anni, inizialmente con una dose intramuscolare ed in seguito con due richiami entro sei mesi dalla prima iniezione. Il vaccino è inoltre disponibile a pagamento in farmacia, previa prescrizione del medico, ed è destinato alle donne che non hanno contratto l’infezione da HPV.

Buttare via gli occhiali recuperando la vista con il metodo Bates

 

Nel mondo tantissime persone, probabilmente la maggior parte di esse, ha problemi di vista; per correggere questi difetti visivi, l’uomo ha inventato dei supporti artificiali come gli occhiali e le lenti a contatto, i quali, nonostante diano un beneficio immediato in termini di risultati, fanno in modo che l’occhio “smetta di lavorare”, si impigrisca e si adatti alla correzione, col risultato che, dopo pochi mesi, spesso è necessario aumentare il grado di correzione.

 

Basandosi su questi fatti, all’inizio del secolo scorso il dottor W.H. Bates sviluppò il cosiddetto “metodo Bates“, grazie al quale è possibile mantenere in allenamento gli occhi per evitare futuri problemi di vista ed addirittura recuperare la capacità visiva per quei soggetti che soffrono delle più comuni imperfezioni (miopia, astigmatismo, presbiopia, ecc).

Quanto costa fumare e quanti soldi si possono risparmiare smettendo?

 

Che fumare faccia male ormai lo sanno anche i muri, ed il danno alla salute è sia per chi tiene la sigaretta in mano sia per chi gli sta intorno e respira passivamente. Nonostante le campagne antifumo o i video come quello in fondo all’articolo (gli effetti del fumo dopo 400 sigarette), c’è chi ancora non riesce a smettere con questo stupido vizio.

Proviamo allora a vedere la situazione dal punto di vista economico: può darsi che, rendendosi conto del possibile risparmio, anche il più accanito fumatore decida che sia ora di gettare via il pacchetto. Come esempio prendiamo un fumatore medio, 10 sigarette al giorno, ed un prezzo medio a pacchetto di 3,5 euro. In un giorno ciò significa un costo di 1,75 euro, che corrispondono a circa 52 euro al mese.

Medico on line, risparmiare sulla consulenza in studio

 

L’importante è la salute!“, recita una famosa frase fatta; nonostante a volte venga pronunciata un po’ per consolazione, non c’è realmente cosa più preziosa della nostra buona condizione psico-fisica.

In Italia, tutti i cittadini dovrebbero avere un medico generico di riferimento a cui rivolgersi per ogni problema di salute. Capita a volte, però, che manchi il tempo per presentarsi in ambulatorio o che la questione sia così particolare da dover richiedere il parere di un medico specialistico.

In quest’ultimo caso, purtroppo, sovente i costi per un consulto medico sono assai sproporzionati rispetto a quanto offerto; accade così che una veloce visita di 5 minuti o la semplice prescrizione di una terapia priva di ricetta medica ci vengano a costare alcune decine di euro.