E mi ami? Ma quanto mi ami?…. Ma quanto mi costi? Così recitava uno spot pubblicitario alcuni anni fa e che ben rifletteva il dilemma delle famiglie italiane alle prese con bollette e figli al telefono. Sono passati anni ormai e se nessuno pensava che nel 2000 sarebbero esistiti telefonini e tante altre tecnologie, eccoci invece con la casa piena di smartphone, ipod, mp3, mp4, iphone, notebook, blackberry… Tutti questi “attrezzi” hanno sostituito telefono, macchinetta fotografica (prima non esisteva Vg, megapixel, era un amacchina fotografica, punto), e per i fortunati una telecamera.
risparmio
Confindustria, da mutui e greggio risparmi per 3.500 euro
Buone notizie per i consumi e per i consumatori – e di questi tempi ci vuole… Secondo i dati diffusi dal Centro studi di Confindustria, l’abbassamento del prezzo del petrolio e il calo dei tassi di interesse sui mutui immobiliari vorranno dire, per gli italiani, risparmiare intorno ai 3.500 euro per l’anno in corso.
E’ vero, il petrolio – rispetto alla soglia minima raggiunta due mesi fa, a marzo – è raddoppiato. Ma la media del prezzo del greggio per il 2009 sarà più bassa del 2008, con il Brent in diminuzione del 33%. Tra riscaldamento – e quindi gasolio, gas, luce e carburanti, le famiglie italiane risparmieranno, per Viale dell’Astronomia, 13,4 miliardi di euro: vale a dire 546 euro per nucleo familiare.
California: risparmiare trasformando bioetanolo in energia elettrica
Fino ad oggi, quando abbiamo parlato di bioetanolo, lo abbiamo sempre pensato come sostituente ai carburanti di origine fossile. Lo abbiamo applicato direttamente su dei motori a scoppio senza pensare che in realtà, potevamo utilizzarlo anche per produrre energia elettrica. Così è stato affermato dall’università della California: Stanford University, la quale sulla rivista Science ha pubblicato i risultati della propria ricerca. L’energia elettrica garantirebbe un’efficenza maggiore e possibilità di percorrere più spazio con un minore consumo di energia, a differenza dell’utilizzo del biodiesel. Nello specifico sarebbe maggiore per l’81% e anche l’ambiente potrebbe respirare meglio grazie alla diminuzione di CO2 prodotta
Denti: l’impianto a carico immediato, risparmiare se stessi
Anche oggi parliamo di risparmio, ma non di soldi, bensì di carne ed ossa! Di cosa stiamo parlando? Degli impianti a carico immediato! Impianti dentistici che permetto di fissare immediatamente dei denti finti post operazione, in modo tale da permettere al paziente di svolgere una normale masticazione, senza problemi, possibili complicazioni e soprattutto danneggiamento della gengiva e dell’osso.
Acqua del rubinetto o minerale (costosissima)?
La pubblicità che vediamo ormai dappertutto ci propina l’acqua minerale non solo come fonte vitale dell’essere umano ma anche strumento per la salvaguardia della salute e della bellezza. Certo non possiamo dar loro torto poichè il nostro corpo è composto per la maggiore da acqua e dato che di acqua siamo, é bene che riforniamo il nostro organismo della migliore che ci sia in circolazione. A questo punto ecco un dilemma che ci attanaglia: meglio l’acqua minerale o quella del rubinetto? È confrontabile la qualità dell’acqua minerale a quella dell’acqua normale? E soprattutto, se la qualità è maggiore, é tale da giustificare la differenza prezzo (in media fino al 400 per cento)?
Gartner: ecco la guida per risparmiare
In un momento particolare di crisi come questo risparmiare è un must. Anche nel campo dell’ICT nasce questa necessità per ridurre il consumo energetico generato da reti, computer e relative periferiche associate. A questo scopo è stata redatta una guida della Gartner che in 7 passaggi dimostra come sia possibile.
Sanremo: 250.000 euro risparmiati con il progetto fotovoltaico
Si parla di energia fotovoltaica a Sanremo, rinomata città per il suo festival e luci delle strade, fotografate nelle numerosissime cartoline che la ritraggono. A promuoverla sarebbe proprio la Lega Nord con il relativo delegato e sindaco Maurizio Zoccarato in vista delle nuove elezioni previste per giugno. A quanto dovrebbe ammontare il risparmio? 250.000 euro.
Nuovo decalogo Coldiretti: ecco come risparmiare a tavola
La crisi è ovunque, ora anche sulle nostre tavole. E’ così che accusano molti italiani costretti a dover selezionare con più cura i prodotti alimentari che comprano cercando delle vie lowcost ed inidirizzandosi sempre più in maniera diretta ai produttori contadini, senza l’intermediazione di commercianti. La Coldiretti ha emesso pochi giorni fa un utile decalogo per focalizzare meglio le possibilità di risparmio nell’acquisto e consumo di generi alimentari. Eccolo qui di seguito.
Milano, ecco la Guida ai consumi
[Foto | Angela Gennaro] Vivete a Milano? Ecco che cosa amate particolarmente consumare, e dove andate soprattutto a mangiare: friggitorie, gastronomie, take away, e non si negano prodotti in scatola né surgelati. Questi i dati presentati dalla Camera di Commercio di Milano. A Milano si corre, e si ha sempre meno tempo anche per mangiare – come confermato, evidentemente: i cibi pronti o precotti hanno rivoluzionato le abitudini nutrizionali di chi vive sotto la Madonnina, e/o a loro si sono “armonizzati”.
Secondo i numeri, le attività imprenditoriali in questo settore godono di ottima salute: a Milano sono aumentate di ben il 77,4% negli ultimi quattro anni. A Milano c’è il 36% del totale di tutte queste attività in Lombardia: ben 303 attività. Una fetta di mercato che, insomma, non conosce crisi a Milano. Questo, dal punto di vista delle aziende. Ma come va per i consumatori e per le spese nutrizionali di una vita così veloce? Una Guida ci aiuta a sopravvivere.
Risparmio sulle bollette, parte la campagna di Altroconsumo
Bollette troppo care? Ci pensa Altroconsumo a consigliarvi. Perché lo slogan è che il risparmio di energia dipende da tutti noi e dalle nostre dimore. Dalla prossima settimana, infatti, un
Asti, spesa a prezzi bloccati
Ad Asti la spesa costa meno. La Prefettura di Asti, infatti, ha sottoscritto un’intesa con una serie di enti e associazioni (il Comune, la Camera di Commercio, la cassa di
Sei single? La spesa ti costa il 60% in più
Single di tutta Italia unitevi. La notizia gira da qualche giorno – ed è anche mediamente intuibile – ma rifletterci non fa male. Chi è single spende, per gli acquisti
Matrimonio e dintorni: ecco come risparmiare
Giovani (anche meno giovani) sposini e sposine, oggi parleremo di voi che siete alla ricerca di metodi migliori per risparmiare sui costi di matrimonio. Ecco alcuni consigli.
A ricordo di questo giorno speciale gli sposi regalano una bomboniera. Occorre ordinare le bomboniere tre mesi prima del matrimonio. In ognuna va inserito il cartoncino con il nome degli sposi (prima quello della sposa, mai i cognomi) e la data di nozze.
Tradizione in Italia voleva che ad ogni matrimonio, ogni invitato riceva una bomboniera diversa. Questo poteva essere molto costoso. Oggi per risparmiare si ordina la stessa bomboniera per tutti; non è più necessario fare delle bomboniere diverse per ospiti diversi. Una volta si faceva un tipo di bomboniera diversa per i parenti o gli amici stretti, ma oggi come oggi non è più necessario. Spesso i negozi che forniscono le bomboniere vi faranno un prezzo scontato se ne ordinate più di un certo numero. Ricordatevi che compreso nel prezzo delle bomboniere di solito ci sono anche i confetti e la scatola, completa di nastro.
Non più risparmi: lo stipendio non basta
I tempi sono cambiati, non è più come una volta che con il proprio stipendio si riusciva a mettere da parte un gruzzoletto per gli imprevisti e i periodi di “magra”. I dati del rapporto sul risparmio realizzato da Bnl (gruppo Bnp Paribas) e Centro Einaudi scatta una fotografia della situazione italiana dopo la crisi. Passa da 89 a 70 la percentuale di intervistati che ha espresso un giudizio positivo, di sufficienza o piu’ che sufficienza del proprio reddito. Solo il 3,8% (dal 12,8% dello scorso anno) ritiene di avere un reddito corrente “piu’ che sufficiente”, mentre sale a 29,8% (da 11,1) la quota di chi ritiene di avere un reddito “insufficiente” o “del tutto insufficiente”.
Piu’ in dettaglio, il 3,8% degli intervistati (12,8% nel 2007) giudica il reddito corrente “piu’ che sufficiente”, il 40,5% (49,9%) lo giudica “sufficiente“, il 25,8% (26%) lo giudica “appena sufficiente“, il 26,4% (8,2%) lo ritiene “insufficiente“, il 3,4% (2,9%) lo valuta “del tutto insufficiente“.