risparmiare

Sottoscrivere polizze online: i vantaggi

Eccovi un altro segreto per risparmiare nel campo assicurativo, infatti la nuova frontiera è la sottoscrizione online. Anche per le polizze vita oltre che per quelle Rc auto, è arrivata l’ora di Internet. La sottoscrizione via web è un’opportunità in più di investimento e risparmio, grazie alla possibilità del “fai da te”, il che garantisce commissioni di sottoscrizione per ogni singolo versamento più basse rispetto a chi opera con i canali tradizionali.

Ad offrire questo tipo di prodotti sono in genere le banche, con la formula del risparmio flessibile, alla quale si aggiungono, le polizze esclusivamente on-line, sia con la formula del piano di accumulo sia con quella del versamento in unica soluzione. Nel primo caso si tratta di prodotti che permettono di sottoscrivere l’assicurazione con un versamento minimo mensile molto contenuto con la possibilità di effettuare versamenti aggiuntivi e di modificare la periodicità e l’importo dei premi.

Alcuni consigli per risparmiare a Carnevale

A Carnevale ogni scherzo vale, ma i rincari di dolci e costumi tipici di questa festa non sono per niente uno scherzo, sono reali. “E’ un peccato vedere una tipica festa italiana, ammirata in tutto il mondo, trasformarsi in un evento speculativo. Si corre il rischio che la maschera più gettonata quest’anno sarà quello del “povero”, visti i costi di noleggio o acquisto di un costume”, dice il presidente dell’Adoc, Carlo Pileri. Per questo ecco una serie di consigli per non trovarsi ad affrontare situazioni davvero poco divertenti e sopratutto risparmiare:

  • Decidere al momento del noleggio di un costume, oltre alla cifra da pagare, anche quella da corrispondere al commerciante per eventuali danni causati alla maschera. Provocare anche piccoli danni al costume crea al momento della riconsegna brutte sorprese.
  • L’acquisto di una maschera deve essere ragionato quanto quello di un qualsiasi altro vestito. Non farsi dunque prendere dalla gioia della festa, ma valutare con cura i materiali e la consistenza dell’abito.
  • Risparmiare sul carburante con Iadi

    Iadi è un servizio telefonico, che sfrutta gli Sms del cellulare per risparmiare sul pieno di carburante: infatti gli automobilisti possono inviare un sms al numero 48472, ricevendo una lista dei quattro distributori più convenienti, che si trovano nelle sue vicinanze. Il sistema, è stato ideato dall’italiana «Imin holding», comunica in pochi secondi una classifica dei gestori più economici, garantendo un risparmio dai 3,5 ai 7 centesimi di euro al litro (fino a 3,5 euro per un rifornimento da 50 litri).

    L’automobilista nel messaggio che invia deve scrivere il tipo di carburante che cerca (benzina, diesel o gpl, con l’eventuale aggiunta della marca preferita), indicando il luogo e l’indirizzo da cui sta inviando l’sms. L’utente, se sta viaggiando in autostrada, deve invece digitare il nome del casello d’entrata e d’uscita. Il servizio costa tra i 26 e i 28 centesimi di euro, secondo il tipo di operatore telefonico. Un prezzo tutto sommato accettabile se bisognare fare un pieno, o se viene richiesta la lista dei distributori più economici nella zona in cui abitiamo.

    Impianto fotovoltaico: alcuni calcoli e considerazioni

    Parliamo in questo articolo, del fotovoltaico, che, oltre ad essere un energia pulita è anche una potenziale buona fonte di risparmio. Questo perché non sembra essere così immediato il vantaggio economico nell’installazione di questi impianti oltre che difficoltoso il reperimento dei materiali. Per questo, vi segnalo un interessante intervista, fatta a Carlo Privato, responsabile Area Fotovoltaica del Dipartimento Tecnologie per l’Energia, Fonti Rinnovabili e Risparmio Energetico, ENEA che ha effettuato una piccola analisi economica di quel che si andrebbe a a spendere tenuto conto delle difficoltà tecniche, nell’installazione di un impianto fotovoltaico, e di quando invece inizierebbe ad esserci il ritorno economico.

    Le domande che gli sono state poste sono: Quanto si deve investire per realizzare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione? In quanto tempo si ammortizza l’investimento? Quando si comincia a guadagnare?

    Incentivi per la conversione della auto a gas

    Ahimè con la nuova finanziaria(di cui vi avevo elencato i vantaggi in questo articolo) non ci sono più gli incentivi per la rottamazione dell’auto, ma non tutto è perduto. Un nuovo tipo d’incentivi si appresta ad entrare in vigore per tutti gli automobilisti, e i quali incentivi strizzano anche un occhio all’ambiente: infatti vengono riconfermati i bonus per il passaggio da impianti a carburante a quelli a metano.

    Ben 1.500 Euro per chi acquista un’auto nuova, omologata a gas dal costruttore, invece 650 euro sono previsti per la conversione delle auto immatricolate da meno di 3 anni e 350 per euro zero e uno. Questa è un ottima notizia per moltissimi automobilisti infatti, nel nostro Paese sono ben più di 1.500.000 – ed in forte crescita – le automobili a gas, invece in tutta Europa si superano già i 12 milioni, con Polonia, Germania, Olanda e Gran Bretagna al primo posto in questo settore.

    Enel blocca il prezzo della bolletta

    Chi sceglierà come fornitore d’energia Enel, non avrà sorprese in bolletta per i prossimi due anni. Infatti Enel Energia, propone un’offerta per le utenze domestiche che “congela” il prezzo dell’energia elettrica e del gas per ben due anni. L’offerta si chiama EnergiaPura ed è nata come risposta a tutti i consumatori che vogliono ripararsi dall’aumento costante del prezzo delle bollette. Inoltre le famiglie avranno comunque la possibilità di scegliere anche l’offerta Bioraria che permette di risparmiare a tutti coloro i quali si trovano prevalentemente a casa la sera (dalle 19 alle 8 nei giorni feriali) oppure nel week end e nei giorni festivi. Per poter aderire l’offerta abbiamo tempo fino alla fine di aprile.

    Alla convenienza economica e alla sicurezza del prezzo (si ricorda però che per ottenere un risparmio significativo in bolletta, si dovrà avere almeno il 67% dei consumi nella fascia a minor costo quindi quella notturna o festiva), si aggiunge così la semplicità di avere un unico fornitore, un unico Contact Center e, in seguito, se si vuole, un’unica bolletta, inviabile anche via web.

    Ristrutturare i nostri mobili

    Quanti di voi hanno mobili antichi, magari risalenti al dopoguerra, in condizioni disastrose, inutilizzati e in attesa di essere “buttati”? Penso che la risposta sia molti, per questo oggi vi voglio dare alcuni suggerimenti, per restaurare un antico mobile. Senza spendere un capitale e senza dover essere restauratori di professione. Allora ci servono:

    • Ovviamente il mobile da restaurare
    • Sverniciatore
    • Mascherina di protezione
    • Guanti in lattice
    • Carta vetrata di varie misure
    • Cementite
    • Colore, a nostra scelta, dipende da come lo vogliamo questo mobile
    • Carta per découpage pittorico
    • Forbici per découpage
    • Colla per carta découpage
    • Pennelli
    • Tamponcino in spugna
    • Lacca di finitura
    • Vernice all’acqua azzurra

    Risparmiare sul gas

    Non più di qualche giorno fa sono stati annunciati nuovi aumenti per la tariffa del gas. Ecco perché oggi vi voglio dare un pò di utili consigli, per cercare di risparmiare sulla bolletta e contribuire pure alla lotta contro l’inquinamento atmosferico. Allora iniziamo:

    • Ricordarsi di pulire periodicamente la canna fumaria e la caldaia: dato che un’incrostazione di fuliggine anche di un solo millimetro può provocare perdite di rendimento dell’impianto anche del 15%.
    • Isolare le tubazioni dell’ acqua calda.
    • Assicurarsi della perfetta tenuta dei rubinetti: calcolate che una sola goccia d’acqua calda al secondo che viene persa, può provocare una perdita di 1000 litri di acqua al mese corrispondenti al consumo di acqua necessario per fare più di dieci docce.
    • Inserire un foglio isolante fra termosifone e parete: ed inoltre opportuno tenere le tende aperte davanti ai termosifoni per evitare che il calore sia respinto verso l’esterno.

    Fabbricare il sapone in casa

    Il sapone naturale è fatto di oli e di grassi che vengono trasformati in sale sodico e in glicerina grazie all’azione della soda caustica, diluita in un liquido. La soda è un composto molto pericoloso e va maneggiato con la massima cura. La soda caustica è quindi un ingrediente indispensabile per produrre il sapone, ma durante la reazione con i grassi si neutralizza e sparisce, quindi nessun sapone finito la contiene. L’ingrediente fondamentale del processo di saponificazione sono i grassi e gli oli dunque, che vengono scelti in base alle loro proprietà. Nel sapone si usano grassi e oli, scelti a seconda delle loro funzioni: l’olio di cocco dà una bella schiuma, l’olio di palma regala consistenza e durevolezza, l’olio di oliva è un vero toccasana per la pelle, il burro di karitè è un nutriente eccezionale, gli oli di girasole, di mandorle, di crusca di riso, di avocado sono leggeri ed emollienti, gli oli di jojoba, di germe di grano, di semi di albicocca o di canapa aiutano a mantenere la pelle in equilibrio, gli oli di sesamo o di semi di zucca si prendono cura dei capelli. Il liquido nel quale si diluisce la soda caustica è, in genere, l’acqua ma si possono utilizzare anche succhi di frutta, infusi d’erbe oppure il latte intero.

    Per preparare il nostro sapone avremo bisogno di:

    • una bilancia elettronica per pesare con estrema precisione tutti gli ingredienti con portata al grammo
    • cucchiai di legno
    • una caraffa in pirex
    • una pentola di acciaio inox
    • un termometro da forno
    • un frullatore ad immersione
    • contenitori di plastica robusta da usare come stampi

    Ogni attrezzatura deve soddisfare due requisiti fondamentali: resistere a temperature che possono arrivare sino a 90-100 gradi e non essere attaccabile dalla soda (dunque niente rame, ferro, alluminio, stagno, plastiche molli o rivestimenti anti-aderenti).

    Scegliere frutta di stagione

    La frutta, per molti forse la parte più buona di un pasto a volte non è ne fresca ne economica. Questo accade sopratutto se a Gennaio decidiamo di comprare delle albicocche che esternamente sembrano perfette. Sono ovviamente frutta coltivata in serra, e che la maggior parte delle volte non è per niente gustosa come un albicocca comprata a Luglio. Quindi la frutta di serra come detto oltre a non essere “buona” e anche molto più costosa. Per questo vi voglio aiutare nella spesa dal fruttivendolo, eccovi una lista di quasi tutti i frutti, e il mese o i mesi durante i quali potete comparli freschi:

    • Albicocche: Giugno, Luglio, Agosto
    • Angurie: Luglio, Agosto
    • Arance: Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio, Novembre, Dicembre
    • Avocado: Novembre, Dicembre
    • Banane: Tutto l’anno
    • Cachi: Ottobre, Novembre, Dicembre
    • Castagne: Ottobre, Novembre
    • Ciliege: Maggio, Giugno, Luglio
    • Fichi: Luglio, Agosto, Settembre
    • Fichi d’India: Settembre
    • Fragole: Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto
    • Kiwi: Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio, Novembre, Dicembre
    • Lamponi: Luglio, Agosto
    • Limoni: Marzo, Aprile, Giugno, Luglio, Ottobre, Novembre

    Risparmiare sul pesce acquistando solo quello fresco

    Il nostro paese è uno dei primi produttori mondiali di pesce ma nonostante ciò spesso ci capita a tavola del pesce surgelato e venduto per fresco. Ora qui devo fare una precisazione: si definisce congelato un prodotti (pesce, verdure, ecc.) che appena pescati o colti vengono congelati a temperature di -18 °C. Mentre surgelato è un prodotto che appena viene pescato o colto viene prima ghiacciato, con ghiaccio, e dopo esser stato lavorato viene appunto surgelato. Questa operazione tra pesca o coltura e surgelare il prodotto può avvenire anche una settimana dopo. Dettò ciò quindi vi dicevo che è facile essere “fregati” pensando di comprare pesce fresco. Ecco quindi alcuni semplici consigli per avere sempre il pesce più fresco possibile:

    • Consistenza: la carne deve essere soda ed elastica. Se potete, appoggiatevi sopra un dito e premete leggermente, l’impronta deve scomparire quasi all’istante.
    • La pelle: deve essere brillante e tesa, con le squame ben aderenti al corpo, anche se si passano le dita “contro-squama”. Inoltre, quando il pesce è freschissimo, la pelle è ricoperta da una sottile pellicola di muco traslucido.
    • L’odore: Fresco è “di mare” cioè salso, “salmastroso”, tenue e comunque non sgradevole. Diffidate del pesce offerto in cassette su un letto di alghe: serve per assorbire l’odore del pesce vecchio.
    • Le pinne e la coda: sono parti molto delicate e si rovinano facilmente man mano che il pesce perde la freschezza, non devono essere danneggiate, sfrangiate o sfilacciate.

    Risparmiare sui farmaci

    Dopo un sufficiente numero di anni il brevetto di un farmaco scade. Se questo è ancora interessante da un punto di vista terapeutico, può venir prodotto e commercializzato utilizzando, anziché il marchio, il nome chimico generico.
    Quando questo accade, nasce il Diazepam Generico ad esempio, un Farmaco che, costando almeno il 20% in meno rispetto al suo ‘Collega’ di marca, può consentire interessanti risparmi sia al Paziente che al Servizio Sanitario Nazionale nel suo complesso.
    Ma chi ci garantisce che il Diazepam Generico sia effettivamente ‘buono’ quanto quello di Marca?

    La normativa internazionale pone, ovviamente, una serie di condizioni e di controlli il cui scopo è quello di garantire gli standard di qualità farmacologica e farmaceutica. Ma quindi cose in sostanza un farmaco generico? Il farmaco generico può essere cosi’ definito: ” un medicinale, a base di uno o più’ principi attivi, che non e’ coperto da alcun brevetto o altra certificazione simile.Tale medicinale prende il nome dal principio attivo seguito dal nome del titolare dell’AIC ed e’ equivalente ad un farmaco già’ brevettato per principio attivo, dosaggio e forma farmaceutica.” Si rileva come la progressiva decadenza dei brevetti che coprono i principi attivi e la loro conseguente “generalizzazione” consentirebbero, considerando i soli farmaci del campione, un risparmio fra i 140 e i 280 miliardi entro il 2014.

    Risparmiare sul latte acquistando latte crudo

    Il prezzo del latte sopratutto in Italia è sempre più esorbitante, nonostante siamo uno dei maggiori produttori europei. Per risparmiare è possibile acquistare il “latte crudo” cioè latte allo stato naturale, così com’è prodotto dalla mucca, prima ancora che essa venga pastorizzato e impacchettato. È latte che non ha subito trattamenti termici: crudo, intero e genuino, saporito, cremoso, vivo, con tante vitamine.

    William Campbell Douglas, medico americano riconosciuto come una vera e propria autorità nel campo dei latticini, ha detto: «Oggi la nostra più grave perdita agricola è dovuta all’insensata distruzione del latte fresco attraverso la pastorizzazione, l’ultra-pastorizzazione (UHT) e adesso l’ultra-pastorizzazione a alta temperatura, che trasforma un grande alimento in una bevanda bianca all’aroma di latte, nutriente più o meno come il latte di magnesia». Ma quanti giorni si conserva il latte crudo? Ha la stessa durata del cosiddetto latte fresco che compriamo cioè 2 giorni crudo, 4 o 5 giorni se bollito(va bollito poco dopo l’acquisto).

    Consigli per decidere di acquistare nuovo o usato

    Spesso ci si presentano delle vere occasioni, prodotti usati ma praticamente nuovi, ad un prezzo molto basso. Sopratutto per chi compra su Ebay la formula: vendo cellulare usato pochissimo come nuovo a meno della metà del prezzo originale, è parecchio nota. Ma a volte si prendono dei “granchi” quindi come riuscire a districarsi, ed a capire se in effetti vale la pena comprare quel determinato prodotto usato o è meglio comprarlo direttamente nuovo?

    Per questo oggi vi voglio dare dei piccoli suggerimenti per capire se l’acquisto di un determinato prodotto usato vale il rischio o meno. Innanzitutto bisogna vedere se il risparmio che avremo acquistando il prodotto usato, giustifica il rischio. Mi spiego se un cellulare nuovo costa 300euro lo troviamo usato a 250, non so voi ma io preferisco prenderlo nuovo.