rincari

Aumento dell’IVA al 21% su piccolo e largo consumo

 Anche se di un solo punto percentuale, questo aumento dell’IVA sta creando non poche polemiche. In molti forum gli utenti sostengono che provvedimenti del genere imporrebbero di attendere 15 giorni dalla pubblicazione in G.U., prima che essi entrino in vigore, invece da oggi 17 settembre scatta l’aumento dell’Iva, che passa dal 20 al 21% (art.2, comma 2bis). Aumento dell’IVA previsto dalla manovra di Ferragosto appena approvata, la quale prevede che i prodotti tassati al 20%, adesso lo siano al 21%. Il gettito porterà elle casse dello Stato tra i 4 e i 5 miliardi all’anno con un impatto sui prezzi dello 0,8%. Per quanto riguarda invece i prodotti tassati al 4%, come pane, latte, pomodori e giornali, non é previsto nessun rincaro.

Biglietti del cinema più cari da luglio

 Rincari in vista sui biglietti del cinema. Dal 1° luglio 2011 pagheremo 1 euro in più per l’ingresso in un cinema, almeno fino al 31 dicembre 2013. Ad affermarlo è stato un emendamento al Decreto Milleproroghe approvato di recente, che ha lasciato spazi a non pochi pareri negativi, come era ovvio che fosse, soprattutto a polemiche da parte di associazioni di consumatori e consumatori stessi, che si sono sentiti presi in giro non poco dal Governo in merito alla questione. Quest’ultimo aveva difatti solo poche settimane fa smentito questo aumento, ora, invece, si vede riconfermato. Perchè questo rincaro? Perchè in questi 3 anni si vuole finanziare, come affermato dal ministro della Cultura Sandro Bondi, il cinema stesso, che oggi, evidentemente, si trova in un momento di difficoltà. Ma chi ne fa le spese? Sempre e solo noi consumatori, che contribuiremo a produrre ben 100milioni di euro come entrate, soldi che serviranno ad aiutare il settore cinematografico. E le famiglie già provate dalla crisi?

Sardegna, rincaro dei traghetti

 Sardegna, isola stupenda, alla quale però in molti nel 2011 probabilmente rinunceranno a causa del caro-traghetti e della totale assenza di promozioni ed offerte speciali. Altroconsumo, sempre attenta alle esigenze dei consumatori, ha notato quanto siano aumentate le tariffe dei traghetti per l’anno in corso, confrontandole con quelle del 2010. I rincari sono in media del 66%, con punte che arrivano anche al 100%, per cui abbiamo prezzi quasi raddoppiati ed un’assenza di sconti come invece è accaduto lo scorso anno. Le compagnie prese in esame sono state Grandi navi veloci, Sardinia Ferries e Moby Lines. Negli anni precedenti, molte sono state le offerte proposte per chi, ad esempio, prenotava con largo anticipo, pagando addirittura solo 1 euro per i posti macchina: nessuna traccia di tale promozione.

Rincari multe e biglietti autobus

Mese di rincari su tutti i fronti! Non comincia nel migliore dei modi questo nuovo anno, per il quale eravamo stati già avvisati in merito agli aumenti, ad esempio, sulla bolletta del gas, e qualcosa di negativo si preannunciava anche nel settore dei carburanti, ed infatti il prezzo della benzina ha sfiorato anche 1,50 euro. Ora, però nuovi aumenti giungono per le multe, per la tassa sui rifiuti, per i biglietti dell’autobus. Per chi viene colto in divieto di sosta o fermata, scatta la multa da 39 euro, 1 euro in più rispetto al 2010, così come si parla della medesima cifra se multati per velocità non commisurata alle condizioni della strada. Non indossare la cintura di sicurezza, invece, costerà 76 euro anziché 74, e passa da 78 a 80 euro la multa per chi sosta abusivamente sui parcheggi per gli invalidi.

Bolletta trasparente gas e luce da gennaio 2011

Anno nuovo, bolletta nuova. Gennaio porterà con sé  una nuova bolletta del gas e dell’ energia, più chiara, leggibile, comprensibile a tutti. E’ così che l’Autorità per l’energia elettrica e il gas si adegua alle norme europee, inviando agli utenti dei prospetti trasparenti, fino ad ora compresi da pochi a causa del lessico complesso utilizzato. Le nuove bollette conterranno, inoltre, informazioni ulteriori sui consumi e sulle fonti utilizzate per la produzione di energia, come stabilito dall’Autorità per l’energia ed il gas. Una descrizione dettagliata di tutto ciò consentirà in questo modo una valutazione migliore da parte del consumatore sia sulla convenienza dei prezzi sia per avere una conoscenza approfondita delle clausole dei contratti in base alle norme europee. Ma come sarà impostata la nuova bolletta? Saranno presenti due quadri, uno sintetico ed uno dettagliato.

Speculatori e prezzi troppo alti si segnalano su Casper

La crisi economica ha toccato qualunque settore, ed i prezzi e le speculazioni sono raddoppiati negli ultimi anni. In difesa dei consumatori, però, sono sempre presenti le associazioni, che cercano in ogni modo di tutelare il cliente. A nostro favore è stato così creato un blog anti speculazione, volto a dire “basta” a tutti quei prezzi esagerati che troviamo, ad esempio, su banchi di frutta e verdura, o nella parcella del commercialista, e a tutti coloro che cercano di trarre profitto da questa crisi che ci sta attanagliando.

Tim e Vodafone: sms comunica aumento tariffe. Interviene Codacons

Le due compagnie telefoniche hanno comunicato tramite sms ad alcuni dei loro clienti un aumento delle loro tariffe. Per quanto riguarda Tim l’aumento sarà di 3 centesimi al minuto (0,05 centesimi al secondo, come comunicato negli SMS diffusi a oltre 3 milioni di clienti TIM) e sarà dal primo settembre. Il costo degli sms resterà invariato. Vodafone ha anch’essa inviato un sms e dai 31 piani tariffari esistenti si passerà a solamente 7. Crescerà lo scatto alla risposta dagli attuali 10 o 15 centesimi, a seconda del piano tariffario che si ha, a 16. Inversione di marcia però per gli sms: da 15 o 12 attuali si passerà a 10 centesimi. Probabilmente molti decideranno di cambiare gestore forse verso Tre e Wind che non hanno comunicato aumenti.

Confermati i rincari per il prossimo trimestre di Luce e Gas

Ve lo avevamo annunciato più e più volte e adesso c’è anche la certezza da parte del Ref (Ricerche e Consulenze per l’economia e la finanza), sto parlando delle bollette elettriche che dal prossimo mese potrebbero aumentare fino all’8 per cento. Questo comporterebbe una spesa annua maggiore delle famiglie italiane di 35 euro.

Infatti come giustamente l’istituto sottolinea, l’Authorty per l’energia che a questo venerdì dovrà aggiornare il tariffario per il trimestre luglio-ottobre non ha molto spazio di manovra per cercare di contenere i continui rincari del greggio. Infatti se per lo scorso trimestre è stato possibile contenere l’aumento grazie ad un intervento di riduzione delle componenti a copertura degli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate e dei costi già’ sostenuti dalle imprese elettriche e non recuperabili in seguito alla liberalizzazione del mercato, questa volta non sarà possibile.

“Arrivederci penne”? I rincari e la dieta degli italiani

“Arrivederci penne? L’aumento dei prezzi ha effetto sulla dieta degli italiani”. Così la prima pagina del Wall Street Journal Europe, e a ritenere più che giustificato l’allarme del prestigioso quotidiano economico è la Coldiretti che, in occasione dell’apertura del vertice romano della Fao, sottolinea come i rincari relativi a pasta, pane, frutta e verdura stiano rendendo estremamente difficoltoso a milioni di italiani continuare ad alimentarsi correttamente seguendo la tradizionale dieta mediterranea.

Il consumo di questi prodotti è infatti crollato nel nostro paese con il -5,5% per il pane, -2,5% per la pasta, -5,5% per le verdure, avvicinando, commenta il prestigioso quotidiano, le abitudini alimentari degli italiani meno abbienti a quelle statunitensi caratterizzate dal consumo di cibo scadente ricco di grassi e sale. Non a caso l’obesità, che oltreoceano rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria, è sempre più diffusa anche nel paesi del bacino mediterraneo.

Pane: previsti ulteriori rincari

Brutte notizie per noi consumatori, infatti a quanto pare se proseguirà la corsa dei prezzi dei cereali il pane sarà destinato a rincarare ancora. Lo afferma Edvino Jerian, presidente della Federazione italiana panificatori (Fippa), sottolineando che “in questo scenario di rincari delle materie prime c’è poco da fare, gli sforzi dei panificatori sono però per un prezzo giusto che tenga conto delle difficoltà economiche dei consumatori”.

“I rincari del pane – sottolinea Jerian – risentono non solo dell’aumento delle materie prime quali il grano, ma anche dei costi relativi agli aspetti del processo produttivo. Non si può dunque riversare sui panificatori la colpa degli aumenti”. Secondo i calcoli dell’associazione, al costo del lavoro, che influisce del 45 per cento sul prezzo finale si aggiunge un 25 per cento per le materie prime, un 10 per cento per l’ammortamento degli impianti e un 5 per cento per le utenze energetiche. Inoltre, si deve calcolare un 10 per cento relativo a oneri fiscali, tributari, bancari e altro.

Dopo i rincari ecco altri consigli per risparmiare sulla benzina

Proprio qualche giorno fa ho segnalato l’aumento dei prezzi per quanto riguarda la benzina, ed oggi vi voglio presentare un altro vademecum, redatto da Federconsumatori che ci permetterà di risparmiare sulla benzina. Ed ecco i consigli per risparmiare sulla benzina:

Mantenere una guida costante, senza strappi o brusche frenate ed evitare il “piede pesante” sull’acceleratore, sono misure che permettono di ottenere notevoli riduzioni sul consumo di carburante. Limitare la velocità rispetto a quella massima consentita, infatti, consente una riduzione fino al 30% del consumo; realizzare un’andatura più regolare e più dolce riduce i consumi del 10%.
Accendere i fari fa consumare più benzina, è bene ricordare, quindi, che sulle strade urbane non è obbligatorio tenerli accesi. Spegnendo il condizionatore, inoltre, si può risparmiare fino al 30% di carburante.

Aumenti per la festa delle donne

Qualche giorno fa avevamo parlato delle varie iniziative gratuite dedicate alla donna in occasione della festa della donna del 8 marzo. Oggi invece una nota negativa, cioè rincari, fino al 20 per cento per il prezzo di un ramoscello di mimosa.

“Il carovita non risparmia neanche l’8 marzo – dice Carlo Pileri, presidente dell’Adoc – un ramoscello di mimosa costa in media 1 euro in più rispetto all’anno scorso, un composizione può essere acquistata anche alla cifra di 25 euro. Chi vorrà festeggiare andando a cena deve essere pronto a spendere almeno 30 euro, a persona, per il menu, quasi il 15 per cento in più del 2007. Se la cena è accompagnata da uno spettacolo, il conto sale in media di 15 euro, raggiungendo anche quota 50 euro”.