reddito

Guadagnare coi contratti in telecomunicazione con il targeting

Guadagnare coi contratti in telecomunicazione è indubbiamente più semplice seguendo la strada del targeting. L’adozione continua di obiettivi di diversità e una migliore rendicontazione di razza, disabilità e identificazione di genere si rivelano utili per migliorare le prestazioni delle aziende di telecomunicazioni, secondo un’analisi dei principali fornitori di servizi del Regno Unito per i clienti aziendali condotta da GlobalData, un’azienda leader di dati e analisi.

Guadagnare coi contratti in telecomunicazione

Crisi economica: solo un italiano su due riesce a risparmiare

 Gli italiani sono un popolo di risparmiatori? Se questo era vero fino a qualche tempo fa, probabilmente questa affermazione deve essere un po’ rivista. Ma non perchè le nostre tasche si siano improvvisamente bucate, al contrario, sembra che si siano svuotate per altri motivi. Il Centro ricerca Einaudi con Intesa Sanpaolo e con la collaborazione della Doxa, ha sondato nei mesi di febbraio e marzo 2011 un campione di 1.057 capofamiglia della Penisola. Il requisito che ha accomunato questi cittadini nell’indagine é stata  la titolarità di un conto corrente.

Nei supermercati fiorentini spesa gratis per chi é in difficoltà

 L’Italia rischia di tornare ad essere un paese povero, sostiene il presidente nazionale dei dottori commercialisti, Claudio Siciliotti, nel suo intervento di apertura ai lavori del 2° congresso di categoria. Il presidente sottolinea come si debba ripartire da valori come integrità, competenza, professionalità e ispirare questi valori la selezione della classe dirigente. Sono 8 milioni 370mila i poveri presenti in Italia nel 2009, il 3,7% in piu’ rispetto all’anno precedente. Il dato emerge dal decimo Rapporto su poverta’ ed esclusione sociale in Italia, realizzato e presentato in questi giorni dalla Caritas. E chi più di tutti non riesce ad arrivare a fine mese sono le famiglie monoreddito o con uno dei genitori disoccupati, gli anziani soli che non riescono a vivere di sola pensione, agli stranieri con lavori precari.

Pagamento canone Rai in base al reddito

Troppe sono le cose da pagare giornalmente, ma anche la tassa annuale risulta essere, in alcuni momenti dell’anno, più pesante del normale. Sono, poi, sempre gli stessi a pagare, perchè la furbizia qui da noi è di casa, ed è così che arriva dall’Adiconsum, e siamo sicuri che farà discutere, la proposta di far pagare il canone Rai in base al reddito. L’associazione per la difesa dei consumatori ha sottolineato come in Italia ci sia una grado di evasione fiscale molto alto che grava, puntualmente, sempre sulla stessa metà della popolazione che ogni anno paga le tasse, compresa quella del canone Rai, mentre l’altra metà continua tranquillamente ad usufruire del servizio pubblico a scapito della gente onesta.

Dentista a prezzi agevolati. Più o meno

Cure odontoiatriche: accordo sulle tariffe agevolate. Ma sono proprio così agevolate? Lo avevamo anticipato già nei giorni scorsi: un accordo di collaborazione tra ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, l’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi) e l’Associazione odontoiatri cattolici italiani (Oci). Un accordo concepito per fornire cure odontoiatriche a prezzi agevolati ad alcune categorie sensibili: soggetti meno abbienti e donne in gravidanza.

Tariffe agevolate sì, ma non molto convenienti. A segnalarlo è oggi Altroconsumo, che, diventato operativo l’accordo, ha fatto i conti in tasca ai Nostri. Non solo non si tratta di tariffe convenienti in modo sensibile. Dall’analisi dell’associazione viene fuori che l’agevolazione è, in realtà, fruibile da pochi.

Arriva una carta sconti per anziani e famiglie a basso reddito

Con l’ultima manovra finanziaria è stata introdotta una carta sociale per i più deboli che permetterà ad anziani e poveri di acquistare, in riservatezza, beni alimentari scontati e pagare meno le bollette.

Questo fondo sarà finanziato con la famosa Robin Hood tax della quale vi avevamo già parlato. Questa carta finirà nelle mani di circa 1,2 milioni di italiani e varrà 400 euro all’anno. Questa carta è destinata ad anziani a basso reddito e agli italiani con trattamenti previdenziali sotto i 1000 euro.

Multa in arrivo per l’Agenzia delle Entrate

Il direttore dell’Agenzia non aveva il potere di stabilire forme di pubblicità diverse da quelle stabilite dalla legge. Questo quello che il Garante della privacy Francesco Pizzetti, ha sottolineato, ovvero l’illegittima modalità utilizzata dal Fisco. «Si è messo a disposizione del mondo – dice Pizzetti – un patrimonio di dati che mappa l’intero paese, rende possibile le attività di profilazione, le più diverse, consente furti di identità».

Quaranta milioni di posizioni contributive, persone fisiche, società, istituzioni pubbliche on line. In tutto il mondo è stato possibile accedere ai dati, scaricarli, fare cd, modificarli e venderli. Una volta messi in rete, poi, sottolinea il Garante, i dati sfuggono al controllo di chiunque. Comunque attenzione perché ci sono rischi civili e penali per chi continua a diffondere questi dati.

Redditi online: le posizioni delle associazioni dei consumatori

Ritorniamo ancora una volta ad occuparci della questione dei redditi online, perché è arrivato il responso del garante per la privacy: “La modalità utilizzata dall’Agenzia è illegittima” perché “la decisione dell’Agenzia contrasta con la normativa in materia”. L’Agenzia delle entrate dovrà quindi far cessare definitivamente l’indiscriminata consultabilità, tramite il sito, dei dati relativi alle dichiarazioni dei redditi per l’anno 2005. “Con la decisione odierna il Garante per la Privacy non solo ha confermato l’illegittimità dell’iniziativa dell’Agenzia delle Entrate, ma ha pienamente convalidato le nostre tesi e l’azione del Codacons finalizzata a far ottenere ai cittadini il risarcimento per la privacy violata”.

Così Carlo Rienzi, presidente del Codacons, commenta la decisione presa dall’Autorità Garante per la privacy sulla pubblicazione on line degli elenchi dei contribuenti italiani. “Ora i cittadini possono proseguire nelle richieste di indennizzo – continua Rienzi -. Finora sono stati già 60.000 i moduli scaricati dal sito del Codacons per ottenere da 500 a 1.000 euro di risarcimento, tanto che il sito www.codacons.it è letteralmente sovraccarico di accessi. La nostra associazione – conclude Rienzi – alla luce della decisione del Garante, valuterà ulteriori iniziative dinanzi la magistratura di tutta Italia contro i responsabili di questa vicenda e a tutela dei dati personali dei contribuenti italiani”.

La detrazione sugli affitti in busta paga, ma solo su richiesta

Si prevede una busta paga più pesante per chi ha diritto alle nuove detrazioni sull’affitto, ma attenzione queste vanno richieste. Infatti le agevolazioni saranno riconosciute ma solamente da quei datori di lavoro che avranno ricevuto la relativa richiesta. Chi ha diritto alla detrazione dovrà quindi presentare una domanda con tutti i dati necessari per avere l’agevolazione. La detrazione sugli affitti spetta a tutti i titolari di redditi da lavoro dipendente, ai pensionati e a chi ha redditi assimilati, che vivono in affitto.

La detrazione ovviamente varia in base al reddito: se il reddito non supera i 15.493,71 euro, la detrazione è pari a 300 euro, se il reddito è compreso tra 15.493,71 e 30.987,41 si ha diritto a 150 euro d’agevolazione, al di sopra di questa soglia, la detrazione non spetta. L’agevolazione è riconosciuta per tutti i tipi di contratto a norma della legge 431/98, dai contratti “liberi” con durata 4+4 ai contratti transitori, a patto che si tratti di immobili destinati ad abitazione principale.