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Accise: cosa sono? Quanto incidono?

Più volte abbiamo parlato dell’ aumento esponenziale del prezzo della benzina, che ormai per la verde è stabile sul 1,5 centesimi di euro. Per limitare la spesa alla voce benzina possiamo cercare di adottare piccoli accorgimenti, ma tuttavia contro il caro petrolio noi semplici consumatori possiamo fare davvero ben poco. Anche se bisogna sommare al caro petrolio, delle tasse,le cosiddette accise che eliminate per circa un mese dal primo maggio sono tornate a pesare.

Secondo una indagine di FinanzaUtile, il costo di raffinazione, trasporto, stoccaggio, guadagni distributore e varie riesce a giustificare solamente il 30 per cento del costo effettivo del carburante. Infatti a quanto pare le accise pesano per il 52 per cento sul costo al distributore. La prima accisa fu introdotta da Mussolini nel 1935, per finanziare le guerre coloniali in Africa. Durante gli anni, tutti i governi che si sono succeduti hanno aggiunto ulteriori piccole tasse, dalla crisi di Suez fino alle guerre in Libano e Bosnia. Questo l’ elenco delle accise:

Differenze importanti per i prezzi degli alimentari tra Nord e Sud

Il Codacons ha preparato uno studio dove ha analizzato le differenze di prezzi per quanto riguarda un paniere di 61 voci che sono ortaggi, frutta, carne, pesce, latticini e prodotti vari tra il nord ed il sud. Da questo studio è emersa una situazione di forte differenziazione tra le due zone d’Italia, infatti il Nord è molto più caro rispetto alla città del sud, dove acquistare prodotti alimentari risulta molto più conveniente.

Differenze di prezzo così forti tra Nord, Centro e Sud Italia non sono in alcun modo giustificabili – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – sicuramente i costi di trasporto possono influire sul prezzo al dettaglio, ma in nessun caso possono incidere fino al 30% sui listini. Ne deriva quindi una speculazione sui listini, tesa a penalizzare i consumatori del Nord Italia i cui portafogli sono sempre più vuoti. Proprio per accertare dove si nasconda la “truffa dei prezzi”, abbiamo deciso di presentare un esposto all’Antitrust e a tutte le Procure della Repubblica – spiega Rienzi – in cui chiediamo di aprire delle indagini per il reato di aggiotaggio, e accertare chi specula determinando rialzi dei prezzi per gli stessi prodotti, superiori al 30%”.

Guida sulla Sicurezza Alimentare distribuita gratuitamente agli studenti

Più volte in questi giorni abbiamo affrontato il tema della sicurezza alimentare, ed ecco che oggi arriva un ennesima buona notizia, infatti l’Unione Nazionale Consumatori, con il contributo Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ha creato una guida intitolata “Viaggio tra le etichette alimentari“. Questa tenta di rispondere a domande molto frequenti sui prodotti alimentari, quali possono essere olio extravergine d’oliva “prima spremitura a freddo”? E che differenza c’è fra il burro di panna e il semplice burro? Oppure fra il prosciutto cotto “di alta qualità” e il prosciutto cotto?

La guida, come dice la stessa associazione è stata ideata per gli studenti delle scuole medie superiori, i quali non seguono programmi di educazione alimentare più volte auspicati dall’unione europea. Ecco perché verrà distribuita gratuitamente a tutti gli studenti. Infatti come dice una nota della stessa associazione :

Numeri truffa addio!

Se ieri vi avevo parlato della decisione del Garante di bloccare l’invio da parte dei numeri non geografici 899, 166, etc. di sms che invitano a chiamare suddetti numeri che ovviamente hanno costi esorbitanti. Oggi con un altra delibera l’Authorty blocca dal prossimo 30 giugno tutte le numerazioni a sovraprezzo. Questo blocco potrà essere disattivato solo sotto espressa richiesta dell’utente.

Le numerazioni 144, 166, 163 e le altre simili usate per i servizi che prevedono un maggiore pagamento saranno progressivamente chiuse. Il nuovo Piano di numerazione nazionale approvato dall’Agcom, spiega l’Autorità per le Tlc, «consente un migliore controllo del rispetto delle norme a tutela dell’utenza e più efficaci interventi diretti a contrastare le ripetute attività illecite poste in essere negli ultimi giorni».

Ridurre gli oneri impropri in bolletta. L’impegno dell’Autorità per l’energia

Il presidente dell’Authority per l’Energia elettrica e il gas, Alessandro Ortis, intervenuto nei giorni scorsi al Festival dell’Energia organizzato dall’Aris (Agenzia di ricerche, informazioni e società) che si è concluso ieri a Lecce, ha confermato l’interessamento dell’Autorità verso gli oneri impropri presenti in bolletta (pari all’8%). Già da tempo infatti l’organismo di controllo indipendente sollecita il Parlamento e il Governo ad intervenire per il loro contenimento, auspicato anche dalle associazioni di consumatori.

E al suo attivo c’è già una causa vinta al Tar per il contenimento degli oneri impropri previsti dal cosiddetto Cip6, ovvero una delibera emanata dal Comitato Interministeriale Prezzi (CIP) che stabili’, nel 1992, una maggiorazione del 6% sul prezzo dell’energia elettrica pagato dai consumatori. Lo scopo avrebbe dovuto essere quello di utilizzare il ricavato per promuovere la diffusione delle energie rinnovabili (solare ed eolica) acquistandole dai produttori ad un prezzo superiore a quello di mercato, per fare in modo così che le aziende che producono energia nel nostro paese si orientassero verso queste forme di energia alternativa.

Stop agli sms che invitano a chiamare numeri truffa

Con mio grande piacere, qualche giorno fa l’Antitrust ha bloccato gli sms trappola che invitavano i consumatori a chiamare i numeri 899 dal telefono fisso, con costi esorbitanti, infatti in alcuni casi il solo scatto alla risposta cosa 15 euro. Questa decisione si apprende grazie ad una nota diffusa dalla stessa Autorità della Concorrenza e del Mercato.

La misure cautelare, si legge nella nota, è stata adottata nell’ambito di un procedimento avviato per verificare la scorrettezza della pratica commerciale che, invitando con sms a consultare con urgenza una segreteria telefonica per ascoltare un messaggio personale in realtà inesistente, spinge i consumatori a contattare i numeri indicati.

Per molti cittadini campani i prodotti alimentari sono inquinati!

Allarmante senza dubbio l’indagine, del Movimento Dei Consumatori, MDC, per quanto riguarda l’acquisto dei prodotti alimentari da parte dei cittadini campani. Infatti questi ultimi percepiscono tutti i prodotti, ad eccezione di cereali e bio, come alimenti a rischio per la salute. E sono in generale disposti ad acquistare a prezzi più elevati se e solo se hanno una provenienza certa e una marca conosciuta.

Nel settore agroalimentare, inoltre, il calo delle vendite al dettaglio è stato pari al 10% negli ultimi quattro anni. La ricerca è svolta in collaborazione con l’Universita di Sannio nell’ambito del progetto Regionale sul consumo consapevole dei prodotti alimentari. La rilevazione effettuata nelle provincie campane di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno

Scajola: Si pensi prima agli autotrasportatori, taglio delle accise inutile

Non inizia benissimo il periodo di Scajola come Ministro dello Sviluppo economico, almeno da parte di noi consumatori, infatti secondo quest’ultimo il taglio delle accise sui carburanti previsto dallo scorso governo “è stato molto costoso, pari a 500 milioni di euro, e ha portato a una diminuzione di soli 2 centesimi al litro per i consumatori.

Per questo il nuovo esecutivo preferisce mirare a provvedimenti che possano “aiutare i settori maggiormente penalizzati dai costi dei carburanti e che poi fanno crescere i prezzi delle merci finali, come l’autotrasporto. Insomma il messaggio è abbastanza esplicito, il governo penserà innanzitutto a chi fa un uso continuo della benzina.

Prezzo della benzina e del diesel uguali nei distributori Q8

Oramai la crescita della benzina è esponenziale, oggi nuovo record per l’oro nero. Questa volta, dopo l’Agip, le prime pagine se le conquista Q8, infatti come segnala Quotidiano Energia nel suo ultimo aggiornamento il 15 maggio, Q8 e Total hanno fatto salire il prezzo della verde ad un nuovo massimo arrivando a toccare quota 1,486 euro.

Anche se in molti distributori, sopratutto Esso, la benzina supera il muro del 1,5. Ma dicevo che Q8 si è guadagnata la scena in quanto sotto le insegne anche il diesel ha raggiunto il prezzo, mai toccato prima, di 1,486 euro al litro. Non era mai accaduto che il prezzo finale di diesel e verde fossero uguali. “A breve” l’Antitrust intende inviare “una segnalazione al nuovo governo” sullo stato delle liberalizzazioni e l’impatto della regolazione sull’economia del Paese.

Novità per le tariffe sul versante dell’energia elettrica

Dare ai consumatori l’opportunità di risparmiare sulle bollette, spostando i consumi nelle più economiche fasce di basso carico, introducendo anche una maggiore equità nel sistema. È questo l’obiettivo del nuovo meccanismo di calcolo del prezzo dell’energia elettrica che verrà applicato con la necessaria gradualità dal 1° gennaio 2009 alle piccole imprese e dal 1° gennaio 2010 anche alle famiglie che non hanno ancora scelto il mercato libero.

Queste sono le nuove modalità introdotte dal garante per l’energia elettrica e il gas, e che andranno ad applicarsi a tutti i clienti provvisti di misuratore elettronico, che per il 2010 dovrebbe raggiungere una diffusione del 100 per cento sul territorio nazionale. “Il nuovo sistema favorirà l’uso sempre più efficiente dell’energia elettrica e una maggiore equità tra consumatori, assicurando la necessaria coerenza tra i prezzi ai clienti finali ed i costi all’ingrosso – ha sottolineato il presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, Alessandro Ortis -. Il provvedimento concilia anche tre fondamentali esigenze: non discriminare tra mercato tutelato e libero; non incidere da subito sulla spesa delle piccole imprese che non riescano facilmente a spostare i consumi; non gravare con sussidi incrociati tra piccole imprese e clienti domestici della maggior tutela. Inoltre – ha evidenziato Ortis – la gradualità prevista risponde all’esigenza, espressa dagli operatori, di avere il tempo necessario ad adeguare i sistemi di fatturazione”.

Internet mobile. Disponibili le tariffe a tempo

Finalmente Internet mobile, ovvero navigare sul web con il cellulare o con il computer portatile, diventa accessibile a tutti. Grazie all’abbassamento delle tariffe verificatosi nelle ultime settimane e al fiorire di offerte da parte degli operatori della telefonia, sono già tre milioni gli italiani che hanno usufruito del servizio almeno una volta lo scorso Febbraio. Mentre fino ad ora questo era appannaggio per lo più di una ristretta fascia di utenti.

Ma non è solo merito dell’abbassamento dei costi per la navigazione se adesso sarà possibile a molte più persone perlustare il web in lungo e in largo in tutta libertà di movimento, infatti anche i cellulari dotati di tecnologia Hsdpa, con cui è possibile connettersi a Internet mobile veloce, costano ormai a partire da 150 euro circa e la copertura del servizio è giunta fino all’80%.

Pronti a spendere di più per il vostro posto assicurato in spiaggia?

Come diceva quella celebre canzone? Stessa spiaggia, stesso mare? Ebbene a quanto pare non è più stessa spiaggia, anche se quest’anno ritornerete nel vostro solito lido, il prezzo d’accesso agli stabilimenti è più che raddoppiato, mentre il costo del lettino ha subito aumenti nell’ordine del 10-13 per cento. Questi i dati dell’ Osservatorio nazionale di Federconsumatori.

Tutto questo se non contiamo il prezzo del pranzo, che incide particolarmente sul costo finale. Anche se gli italiani quando stanno in vacanza, sulla spiaggia, non badano a spese, e alle scomode sdraio preferiscono i lettini. Questi ultimi sono aumenti del 37,5 per cento in cinque anni. Gli amanti del comfort sborseranno tra gli 11 e i 13,5 euro per quello che nel 2007 costava 10-12 euro e che quattro anni fa si affittava con 8 euro.

Dati Istat: 1000 euro di spesa in più

Secondo il Codacons quest’anno ci sarà un aumento pari a 1300 euro per le tasche degli italiani. I prodotti alimentari quelli con i maggio rincari, in alcuni casi come per la pasta ci sono stati picchi infatti abbiamo: aumenti del 18,7 per cento per la pasta, del 13 per cento per il pane, del 10,9 per cento per il latte, del 6,3 per cento per la frutta e, addirittura, del 19,3 per cento per il gasolio.

Sempre il Codacons ha chiesto al nuovo governo di mettere in atto provvedimenti volti a contenere il prezzo dei prodotti cosi da salvaguardare i conti delle famiglie. Carlo Rienzi ha anche chiesto che vengano rafforzati i poteri del Garante per la sorveglianza e la successiva creazione di un dipartimento ad hoc dedicato ai consumatori, con la possibilità di elevare sanzioni contro le speculazioni. L’Adoc ci fornisce addirittura gli aumenti quantificati in euro rincari di luce e gas (250 euro), riscaldamento (150 euro), carburanti (400 euro) e alimentari (400 euro)” si legge nel comunicato.

Dopo i rincari ecco altri consigli per risparmiare sulla benzina

Proprio qualche giorno fa ho segnalato l’aumento dei prezzi per quanto riguarda la benzina, ed oggi vi voglio presentare un altro vademecum, redatto da Federconsumatori che ci permetterà di risparmiare sulla benzina. Ed ecco i consigli per risparmiare sulla benzina:

Mantenere una guida costante, senza strappi o brusche frenate ed evitare il “piede pesante” sull’acceleratore, sono misure che permettono di ottenere notevoli riduzioni sul consumo di carburante. Limitare la velocità rispetto a quella massima consentita, infatti, consente una riduzione fino al 30% del consumo; realizzare un’andatura più regolare e più dolce riduce i consumi del 10%.
Accendere i fari fa consumare più benzina, è bene ricordare, quindi, che sulle strade urbane non è obbligatorio tenerli accesi. Spegnendo il condizionatore, inoltre, si può risparmiare fino al 30% di carburante.