Più volte abbiamo parlato dell’ aumento esponenziale del prezzo della benzina, che ormai per la verde è stabile sul 1,5 centesimi di euro. Per limitare la spesa alla voce benzina possiamo cercare di adottare piccoli accorgimenti, ma tuttavia contro il caro petrolio noi semplici consumatori possiamo fare davvero ben poco. Anche se bisogna sommare al caro petrolio, delle tasse,le cosiddette accise che eliminate per circa un mese dal primo maggio sono tornate a pesare.
Secondo una indagine di FinanzaUtile, il costo di raffinazione, trasporto, stoccaggio, guadagni distributore e varie riesce a giustificare solamente il 30 per cento del costo effettivo del carburante. Infatti a quanto pare le accise pesano per il 52 per cento sul costo al distributore. La prima accisa fu introdotta da Mussolini nel 1935, per finanziare le guerre coloniali in Africa. Durante gli anni, tutti i governi che si sono succeduti hanno aggiunto ulteriori piccole tasse, dalla crisi di Suez fino alle guerre in Libano e Bosnia. Questo l’ elenco delle accise: