prezzi

Pesce, fino al 30% di risparmio con la “filiera corta”

Il pesce? Gli italiani lo consumano sempre meno. Per l’Istat, il pesce è l’unica voce degli acquisti alimentari delle famiglie ad aver subito una drastica riduzione. Un calo del di ben il 10% rispetto all’anno scorso. Ed ecco che il settore prova a correre ai ripari: perché pesci e affini sono alimenti sani, leggeri, e se genuini sono dotati di elementi benefici per la salute. Oltre a far parte, per tradizione, della nostra tavola e in particolar modo della gastronomia estiva. Il Centro Studi di Lega Pesca vede, come è prevedibile, un incremento dei consumi ittici per il periodo estivo.

Per quest’anno i consumi di pesce, nella bella stagione, arriveranno a 150 mila tonnellate, pari, secondo, l’associazione, a 1.032 milioni di euro complessivi. La crisi? Inciderà in particolar modo sulle sorti del ondo della ristorazione. Perché bisogna assicurare le necessità domestiche. Ma? C’è la novità. Padrona incontrastata non è èiù la Gdo (la grande distribuzione organizzata, che gestisce il 68% del mercato. La crisi, e la necessità di risparmio, portano sempre più gli italiani alla filiera corta. Mercati, mercatini, negli ittiturismi, ristoranti dei cuochi-pescatori.

Fossano, al mercato il progetto “Campagnia Amica”

Oggi a Fossano, in provincia di Cuneo, a piazza Diaz (ex piazza D’armi), in occasione del mercatino del sabato, parte il progetto ‘Campagna Amica‘. L’iniziativa è firmata Coldiretti, e vi hanno preso parte otto produttori. Il mercato si tiene dalle 7.30 alle 13.

Si tratta del primo passo, l’anteprima di quella che sarà la vera e propria apertura del Farmer’s Market, la formula (ormai famosa e diffusa in molte città italiane) del  mercato dei contadini. Il Farmer’s Market ha ricevuto il finanziamento della Regione Piemonte, e partirà nell’area del Foro Boario.

Sambuco, ecco il nuovo Mr Prezzi

Finalmente il nuovo Mr Prezzi. Si chiama Roberto Sambuco, ha 40 anni, e ricoprirà l’incarico che è stato di Antonio Lirosi – primo Garante dei prezzi in Italia – e

Kikkapromo: prezzi, sconti ed offerte a portata di mano

 Kikkapromo è un servizio web molto interessante che permette, ai cittadini di Milano, di tenere conto delle varie offerte e/o sconti presenti in città e provincia. Oltre a queste, giorno per giorno, si possono visualizzare i prezzi dei prodotti in base alla loro categoria, in modo da effettuare una possibile lista spesa anticipatamente ed avere un’idea chiara di quanto si potrebbe spendere. Il servizio è completamente gratis ed utilizzarlo è davvero molto semplice, anche per coloro che non sono molto esperti di computer.

Caro prezzi: al Sud più affari che al Nord

 Il Sole 24 Ore indaga tra le buste della spesa dei consumatori e non mancano le sorprese.  Per un paniere comprendente beni di prima necessità: pane, latte, olio extra vergine e passate di pomodoro, uova, caffè, acqua e zucchero, l’Emilia Romagna, con sei città nelle prime quindici posizioni, risulta la meno ecpnomica in merito al riempimento del carrello quotidiano. Sembra invece che si possano fare affaroni a Napoli. Il divario Nord Sud si fa sentire come sempre, ma stavolta forse in positivo: le casse dei supermercati del Nord Italia sono più care di quelle del Sud, mentre in Romagna un chilo di pane costa in media 3,75 euro, a Napoli 1,94, quasi la metà.

Sono queste le indicazioni emerse dall’indagine sui prezzi medi degli alimentari in cinquantasette città pubblicata da “Il Sole 24 Ore del Lunedì”. I risultati emergono dall’elaborazione dei dati dell’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo economico.

Dentista a prezzi agevolati. Più o meno

Cure odontoiatriche: accordo sulle tariffe agevolate. Ma sono proprio così agevolate? Lo avevamo anticipato già nei giorni scorsi: un accordo di collaborazione tra ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, l’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi) e l’Associazione odontoiatri cattolici italiani (Oci). Un accordo concepito per fornire cure odontoiatriche a prezzi agevolati ad alcune categorie sensibili: soggetti meno abbienti e donne in gravidanza.

Tariffe agevolate sì, ma non molto convenienti. A segnalarlo è oggi Altroconsumo, che, diventato operativo l’accordo, ha fatto i conti in tasca ai Nostri. Non solo non si tratta di tariffe convenienti in modo sensibile. Dall’analisi dell’associazione viene fuori che l’agevolazione è, in realtà, fruibile da pochi.

Mister Prezzi si dimette

Mister Prezzi, al secolo Antonio Lirosi – e cioè iI Garante per la Sorveglianza dei Prezzi, si è dimesso. Mister Prezzi era stato nominato il 15 gennaio dell’anno scorso dall’allora

Low cost, volare risparmiando. Ma attenti ai cambi prenotazione

Volare low cost sì, ma con intelligenza. Perché risparmiare sulle tariffe aeree è possibile, e, in genere, i voli low cost continuano ad essere più convenienti delle offerte delle compagnie di bandiera. MA. C’è sempre un ma, anche per le belle notizie (notizie per modo di dire, dato che le compagnie low cost hanno rivoluzionato l’arte di viaggiare già da un pezzo.

Insomma, risparmiare si può. Anzi, si deve. Qui trovate un’utile guida per “cominciare”. Alla ricerca dell’offerta vantaggiosa, il viaggiatore nuovo “esploratore” può prenotare i propri spostamenti anche con mesi di anticipo. Ed ecco sorgere eventuali problemi di gestione, a partire dal fatto che è un po’ difficile, di questi tempi, avere la certezza di un periodo libero con grande anticipo.

Asti, spesa a prezzi bloccati

Ad Asti la spesa costa meno. La Prefettura di Asti, infatti, ha sottoscritto un’intesa con una serie di enti e associazioni (il Comune, la Camera di Commercio, la cassa di

Risparmi? No, nel 2009 ogni famiglia spenderà 605 euro in più

 Il titolo riporta semplicemente l’attesa stimata da Codacons: quest’anno ogni famiglia italiana spenderà in media 605 euro in più rispetto al 2008. Si parla di crisi e gli italiani sono diventati più spendaccioni? Assolutamente no, la colpa è dei rincari. Secondo l’associazione dei consumatori, a guidare la classifica della maggiorazione dei prezzi saranno gli alimentari e l’abitazione, mentre sono in frenata i costi per i trasporti.

A cosa é imputato precisamente questo aumento? Alimentari e bevande (299 euro in più); abitazione (150 euro); Altri beni e servizi (44 euro); mobili e articoli per la casa (34 euro); banche (28 euro); ricreazione, istruzione, ristorazione (23 euro); abbigliamento e calzature (19 euro); canone Telecom (18,14); Rcauto (18 euro); trasporti (12 euro); salute (11 euro); canone Rai (1 euro e mezzo).

Natale meno caro al ristorante: gli esercenti tagliano il conto

 La crisi si fa sentire anche a Natale. Natale, pranzo al ristorante, anche questo fa parte della tradizione e aiuta a dimenticare difficoltà e problemi. Inoltre si spenderà come l’anno scorso o meno.

Molti locali, da sempre chiusi il giorno di Natale, quest’anno resteranno aperti il 25 dicembre nel tentativo di compensare, almeno in parte, il crollo degli affari,

annuncia il segretario provinciale della Fiepet-Confesercenti, Cesare Groppi. Rispetto allo scorso anno, infatti, resteranno aperti circa 53.000 ristoranti (il 72,4% del totale), il 2,8% in più rispetto all’anno scorso. Nonostante tredicesime e regali tuttavia, gli taliani quest’anno andranno meno al ristorante e per coloro che non vi rinunceranno ci sono delle buone notizie: a comunicarle è sempre Fiepet Confcommercio, che segnala anche come un 71,4% degli esercenti manterrà i prezzi invariati e solo una piccola minoranza, il 7,1%, farà pagare un conto più salato. Secondo l’indagine, gli esercenti sono intenzionati a incoraggiare i clienti anche in tempi di crisi.

Risparmi su bollette di luce e gas: bonus per gli errori

 Sembra quasi incredibile invece è realtà: si risparmierà sulle bollette. I presupposti ci sono tutti: riduzione prezzo petrolio, normative e liberalizzazione.

Queste le affermazioni del presidente dell’Authority per l’energia Alessandro Ortis a “Domenica In politica”:

Prevediamo una riduzione significativa e progressiva delle bollette nel 2009 dovuta a due fattori. Il primo, molto importante, è l’andamento del prezzo del petrolio da cui dipendono le nostre bollette. Il prezzo del petrolio da luglio è infatti sceso a 1/3 in euro. Il secondo fattore sono le normative, le iniziative legislative e ultimo anche il decreto legge che prevede evoluzioni verso la liberalizzazione e la concorrenza e anche l’estensione e il rafforzamento del bonus sociale per l’energia.

La benzina rimane alta a causa delle accise ma le nuove normative dovrebbero aumentare la concorrenza

 Rispetto a un anno fa la benzina alla pompa è aumentata come prezzo medio da 1,219 a 1,331 euro al litro, cioè del 9,2%  secondo la rilevazione del Ministero dello Sviluppo Economico. Malgrado il petrolio continui la sua discesa dai picchi di 140 dollari agli attuali 60 circa, il prezzo alla pompa non segue la stessa dinamica nella discesa e questo come dicono i produttori a causa delle benedette accise sul costo del carburante. L’accisa, però (cioè l’ex imposta di fabbricazione, pagata sempre dal consumatore) è rimasta la stessa in un anno, non è diminuita, malgrado gli aumenti dei prezzi abbiano visto le entrate per l’erario aumentare visibilmente di circa 18 euro ogni 1000 litri di carburante. A parte la solita considerazione che gli industriali sono lesti ad aumentare il prezzo quando quello del barile sale e lenti a diminuirlo quando scende, c’è da domandarsi perché non si fa una compensazione fra l’IVA e l’accisa? L’erario rinunci a qualche cosa a favore degli automobilisti. Occore infatti ricordare che se il consumatore potesse comprare la benzina senza IVA e senza accisa la pagherebbe 0,545 euro al litro (compreso il compenso al benzinaio). Ecco perchè nel nostro paese la benzina ha i prezzi fra i più cari al mondo.

Mr prezzi convoca i pastifici per denunciare i continui aumenti sul prezzo della pasta

 Il prezzo della pasta sale ancora. Rispetto ad un anno fa, un chilo di spaghetti costa un terzo di più, il 32% per l’esattezza. Mr.Prezzi, il garante che sorveglia sui costi al consumo, ha convocato i grandi produttori, tra cui Barilla e De Cecco, e le imprese della grande distribuzione per sapere i motivi di questi continui aumenti nonostante la riduzione del costo del grano. Lo aveva già fatto per il pane. E’ la prima volta che il Garante sfrutta i suoi poteri per convocare grossisti e produttori. «Gli operatori del settore adottino comportamenti virtuosi per ridurre i listini», dice il Garante.
E’ sceso il costo del grano, è sceso quello della “rosetta”, è salito, inspiegabilmente, il prezzo della pasta. Tra settembre e ottobre i prezzi degli spaghetti sono aumentati ancora dell’1,4%; rispetto ad ottobre 2007, un chilo di pasta costa il 32% in più mentre alla borsa dei cereali, il prezzo del grano – denuncia la Coldiretti – si è dimezzato.

L’aumento della pasta che c’è stato quest’anno è in realtà un adeguamento, stante il livello basso da cui si partiva e l’aumento dei costi produttivi

ha affermato Vincenzo Divella, amministratore delegato dell’azienda di famiglia che opera nel settore molitorio e della pastificazione, dopo l’incontro svoltosi oggi da Mister Prezzi.