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Previsione del prezzo del petrolio per il 2025: tra incertezza e volatilità

Prevedere il prezzo del petrolio è notoriamente un’impresa ardua, anche con la disponibilità di informazioni odierne. Diversi fattori, molti dei quali fuori dal nostro controllo, possono influenzare significativamente i prezzi, facendoli salire o scendere in modo repentino. Ecco alcuni dei principali punti da considerare per il 2025.

prezzo del petrolio

Paniere Istat 2014, come e dove spendono gli italiani

L’Istat aggiorna il suo paniere dei prezzi 2014, ovvero l’elenco di prodotti sulla base dei quali calcola l’inflazione in Italia, testimoniando alcune interessanti variazioni nelle abitudini di spesa degli italiani, dal boom della sigaretta elettronica al diffondersi delle cialde per il caffè.

Il prezzo della benzina arriva a 1,95 euro

 Che la benzina avrebbe raggiunto i due euro a litro lo avevamo immaginato. Che i prezzi delle merci saliranno é una realtà con cui i consumatori non hanno finito d scontrarsi, perchè se aumenta il prezzo dei carburanti, anche fabbriche, autotrasportatori e venditori finali quindi saranno costretti ad aumentare i prezzi. Rincari inaccettabili, come sottolineato le associazioni dei consumatori, con il Codacons che ricorda come  oggi un pieno di benzina costi 13,65 euro in più rispetto al 2011. La benzina verde ha raggiunto ormai quota 1,85 euro al litro nei valori medi, in entro Italia si registrano addirittura prezzi fino a 1,950 euro al litro. Non sono esenti dagli aumenti anche gli impianti no-logo.

Risparmio: la parola d’ordine in tempi di crisi

 Quando la benzina costa più del latte la strada del risparmio diventa davvero tortuosa, soprattutto se percorrendola su una quattro ruote si arrivano a sborsare fin troppi quattrini: meglio la bicicletta. Il momento è duro e dobbiamo rimboccarci le maniche. L’indagine «Bank-Next 2.0», condotta dall’istituto di ricerca Nextplora ha rilevato che su 4 mila persone con più di 16 anni, si è ridotta notevolmente la percentuale di chi associa al conto corrente qualche tipo di investimento: erano il 36% a metà 2010, mentre oggi sono soltanto il 22%.

Inflazione in aumento: stangata da 1000 euro annui a famiglia

 Un po’ ce lo aspettavamo: rincari sulle accise della benzina, ICI, Irpef, eventuale aumento dell’IVA al 23% e quanto altro ancora si é inventato l’attuale governo per cercare di salvare le casse dello Stato prossime alla deriva. Sì, perchè come sappiamo, secondo il trattato di Maastricht il rapporto tra il disavanzo pubblico annuale e il PIL non deve superare il 3%, il rapporto tra il debito pubblico lordo e il PIL non deve superare il 60 % e via dicendo. Se non ci é dato sapere con precisione a quanto ammontino i debiti di quello che una volta era chiamato il Belpaese, di una cosa siamo certi: che le casse statali stanno messe davvero male.

Aumento accise sui carburanti: effetti sui prezzi della benzina

 Un bel regalo da parte del nuovo governo Monti: servirà a salvare l’Italia ma per il momento appaiono nitide soprattutto le lamentele da parte dei cittadini. Il primo immediato effetto della manovra Monti lo sentiamo sulle nostre tasche, che cominciano ad alleggerirsi. Certo, l’idea dell’esercito di italiani che parte alla riscossa per la salvezza dell’Italia, ideologicamente non fa una piega, ma dopo qualche istante il desiderio predominate é quello di trovare un capro espiatorio per vendicare l’ennesimo balzello che va a colpire le già magre tasche dei cittadini.

Aumento dell’iva al 23%, prezzi in salita?

 A poche settimane dalla formazione del nuovo esecutivo, i neo ministri non perdono tempo e si danno da fare. Misure che favoriranno la crescita? L’occupazione? Per il rilancio dell’economia? Forse di questo ne parleremo più in là (si spera), per il momento becchiamoci un bell’aumento dell’IVA, che passa dal 21% al 23%. Due punti percentuali, ma dato che poco fa era stata aumentata di un punto, diventano tre. E iniziano a pesare: i dirigenti di vari settori non mancano di esprimere il proprio dissenzo.

Pane troppo costoso a Milano, Codici indaga

 Il pane non si nega a nessuno, dicevano gli antichi. Questa proverbiale frase dovrebbe esprimersi pienamente nel prezzo di questo genere alimentare, un costo che dovrebbe essere sufficientemente contenuto affinchè tutti possano acquistarne. Quanto si spende per il pane? In media almeno 60 euro al mese, ma molto dipende dal prodotto scelto e, non ultimo, dalla città in cui si risiede. Milano é la città più cara, soprattutto se paragonata a Roma, Napoli e Bari. È quanto rilevato da un’indagine dell’Osservatorio Prezzi del Codici, che ha analizzato il costo del pane nelle maggiori città d’Italia.

Aumento dell’IVA al 21% su piccolo e largo consumo

 Anche se di un solo punto percentuale, questo aumento dell’IVA sta creando non poche polemiche. In molti forum gli utenti sostengono che provvedimenti del genere imporrebbero di attendere 15 giorni dalla pubblicazione in G.U., prima che essi entrino in vigore, invece da oggi 17 settembre scatta l’aumento dell’Iva, che passa dal 20 al 21% (art.2, comma 2bis). Aumento dell’IVA previsto dalla manovra di Ferragosto appena approvata, la quale prevede che i prodotti tassati al 20%, adesso lo siano al 21%. Il gettito porterà elle casse dello Stato tra i 4 e i 5 miliardi all’anno con un impatto sui prezzi dello 0,8%. Per quanto riguarda invece i prodotti tassati al 4%, come pane, latte, pomodori e giornali, non é previsto nessun rincaro.

Legge Levi: no agli sconti oltre il 15% sui libri

 Fino a pochi giorni fa il celebre sito Amazon vendeva, per questo fine estate, libri scontati del 40% di sconto. Ne sono a conoscenza perchè, approfittando dell’offerta, ho voluto acquistare un libro riguardante lo  stretching, le cui tecniche emerse da alcune ricerche sul web mi avevano incuriosita. Il libro l’avrei comprato comunque anche a prezzo pieno, ma uno sconto del 40% si può mica rifiutare?! Sono stata una tra gli ultimi fortunati, perchè da oggi entra in vigore la legge Levi,   conosciuta anche come “Legge Anti-Amazon”.

Il caro libri e i presidi insensibili

 Secondo il Codacons ci sarà un aumento dell’ 8 per cento della spesa familiare per i libri scolastici e un aumento dei tetti ministeriali compreso tra il 1,4 e il 3,8 per cento. Il caro libri é l’annosa questione in cui ci si abbatte all’apertura dei cancelli scolastici. E sembra anche che sia difficilmente risolvibile dato il susseguirsi di proposte, soluzioni e iniziative che alla fine trovano poco riscontro nella pratica. Proprio come é successo alla “Giornata dell’usato” lanciata dal Codacons per sollevare le famiglie dal caro libri. Si tratta di una iniziativa per sabato 3 settembre: i presidi avrebbero dovuto organizzare, all’interno delle strutture scolastiche, un mercatino dell’usato per favorire lo scambio di libri tra studenti. Nessuna scuola ha finora ritenuto opportuno aderire.

Dentista, risparmiare è possibile

Molti di noi, alla sola parola “dentista”, vanno nel panico! C’è chi ne ha il terrore per vari motivi, dal dolore che si può provare a livello fisico, a quello che si può “assaggiare” a livello economico. Già, perchè anche andare dal dentista è diventato un lusso, o meglio, lo è sempre stato, ma oggi le spese dentistiche sono divenute davvero ingenti, e non tutti hanno la possibilità di affrontarle. In materia di tariffe poco trasparenti per i consumatori è sceso così in campo il CTCU, Centro Tutela Consumatori Utenti, attuando numerose ricerche sul campo e predisponendo una lista di dentisti con tabelle nuove in modo da  aiutare i consumatori a ridurre una spesa che spesso non è alla portata di tutte le tasche.

Tavoli allungabili, le soluzioni migliori

 Avere una bella casa, grande, oggi è un lusso di pochi. Quante volte, magari, abbiamo dovuto rinunciare ad una cena con tanti amici perchè non si aveva il tavolo giusto? La soluzione più logica, naturalmente, risiede nei tavoli allungabili. Il tavolo allungabile, da chiuso, ha dimensioni molto ragionevoli, da permettere a chiunque di averne uno. Innumerevoli sono le soluzioni proposte dal mercato, in stile classico e moderno, a seconda delle necessità e dei gusti, così come i prezzi, le dimensioni, ed anche il meccanismo di apertura del tavolo stesso, che  sono stati pensati per accontentare i consumatori più esigenti. Anche se passati di moda, e molto in voga negli anni ’60, sono i tavoli che si aprono con due allunghe laterali, ma per gli amanti del genere è possibile tuttavia trovare l’articolo in alcuni negozi.

Con Google Voice telefonate a pochi centesimi

 Arriva Google Voice: chi utilizza Gmail sa che il colosso offre già un servizio voce, video e chat da computer a computer: ora consente di chiamare anche numeri fissi e mobili. La sfida si fa più dura, Google ora concorre con Skype, negli Usa il nuovo servizio permette di telefonare i numeri fissi e cellulari direttamente da Gmail. Non affrettatevi a fare le prove, il servizio è per ora attivo solo negli States, in queste zone inoltre le telefonate verso numeri americani e canadesi, saranno gratuite fino alla fine dell’anno. I prezzi saranno molto bassi (a partire da 2 centesimi al minuto) per chiamare gli altri paesi, come Gran Bretagna, Francia, Germania, Cina e Giappone.