pranzo di pasqua

Pasqua 2012: la ricetta del rustico napoletano

 L’Italia è ricca di delizie culinarie tanto da proporre, per ogni stagione, un piatto o più piatti tipici da preparare e condividere in compagnia di tutta la famiglia. Dopo avervi presentato i moderni e ottimi muffin pasquali, ecco una ricetta tradizionale confezionata con ingredienti semplici che, mescolandosi insieme, danno vita ad aromi e sapori di una volta. Gustate con noi il rustico napoletano.

Risparmiare 200 euro con il pranzo di Pasqua a casa

A Pasqua meglio rimanere a casa o pranzare fuori? Sicuramente per la Federconsumatori stare a casa è meglio, perchè fa risparmiare oltre 200 euro. In questo lungo, interminabile periodo di crisi economica, la parola risparmio è quella che maggiormente si sente pronunciare, soprattutto in prossimità delle feste. Ma è davvero possibile un simile risparmio, e quindi un guadagno per le nostre tasche, di oltre 200 euro? Si, se a Pasqua decidete di rimanere a casa piuttosto che pranzare nei tanti ristoranti presenti in Italia. Numerosi sono i vantaggi nello scegliere un pranzo più intimo, davvero familiare, cominciando proprio dal menu. Normalmente, pranzando fuori in occasioni particolari come Natale, Pasqua, ferragosto e quant’altro, i menu sono fissi, per cui non si ha la libertà di scegliere cosa mangiare, dovendo così essere costretti ad adeguarsi a ciò che il locale ci propone quel giorno.

Farmer market a Selvazzano, criteri più rigorosi per assicurare prezzi equi

Nato su iniziativa della Coldiretti Padova in collaborazione con il comune di Selvazzano, il farmer market di via Padova, a Tencarola, conferma l’appuntamento del sabato mattina. Qui 15 produttori espongono frutta, verdura, funghi, miele, erbette, salumi, carne, anche sotto vuoto, vino, olio, formaggi e tutto ciò che occorre per il pranzo pasquale.

Fin qui nulla di nuovo, si tratta dell’ennesimo mercato del contadino che apre i battenti. La novità sta nel fatto che stavolta il risparmio è assicurato dalla possibilità di fare un’immediato raffronto tra il prezzo dei generi alimentari in vendita, con i prezzi medi di giornata degli stessi così come indicati dal servizio sms consumatori, rispetto ai quali gli agricoltori presenti sono obbligati a praticare prezzi inferiori di almeno il 30%.