pranzo di natale

Natale 2009 alla riscoperta della tradizione culinaria

 Cosa si mangerà il giorno di Natale? Coldiretti ha stimato che nove italiani su dieci trascorreranno sia la vigilia che il giorno di Natale a casa con parenti ed amici con una spesa media stimata intorno a euro 120 per famiglia. I cibi maggiormente consumati e acquistati saranno quelli della tradizione e quindi ad esempio il cappone in Piemonte oppure il pandolce, tipico della Liguria. Crisi sì ma gli italiani non vogliono comunque sia rinunciare alla qualità, come dimostra il fatto che spenderanno circa 2,8 miliardi di euro a tavola per il Natale. Cibo che per la stragrande maggioranza degli italiani viene acquistato appunto tenendo anzitutto conto del rapporto qualità/prezzo.

Pranzo di Natale, risparmia con il menu a Km 0

Siamo ormai nell’occhio del ciclone. Il giorno di Natale è infatti sempre più pericolosamente vicino e molti di noi (anzi, scusate, di voi!) sono alle prese non solo con la scelta degli ultimi regali ma anche del menu per le feste; a quest’ultimo proposito la crisi ci impone maggior rigore di un tempo e ci conduce alla ricerca di ricette che, seppure altrettanto gustose, risultino leggermente più economiche di quelle sperimentate, o consolidate, negli anni passati.

In aiuto dei consumatori fermamente intenzionati a risparmiare sul pranzo di natale, almeno di quelli che vivono nel Lazio, arriva una raccolta di ricette della tradizione gastronomica laziale presentata dall’associazione “Il popolo dei consumatori”: l’opuscolo, dal titolo “Menu a km 0”, propone infatti una serie di preparazioni culinarie tra i cui ingredienti figurano solo prodotti agricoli, zootecnici e lattiero-caseari locali e quindi ad impatto ecologico e, si spera, economico, più contenuto.

Come si può risparmiare sul pranzo di Natale

Il giorno di Natale si avvicina e sono certa che molti di voi staranno già pensando a cosa acquistare per il pranzo; ci sarà chi spenderà all’incirca la stessa cifra dello scorso anno e chi invece cercherà di risparmiare. Ovviamente cercando di mantenere alta la qualità dei cibi. Impossibile? No.. vediamo in che modo.

Partiamo dalla frutta

Cerchiamo, se possibile, di scegliere sempre quella nostrana (arance, mandarini, kiwi, mandaranci…) evitando tutte quelle primizie di chiara origine esotica. Un capitolo a parte merita la frutta esotica; in questo caso meglio optare per prodotti sfusi. Possiamo trovarli sia nei supermercati che nelle bancarelle dei mercatini.

Indagine di Altroconsumo, ecco quanto costerà il pranzo di Natale

Volete sapere quanto vi costerà in media il pranzo di Natale? Altroconsumo ha condotto un’indagine presso una sessantina tra supermercati e ipermercati di quattro città (Milano, Roma, Napoli e Torino) per monitorare i prezzi medi e capire se si può risparmiare qualcosa. Sembra in effetti che scegliendo in maniera oculata e mettendosi a caccia di offerte qualche affare sia possibile farlo.

Panettone e Pandoro

Su Panettone e Pandoro ad esempio si può arrivare a risparmiare fino al 90% scegliendo i prodotti in offerta. Se infatti durante l’ultima settimana di Novembre un panettone costava in media 6,71 euro e un pandoro 6,82, in questi giorni i prezzi medi degli stessi prodotti in offerta ammontano a 3,91 euro per il panettone e 4,05 per il pandoro.

Torrone

Mentre una confezione di torrone da 250 grammi a prezzo intero costa in media 4,87 euro scegliendo i torroni in promozione il prezzo scende a 2,70 euro. Come per pandori e panettoni, anche in questo caso il 20% dei prodotti è già in offerta.