Che la benzina avrebbe raggiunto i due euro a litro lo avevamo immaginato. Che i prezzi delle merci saliranno é una realtà con cui i consumatori non hanno finito d scontrarsi, perchè se aumenta il prezzo dei carburanti, anche fabbriche, autotrasportatori e venditori finali quindi saranno costretti ad aumentare i prezzi. Rincari inaccettabili, come sottolineato le associazioni dei consumatori, con il Codacons che ricorda come oggi un pieno di benzina costi 13,65 euro in più rispetto al 2011. La benzina verde ha raggiunto ormai quota 1,85 euro al litro nei valori medi, in entro Italia si registrano addirittura prezzi fino a 1,950 euro al litro. Non sono esenti dagli aumenti anche gli impianti no-logo.
petrolio
Prezzo della benzina alle stelle sfiora 1,8 euro
Caro pieno, quanto mi costi. Una frase che molti automobilisti stanno ripetendo in questi giorni, forse con toni meno pacati, ma il succo del discorso é lo stesso: i prezzi della benzina sono diventati insostenibili. Colpa del prezzo del petrolio o delle accise sui carburanti? Il prezzo dell’oro nero é aumentato di oltre 7 dollari nel corso del 2011, segnando il terzo anno consecutivo di aumenti anche se inferiori all’anno 2010. In termini percentuali il costo del petrolio ha chiuso il 2011 con prezzi in aumento dell’8,2% rispetto al prezzo al barile dello scorso anno. Ma non é il prezzo al barile a incidere pesantemente sulle nostre tasche.
Prezzo carburanti: con il diesel si risparmia, per ora
Questo é uno dei periodi più cari per chi si appresta a intraprendere un viaggio in auto. Come per tutti gli altri prodotti, anche il prezzo della benzina subisce un aumento, ma quest’anno la tendenza sembra, quasi paradossalmente, a favore degli automobilisti. Prosegue la discesa del diesel, IP raccomanda una riduzione dei prezzi di 0,4 centesimi, Q8 di 1 centesimo, di conseguenza anche i prezzi praticati dagli altri registrano un lieve calo sul diesel. I dati emergono dal monitoraggio della Staffetta Quotidiana.
Prezzo del gasolio raggiunge livelli record
Prezzo del gasolio al massimo storico, in questi giorni ha raggiunto il record di 1,575 euro al litro, al Sud il prezzo è arrivato a toccare 1,60 al litro. Sono stati i rialzi fatti da Esso ed Eni, secondo i dati giunti dalla Staffetta Quotidiana, che con un aumento di 5 millesimi hanno portato il prezzo del gasolio a 1,575 euro litro, anche Q8 ha apportato un aumento di 6 millesimi. Secondo l’Unione Petrolifera, l’aumento del prezzo alla pompa del gasolio e’ legato agli andamenti dei mercati internazionali, alla riduzione dell’offerta a parità di domanda, che ha generato un aumento dei costi.
Confindustria, da mutui e greggio risparmi per 3.500 euro
Buone notizie per i consumi e per i consumatori – e di questi tempi ci vuole… Secondo i dati diffusi dal Centro studi di Confindustria, l’abbassamento del prezzo del petrolio e il calo dei tassi di interesse sui mutui immobiliari vorranno dire, per gli italiani, risparmiare intorno ai 3.500 euro per l’anno in corso.
E’ vero, il petrolio – rispetto alla soglia minima raggiunta due mesi fa, a marzo – è raddoppiato. Ma la media del prezzo del greggio per il 2009 sarà più bassa del 2008, con il Brent in diminuzione del 33%. Tra riscaldamento – e quindi gasolio, gas, luce e carburanti, le famiglie italiane risparmieranno, per Viale dell’Astronomia, 13,4 miliardi di euro: vale a dire 546 euro per nucleo familiare.
Cala il prezzo del petrolio sale il risparmio, previsti 2000 euro in più a famiglia per il prossimo anno
Oggi a Milano, durante l’inaugurazione dell’anno accademico al collegio universitario Torrescalla, l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, ha spiegato che nel 2009, le famiglie italiane potranno risparmiare fino a 2000 euro grazie al crollo del costo del petrolio. Durante questa settimana il prezzo dell’oro nero è sprofondato fino a raggiungere quota 100 dollari a barile, molto minore rispetto al picco raggiunto a luglio, con 145 dollari a barile. In merito alla domanda, se questa discesa potrà continuare, il delegato ha risposto: “Secondo me ancora per un po’ sì. Dipende molto da cosa deciderà il 27 novembre l’Opec al Cairo“. Difatti durante questo giorno, in cui si riuniranno tutti i rappresentanti dei maggiori paesi produttori di petrolio, si parlerà molto probabilmente di tagli alla produzione, ma Scaroni afferma che: “Non taglieranno il 27, ma potrebbero preparare un taglio qualche giorno dopo”.
La benzina rimane alta a causa delle accise ma le nuove normative dovrebbero aumentare la concorrenza
Rispetto a un anno fa la benzina alla pompa è aumentata come prezzo medio da 1,219 a 1,331 euro al litro, cioè del 9,2% secondo la rilevazione del Ministero dello Sviluppo Economico. Malgrado il petrolio continui la sua discesa dai picchi di 140 dollari agli attuali 60 circa, il prezzo alla pompa non segue la stessa dinamica nella discesa e questo come dicono i produttori a causa delle benedette accise sul costo del carburante. L’accisa, però (cioè l’ex imposta di fabbricazione, pagata sempre dal consumatore) è rimasta la stessa in un anno, non è diminuita, malgrado gli aumenti dei prezzi abbiano visto le entrate per l’erario aumentare visibilmente di circa 18 euro ogni 1000 litri di carburante. A parte la solita considerazione che gli industriali sono lesti ad aumentare il prezzo quando quello del barile sale e lenti a diminuirlo quando scende, c’è da domandarsi perché non si fa una compensazione fra l’IVA e l’accisa? L’erario rinunci a qualche cosa a favore degli automobilisti. Occore infatti ricordare che se il consumatore potesse comprare la benzina senza IVA e senza accisa la pagherebbe 0,545 euro al litro (compreso il compenso al benzinaio). Ecco perchè nel nostro paese la benzina ha i prezzi fra i più cari al mondo.
Secondo altroconsumo è quasi impossibile risparmiare sulle bollette di luce e gas
Finita l’estate e tornati in citta, si comincia a fare il conto con la prossima stangata che arriverà per la tasche degli italiani sotto forma di aumenti delle bollette di luce e gas, sopratutto alla luce dell’aggiornamento delle tariffe previste dall’Autorità dell’energia elettrica e del gas (Aeeg) per Ottobre. Le prospettive sono al rialzo, colevole ovviamente il solito aumento delle materie prime, e malgrado ora il prezzo del petrolio abbia invertito la rotta e sia sceso dai massimi di meta luglio, ormai gli aumenti sono partiti e non saranno di certo rivisti. Altroconsumo ha condotto un’indagine nelle principali città italiane, mettendo a confronto le tariffe disposte dall’Aeeg per i privati (mercato tutelato) con quelle offerte dai vari operatori (mercato libero). Lo scenario che emerge non è per nulla confortante per gli utenti, essendo evidente la difficoltà nel riuscire ad ottenere risparmi certi e consistenti. Per un consumo annuo di circa 1.400 metri cubi (consumo medio di una famiglia che usa il gas per cucina e riscaldamento autonomo), infatti, la stima della spesa per gli utenti che applicano le condizioni economiche Aeeg (mercato tutelato) è in costante crescita.
Roundtable on Sustainable Biofuels: petrolio o biocarburanti, cosa converrà di più?
I prezzi della benzina ci prosciugano, anche il diesel ha raggiunto costi stratosferici: tra poco l’auto diventerà solo un privilegio per i ricchi? Alcuni giorni fa abbiamo scritto come risparmiare sull’assicurazione, oggi vi mettiamo al corrente del “Roundtable On Sustainable Biofuels”. Si chiama così la sessione di studio ed analisi iniziata alcuni giorni fa da ricercatori e scienziati dell’Onu, finalizzata a rendere stabile e sostenibile la produzione di biocarburanti in tutto il mondo.
L’esito di questa sessione verrà rilasciato nel 2009 in un fascicolo dove saranno definite prassi e regole di produzione di biocarburi, il tutto orientato a:
1. Diminuire l’inquinamento ambientale;
2. Ottenere il massimo contributo energetico possibile;
3. Abbassare i prezzi del caro-energia.
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