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Ricette economiche di pesce: minestra di sgombro ai cavoli

 Pronti per una bella, calda e succulenta minestra? Quando si parla di brodo si tende a far riferimento spesso a quello di carne, oppure, per chi preferisce mantenersi leggero, a quello di verdure. In realtà molti sanno che anche con il pesce si possono fare ottimi brodi, zuppe e minestre. A qualcuno non piace, altri non ne possono fare a mano, fatto è che il pesce é sicuramente un elemento importante della nostra dieta. Recenti studi sembrano addirittura confermare che questo alimento aiuti a mantenere anche giovan, grazie ai famosi omega 3 in esso contenuti. Ecco una ricetta inusuale ma che risulterà gradita a chi ama i sapori forti, decisi e soprattutto ideale per un pranzo o una cena low cost.

Capodanno 2012, ricetta low cost con lo stoccafisso

 Un ultimo dell’anno all’insegna del buon gusto e soprattutto del risparmio: la fine di questo 2011 non ci farà certo cambiare radicalmente e da buoni risparmiatori dobbiamo trovare un metodo per fare una bella figura con i nostri ospiti, anche per il famigerato cenone di Capodanno. Buon gusto e risparmio non di rado vanno a braccetto e siccome non crediamo che soltanto aragoste e caviale possano sortire l’effetto desiderato, ecco una bella ricettina, che non sovverte le tradizioni e promette un enorme successo.

Ricette economiche col pesce, risparmio in cucina

 Con l’arrivo dell’estate cosa c’è di meglio di un bel menu a base di pesce da gustare in compagnia? Secondo alcune ricerche molti italiani mangiano il pesce solo una volta alla settimana. Visti gli enormi vantaggi di questo alimento in realtà gli esperti di alimentazione ne consigliano il consumo due volte a settimana, in sostituzione della carne, che va mangiata solo una volta. I grassi del pesce sono ricchi di composti polinsaturi quali gli omega 3, utili al buon funzionamento del sistema cardio circolatorio. Ecco alcune ricette in grado di soddisfare i palati più esigenti, per cimentarsi in cucina senza spendere troppo.

Ricette economiche con acciughe

 L’acciuga è un pesce pelagico di piccole dimensioni (generalmente di 12-15 cm) e costituisce uno dei maggiori rappresentanti del pesce azzurro, l’alice può essere confusa per la colorazione, l’aspetto e le dimensioni con altre specie quali l’argentina, il latterino, la sardina e lo spratto; si può distinguere da questi pesci per la diversa forma del muso, acuto e prominente, l’acciuga è molto comune nei nostri mari: per buona parte dell’anno vive vicino alla costa soprattutto durante il periodo riproduttivo ed ogni femmina emette fino a 40.000 uova. La pesca avviene tutto l’anno con sciabiche da terra, con reti da posta, è molto abbondante soprattutto nel periodo della posa delle uova, che nel Mediterraneo avviene fra maggio e settembre.

Ricette economiche con sgombro

 Muso appuntito in corpo fusiforme ricoperto di piccole squame, bocca grande e piccoli denti, è lo sgombro, il “pesce dei poveri“, la freschezza è data dalle carni sode e dal colore vivo della pelle, per pulirlo si eliminano le interiora incidendo lo stomaco partendo dalla coda verso la testa; si tolgono le branchie con un coltello affilato. Lo sgombro, conosciuto anche come maccarello o lacerto, vive in branchi ed è diffuso in tutto il Mediterraneo, nel Mare del Nord e nell’Atlantico settentrionale. Dal punto di vista nutrizionale è particolarmente ricco di acidi grassi polinsaturi, di proteine facilmente digeribili ed ha un apporto calorico modesto.

Aglio nero, sapore gustoso senza cattivi odori

 Quando siamo ai fornelli ci piace utilizzare vari odori e spezie. Un elemento molto usato, ma non gradito da tanti per l’odore intenso che lascia, è l’aglio. Sul mercato, però, pare ci sia un aglio dal sapore gustoso, che non appesantisce l’alito: è l’aglio nero. Originario della cucina orientale, l’aglio nero, o black garlic, è giunto qui da noi da poco tempo, ma sembra stia prendendo piede sulle tavole italiane con molta rapidità. L‘aglio nero è usato frequentemente in  Thailandia e Corea, ma gli Usa e l’Inghilterra sono diventati ghiotti di tale elemento. L’aglio nero si ottiene attraverso la fermentazione dell’aglio bianco, quello classico che noi tutti conosciamo.

Pesce fresco, come riconoscerlo

Una cosa che non tutti sono in grado di fare è riconoscere se il pesce che troviamo sui banchi anche del più affidabile dei commercianti sia fresco oppure no. Vi sveliamo qui di seguito i trucchi per non farvi ingannare. Ricordate che fondamentali sono tre sensi, cominciando dall’olfatto. Il pesce fresco deve avere un odore tenue e ricordare la salsedine: deve, insomma, profumare di mare! Passiamo alla vista. Prima di comprare del pesce,  osservate bene gli occhi, che devono essere vivi e in fuori con la cornea trasparente e lucida, quindi non comprate mai pesci privi degli occhi o della testa. Fanno eccezione i bivalvi, che se freschi hanno gli occhi chiusi. Il pesce fresco deve, inoltre, avere un colore quasi metallico. Le branchie devono avere un colore rosso o rosaceo e devono essere umide.

Caciuccio di pesce: semplice ed economico

Parlando di caciucco si pensa subito al pesce, che poi così tanto economico non é. Ma scegliendo gli ingredienti e nelle dosi giuste, potremo realizzare uno splendido piatto gustoso e alla portata di tutte le tasche.

Ingredienti per 4 persone:

– 2o0gr di polpo, 20ogr di calamari, 400gr di cozze (sono l’ingrediente che costa meno e quindi abbondiamo, sono oltretutto gustosissime), 200gr di filetti di pesce bianco, qualche gambero, 1 cipolla piccola, 1 gambo di sedano, 1 carota, qualche foglia di basilico, 1 foglia di alloro, qualche triglia, olio d’oliva, 4 spicchi d’aglio, 4 cucchiai di prezzemolo tritato, 1 peperoncino piccante, un

Puntura di medusa e pesce ragno. Cosa fare e i rimedi

 Durante le vacanze al mare è possibile che ci si imbatti in fastidiosi animaletti pronti a pungere o morsicare – naturalmente questo accade perchè noi invadiamo il loro habitat naturale! Dopo aver parlato della soluzione Meteo Zanzare, per sapere dove la percentuale di presenza in Italia dell’insetto è maggiore, affrontiamo le insidie di due esseri marini: il pesce ragno o tracina e la medusa.

Pesce, fino al 30% di risparmio con la “filiera corta”

Il pesce? Gli italiani lo consumano sempre meno. Per l’Istat, il pesce è l’unica voce degli acquisti alimentari delle famiglie ad aver subito una drastica riduzione. Un calo del di ben il 10% rispetto all’anno scorso. Ed ecco che il settore prova a correre ai ripari: perché pesci e affini sono alimenti sani, leggeri, e se genuini sono dotati di elementi benefici per la salute. Oltre a far parte, per tradizione, della nostra tavola e in particolar modo della gastronomia estiva. Il Centro Studi di Lega Pesca vede, come è prevedibile, un incremento dei consumi ittici per il periodo estivo.

Per quest’anno i consumi di pesce, nella bella stagione, arriveranno a 150 mila tonnellate, pari, secondo, l’associazione, a 1.032 milioni di euro complessivi. La crisi? Inciderà in particolar modo sulle sorti del ondo della ristorazione. Perché bisogna assicurare le necessità domestiche. Ma? C’è la novità. Padrona incontrastata non è èiù la Gdo (la grande distribuzione organizzata, che gestisce il 68% del mercato. La crisi, e la necessità di risparmio, portano sempre più gli italiani alla filiera corta. Mercati, mercatini, negli ittiturismi, ristoranti dei cuochi-pescatori.

Sciopero dei pescatori: Aumento per i consumatori

Si estende in tutta Europa lo sciopero dei pescatori, fino ad arrivare nei porti più remoti della nostra penisola. Ne è un esempio Molfetta, dove i pescatori riuniti in un comitato lotta hanno occupato il mercato ittico della città, nei pressi della banchina del porto, e hanno chiesto l’intervento del sindaco in modo che arrivino al Governo le loro richieste per far fronte alla crisi dovuta al caro gasolio.

Anche i pescatori del sud pontino, oltre cento, hanno scioperato lasciando le imbarcazioni ormeggiate nei moli di Terracina, Formia e Gaeta. Il risultato delle proteste: ristoranti per lo più sbarrati e una pescheria rionale su tre chiusa. Il pesce che si trova è di allevamento, decongelato o di importazione, con prezzi al consumo aumentati tra il 20 per cento e il 30 per cento, a seconda delle specie.

Risparmiare sul pesce acquistando solo quello fresco

Il nostro paese è uno dei primi produttori mondiali di pesce ma nonostante ciò spesso ci capita a tavola del pesce surgelato e venduto per fresco. Ora qui devo fare una precisazione: si definisce congelato un prodotti (pesce, verdure, ecc.) che appena pescati o colti vengono congelati a temperature di -18 °C. Mentre surgelato è un prodotto che appena viene pescato o colto viene prima ghiacciato, con ghiaccio, e dopo esser stato lavorato viene appunto surgelato. Questa operazione tra pesca o coltura e surgelare il prodotto può avvenire anche una settimana dopo. Dettò ciò quindi vi dicevo che è facile essere “fregati” pensando di comprare pesce fresco. Ecco quindi alcuni semplici consigli per avere sempre il pesce più fresco possibile:

  • Consistenza: la carne deve essere soda ed elastica. Se potete, appoggiatevi sopra un dito e premete leggermente, l’impronta deve scomparire quasi all’istante.
  • La pelle: deve essere brillante e tesa, con le squame ben aderenti al corpo, anche se si passano le dita “contro-squama”. Inoltre, quando il pesce è freschissimo, la pelle è ricoperta da una sottile pellicola di muco traslucido.
  • L’odore: Fresco è “di mare” cioè salso, “salmastroso”, tenue e comunque non sgradevole. Diffidate del pesce offerto in cassette su un letto di alghe: serve per assorbire l’odore del pesce vecchio.
  • Le pinne e la coda: sono parti molto delicate e si rovinano facilmente man mano che il pesce perde la freschezza, non devono essere danneggiate, sfrangiate o sfilacciate.