pasqua

Risparmiare 200 euro con il pranzo di Pasqua a casa

A Pasqua meglio rimanere a casa o pranzare fuori? Sicuramente per la Federconsumatori stare a casa è meglio, perchè fa risparmiare oltre 200 euro. In questo lungo, interminabile periodo di crisi economica, la parola risparmio è quella che maggiormente si sente pronunciare, soprattutto in prossimità delle feste. Ma è davvero possibile un simile risparmio, e quindi un guadagno per le nostre tasche, di oltre 200 euro? Si, se a Pasqua decidete di rimanere a casa piuttosto che pranzare nei tanti ristoranti presenti in Italia. Numerosi sono i vantaggi nello scegliere un pranzo più intimo, davvero familiare, cominciando proprio dal menu. Normalmente, pranzando fuori in occasioni particolari come Natale, Pasqua, ferragosto e quant’altro, i menu sono fissi, per cui non si ha la libertà di scegliere cosa mangiare, dovendo così essere costretti ad adeguarsi a ciò che il locale ci propone quel giorno.

Meridiana, voli low cost per Calabria e Sardegna

 Offerte per voli low cost giungono da Meridiana, con la quale potrete raggiungere, a prezzi scontati, luoghi incantevoli che vi attendono in Calabria e Sardegna. Fino al 30 aprile 2011 la promozione che vede voli a partire da 33 fino a 54 euro metterà a disposizione ben 33mila posti per chi volesse trascorrere un piacevole periodo di vacanza nella bella isola sarda. L‘offerta prevede molte tratte; si avrà modo di partire da città quali Firenze, Torino e Napoli con destinazione Olbia, mentre da Venezia si potrà raggiungere il capoluogo, Cagliari. Entrano più nel dettaglio, possiamo dirvi che  da Napoli per Olbia e viceversa sono 8mila i posti che partono da 34 euro, mentre 6.500 quelli da Venezia ad Olbia (e viceversa), sempre al medesimo costo di partenza. Seimila, invece, sono i posti presenti sulla tratta Torino – Olbia e viceversa, oltre 8000 da Cagliari a Venezia e viceversa, mentre 4500 posti sono quelli low cost che vi consentono di viaggiare da Firenze ad Olbia.

Pranzo di Pasqua, i segnaposto economici

 In vista della Pasqua è possibile creare dei segnaposto economici che ci facciano fare una simpatica figura con i nostri ospiti. Non è necessario spendere un capitale per rendere più accogliente e colorata la nostra tavola, bastano solo pochi accorgimenti ed un po’ di fantasia. Partiamo dalla creazione che prevede l’utilizzo di un ramo di albero da frutto come pesco, ciliegio o altro fiore primaverile: avvolgete il ramo con della carta colorata, e scrivete il nome dell’invitato. Se puntate, però, su qualcosa che possa durare più a lungo nel tempo, potete optare per i segnaposti che prevedano l’uso di cestini di vimini colorati nei quali inserire della rafia colorata o della paglia, su cui posizionare i soggetti classici della Pasqua, come coniglietti, ovetti, pulcini finti, campanelle e tutto ciò che vi viene in mente.

Colomba pasquale, come scegliere la migliore

Pochi giorni e sarà Pasqua, e sulle tavole italiane troveremo la colomba: tra offerte e promozioni, come scegliere la migliore? La colomba è un dolce tipico di queste feste, immancabile in quasi tutte le case, ma non è sempre facile capire quale sia la più buona, e quale abbia un rapporto qualità/prezzo che sia in grado di soddisfare le nostre tasche, ed il nostro palato! Molto, poi, dipende dai nostri gusti; c’è chi la preferisce semplice, con pochi candidi, farcita, al cioccolato e via dicendo, o addirittura chi non può fare a meno di quella artigianale, che il più delle volte ha un sapore molto più buono rispetto a quelle che troviamo nei supermercati. I costi, però, si sa, sono più alti, e così, fra quelle presenti negli scaffali degli alimentari, con che criterio sceglieremo quella più giusta? Il Salvagente ha pubblicato un’inchiesta riportante i dati ottenuti da una selezione di colombe pasquali tra i marchi più noti.

Ricetta agnello pasquale, il benedetto pugliese

 A Pasqua, sulle tavole pugliesi, non mancherà il benedetto, o agnello con piselli. Oggi vi proponiamo questa ricetta davvero molto gustosa, che potrete scegliere di realizzare anche se non appartenete alla bella Puglia! Ecco di seguito ciò che vi servirà:

ingredienti (per 2 persone)

– ½ Kg di agnello a pezzetti
– 1 cipolla bianca
– 30 gr di olio
– 1 ciuffo di prezzemolo
– 250 gr di pisellini surgelati
– 3 uova

Offerte Pasqua 2011 in agriturismo

 Accantonata la festa del papà, si comincia a parlare nuovamente di festività, e questa volta sono quelle pasquali. Per Pasqua 2011 sono molte le offerte che stanno fioccando nel web, sia che vogliate trascorrere qualche giorno di relax in Italia, sia che invece vogliate espatriare per un po’! Quest’anno, poi, il lunedì di pasquetta coincide con la festa del 25 aprile, per cui saranno tantissime le prenotazioni già effettuate, perciò vediamo insieme qualche idea che potrebbe piacervi, da prenotare subito e che sia all’insegna del risparmio, per quanto possibile! Una delle mete più ambite è da sempre la Toscana, ricca di agriturismi accoglienti, come uno che si trova nella Val d’Orcia.

Pasqua e Pasquetta 2010: arriva il menu light

 La novità per quelle persone che trascorreranno la Pasqua in qualche ristornate secondo un’indagine condotta dal Centro Studi Fipe è rappresentata dal menu light; questo almeno secondo il campione di imprese intervistate.

Con menu light si intende un menu con meno portate ma più ricche; insomma anche i ristoranti sembra si stiano adeguando alle richieste/necessità dei consumatori. Ma quanto costerà il pranzo di Pasqua? Circa 42,30 euro.

Più della metà dei ristoratori intervistati è pessimista e prevede un’affluenza di persone inferiore rispetto a quella dello scorso anno; c’è anche qualcuno (pari al 3,4%) che si aspetta un miglioramento. Tutte le tipologie di clientela (compresa quella turistica) vengono date in flessione.

Pasqua 2010, solidarietà e risparmio la fanno da protagonisti

Facciamo di tutto per risparmiare ma non vogliamo assolutamente rinunciare al gusto della festa. Questo è più che lecito, ma in vista dei rincari pasquali sarà forse meglio fare un po’ di attenzione a ciò che portiamo in tavola. Secondo i dati diffusi da Federconsumatori infatti i prezzi dei cibi tradizionalmente consumati nel periodo pasquale subiranno un notevole rialzo rispetto all’anno scorso: il prezzo del pollo crescerà infatti del 16%, quello delle uova fresche del 5%, quello delle uova di cioccolato dal 3 all’8% e quello delle colombe pasquali del 7-8%.

Insomma, tanto per cambiare c’è poco da rallegrarsi. Che fare allora? All’associazione di consumatori non resta altro che consigliarci di fare degli acquisti oculati controllando sempre la data di scadenza delle uova pasquali, il loro contenuto di cacao, e la sicurezza della sorpresa assicurandosi che rechi il marchio CE, mentre per quanto riguarda la spesa alimentare, soprattutto le carni, sarà meglio fare molta attenzione alla provenienza dei cibi che acquistiamo, rivolgersi a un punto vendita di nostra fiducia e giocare d’anticipo evitando di fare la spesa all’ultimo momento quando i prezzi tendono ad alzarsi ulterioremente.

XI settimana della cultura: musei e mostre gratis

 Siete degli appassionati d’arte? Allora sicuramente usufruirete della XI settimana della cultura, un’offerta messa a disposizione da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che vi permette di visitare tutto quanto il patrimonio culturale italiano in maniera del tutto gratuita. Non è la prima volta. In realtà sono ben 24 anni che il Ministero pone enfasi sull’importanza della conservazione e visita dei beni culturali nazionali nei confronti degli italiani. Avete tempo dal 18 al 26 aprile 2009 e tutti possono partecipare.

Vacanze di Pasqua, gli italiani minacciano ancora di restarsene a casa

Ci risiamo. Torna il solito ritornello che accompagna ormai tutte le festività: 2 italiani su tre resteranno a casa per le vacanze. Stavolta è il turno di quelle pasquali.

E i fortunati (pochi a quanto sembra) che partiranno, staranno via solo per un breve periodo che si annuncia all’insegna del relax e molto probabilmente sarà pagato a rate.

Questi i risultati di un sondaggio dell’Adoc secondo cui il 76% (il 5% in più rispetto all’anno scorso) degli italiani rinuncerà alle vacanze di pasqua, nonostante il calo del costo del carburante abbia fatto scendere il costo di un week-end del 2,7%.

A risentirne chiaramente uno dei settori trainanti dell’economia del Belpaese, il turismo, che accuserà il colpo del calo del numero dei soggiorni, che si riduce del 3%, oltre che di quello della loro durata. Il 58% di coloro che partiranno infatti dormirà fuori solo una notte, mentre l’8% lo farà per tre notti.

Codacons: l’Italia è un paese in recessione

E dopo le poco piacevoli vacanze pasquali, almeno per il sottoscritto costretto a casa con l’influenza, si torna alla dura realtà sulla situazione economica italiana. Questa volta con i dati Istat che dimostrano un paese che nonostante le vendite al dettaglio risultino in aumento e in grave recessione.

Almeno a quanto afferma il Codacons, che ricorda che apparentemente le vendite nel primo mese dell’anno sono aumentate del 1 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Ciò riguarda sia i prodotti alimentari, con un 1,5 per cento, che non, con uno 0,7 per cento.

L’uovo di cioccolato quanto ci costa?

La tradizione del dono di uova ebbe inizio prima della nascita del Cristianesimo: già fra i Persiani, infatti, era diffusa la tradizione dello scambio di semplici uova di gallina all’avvento della stagione primaverile, seguiti nel tempo da altri popoli antichi quali gli Egizi, i quali consideravano il cambio di stagione una sorta di primo dell’anno, i Greci e i Cinesi. Spesso le uova venivano rudimentalmente decorate a mano. In tempi più recenti l’uovo di Pasqua maggiormente celebre e diffuso è il classico uovo di cioccolato, la cui diffusione è stata probabilmente incentrata nell’ultimo secolo.

Molto probabilmente avete già aperto le uova di Pasqua o le avete già date ai vostri figli, e come detto più volte in questo periodo pre-pasquale dietro queste uova di cioccolato c’è moltissima speculazione, in quanto l’uovo di per se costa poco. Analizziamo in questo articolo cosa fa lievitare il prezzo dell’uovo, grazie ad una ricerca dell’Unione nazionale dei consumatori.

Dopo le uova di Pasqua, rincari in vista per il tipico pranzo pasquale

Brutte notizie per tutti gli italiani che non vogliono rinunciare alla tradizione del tipico pranzo pasquale. Infatti stando ai calcoli dell’Unione nazionale consumatori costerà circa il 40 per cento in più rispetto al 2001. Infatti considerando i tassi d’inflazione, nel 2008, per una tavolata di otto persone, si spenderanno circa 161.81 euro, contro i 134.54 del 2004 e i 115.3 del 2001.

Una differenza non indifferente di quasi 50 euro. Un rincaro un pò generale per tutti i principali “protagonisti” del pranzo pasquale. I rincari maggiori sono per i carciofi (il cui prezzo è raddoppiato rispetto al 2001) per le uova di cioccolato (+38.46 per cento), per l’agnello (+33.33 per cento), per le colombe (+33 per cento), senza dimenticare vino, spumante e pasta fresca (+30-40 per cento).

Le lotterie improvvisate nei locali pubblici sono una truffa

Avete presente quelle lotterie che s’improvvisano in locali pubblici, e che permettono di partecipare all’estrazione di un uovo di pasqua dopo l’acquisto di un biglietto? Bene queste lotterie possono essere un inganno per il consumatore ed in alcuni casi un illegalità bella e buona.

Lo dice il Codacons che ha analizzato questi cosiddetti concorsi a premi. Per prima cosa è stato scoperto che il biglietto per partecipare costa mediamente 3 euro in tutta Italia (con picchi di 5 euro nei bar più prestigiosi) mentre l’uovo di cioccolato in palio ha un peso in media di circa quattro chili, quest’ultimo costa all’esercente non più di 50 euro.