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5 usi economici del pane

Il pane è una risorsa molto importante per risparmiare in cucina: costa poco e può essere usato in molti modi, anche quando non più fresco. Vediamo allora 5 usi economici del pane per tagliare le spese e ridurre gli sprechi alimentari.

5 ingredienti low cost ai quali non rinunciare mai per risparmiare in cucina

Risparmiare in cucina è più semplice di quanto potrebbe sembrare e il segreto sta nello scegliere bene gli ingredienti da portare in tavola. Ce ne sono alcuni di davvero molto economici che danno la possibilità di preparare gustose ricette che si possono mettere in piedi con pochissimi euro. Quali sono i 5 ingredienti low cost ai quali non rinunciare mai per risparmiare in cucina?

Macchine per il pane, le migliori ed economiche sul mercato

 Macchine per il pane, quali sono le migliori macchine economiche sul mercato? Presentiamo qui alcuni piccoli elettrodomestici a prezzo contenuto per tutti coloro che vogliono acquistare una macchina per fare il pane in modo da risparmiare e ottenere un prodotto particolarmente genuino.

Ricette economiche con pane raffermo: il tiramisù

 Quando in casa ci avanza un po’ di pane siamo soliti preparare delle polpettine, delle zuppe oppure delle semplici bruschette che abbrustolite ci permettono di gustarci quel pane che altrimenti sarebbe finito dritto dritto nella spazzatura. Ma il pane raffermo non può essere utilizzato solo per realizzare pietanze salate. Ebbene sì, oggi prepareremo un bel tiramisù grazie al pane avanzato. Il risultato sarà davvero sorprendente. Le origini di questo dolce non sembrano essere molto antiche, tuttavia non é possibile risalire precisamente ai tempi in cui per la prima volta venne servito questo buonissimo dolce. La leggenda, racconta che divenne il dolce prediletto dai cortigiani che davano al dolce proprietà afrodisiache, al punto che se ne consumava una porzione prima di andare a dormire con la propria compagna. In realtà probabilmente gli effetti erano dovuti al caffè, noto eccitante e soprattutto inibitore del sonno in alcuni casi.

Pane troppo costoso a Milano, Codici indaga

 Il pane non si nega a nessuno, dicevano gli antichi. Questa proverbiale frase dovrebbe esprimersi pienamente nel prezzo di questo genere alimentare, un costo che dovrebbe essere sufficientemente contenuto affinchè tutti possano acquistarne. Quanto si spende per il pane? In media almeno 60 euro al mese, ma molto dipende dal prodotto scelto e, non ultimo, dalla città in cui si risiede. Milano é la città più cara, soprattutto se paragonata a Roma, Napoli e Bari. È quanto rilevato da un’indagine dell’Osservatorio Prezzi del Codici, che ha analizzato il costo del pane nelle maggiori città d’Italia.

Costo del pane: a Milano arriva a 5 euro

 Si dice che il pane sia il bene primario per eccellenza e che quindi il costo non debba lievitare (é proprio il caso di usare questo termine) oltre un certo limite. Eppure in Italia, i prezzi variano moltissimo da Nord a Sud. Mentre a Bari per acquistare il preziosissimo pane di Altamura sono sufficienti due euro, a Milano, per un chilo di anonimo pane potrebbe non bastare il doppio. A Milano si possono spendere anche cinque euro per un chilo di ‘ciabatte’. Lo rileva un’indagine dell’ Osservatorio prezzi Codici sui prezzi del pane nelle varie citta’ italiane e da cui emerge che le oscillazioni sul prezzo sono veramente importanti, i prezzi in media oscillano tra i 2 e i 5 euro.

Ricette economiche: pane zucchine e curry

 Le zucchine sono ricche di sali minerali: sodio, potassio, calcio e fosforo. Hanno azione rinfrescante e sono molto digeribili. Come riconoscere le zucchine più buone e fresche? Scegliere esemplari piccoli, che hanno un sapore più buono e non contengono semi. Le zucchine devono essere turgide ed avere buccia liscia. Sono verdure facilmente deperibili, che non durano in frigo più di tre, quattro giorni, ed è perciò meglio consumarle subito. Se all’estremità opposta è ancora attaccato un fiore gonfio, state sicuri che la zucchina è freschissima. Questi sono fiori che crescono sia all’apice della pianta sia sullo stelo, utilizzati per torte salate, frittelle, risotti. La zucchina può essere cotta a vapore (affettarle e cuocerle per 15 minuti) o bollite (usare poca acqua salata quanto necessario per coprirle e cuocere per 15 minuti). La cottura a vapore é preferibile perchè non ne disperde il contenuto di minerali.

Milano, ecco la Guida ai consumi

[Foto | Angela Gennaro] Vivete a Milano? Ecco che cosa amate particolarmente consumare, e dove andate soprattutto a mangiare: friggitorie, gastronomie, take away, e non si negano prodotti in scatola né surgelati. Questi i dati presentati dalla Camera di Commercio di Milano. A Milano si corre, e si ha sempre meno tempo anche per mangiare – come confermato, evidentemente: i cibi pronti o precotti hanno rivoluzionato le abitudini nutrizionali di chi vive sotto la Madonnina, e/o a loro si sono “armonizzati”.

Secondo i numeri, le attività imprenditoriali in questo settore godono di ottima salute: a Milano sono aumentate di ben il 77,4% negli ultimi quattro anni. A Milano c’è il 36% del totale di tutte queste attività in Lombardia: ben 303 attività. Una fetta di mercato che, insomma, non conosce crisi a Milano. Questo, dal punto di vista delle aziende. Ma come va per i consumatori e per le spese nutrizionali di una vita così veloce? Una Guida ci aiuta a sopravvivere.

Pane cotto, economico e nutriente

Il pane cotto sa di inverno. E’ una ricetta economica, anzi economicissima. Si tratta del piatto più “povero” della cucina tradizionale salentina, ma la paternità viene rivendicata anche dalla Basilicata e dalla Campania. E’ un’ottima ricetta per riutilizzare gli avanzi di pane, soprattutto quando ormai è diventato molto duro.

Prendete il pane – duro – e tagliatelo a pezzetti. Mettetelo in una teglia tagliato e ricopritelo d’acqua, aggiungendo un po’ d’olio, un pizzico di sale e qualche foglia di alloro. Cuocere a fuoco lento, fino a quando non vedete che si condensa. Può essere servito nei piatti – è quasi una zuppa – con l’aggiunta di un po’ d’olio a crudo e (a gusto) una spolverata di formaggio parmigiano.

Ricette economiche: riutilizzare gli avanzi di pasta

Pasta, la passione degli italiani. Siamo famosi nel mondo per la nostra alimentazione, no? E per pane, pasta e derivati di cereali, l’italiano medio spende 84 euro al mese. Ma spesso, proprio perché italiani, ci scappa la mano in termini di quantità. E la pasta rimane lì, in attesa di una rinfrescata. Buttarla? Assolutamente no. Riutilizzare gli avanzi è non solo possibile, ma può anche dare esiti differenti. Ecco alcune ricette per riutilizzare gli avanzi di pasta ogni volta in modo diverso.

Il classico: la frittata di pasta. La passione delle mamme, ma non solo. La ricetta è molto semplice: “legare” la pasta rimasta con delle uova sbattute (a occhio, un uovo ogni 100/150 grammi di pasta), alle quali, se piace, aggiungere un pizzico di prezzemolo tritato, e, sempre a propria scelta, con tanto formaggio grattugiato, anche di più tipi (parmigiano, ricotta, pecorino). Attenti alla frittura e, soprattutto, al delicato momento di girare la frittata.

Dovremo pagare di più per pane e pasta? Ancora aumenti sui prezzi

 Cosa si compra con 40 € della social card? circa quattro chili di pasta, un chilo di carne, un chilo di pesce, qualche chilo di pane, e poi avanzano un pò di soldi per una piccola ricarica telefonica oppure la benzina per un paio di giorni. Stiamo parlando della social card: la risposta alle difficoltà di milioni di cittadini che ormai, secondo i dati di Confesercenti, al 15 del mese non sanno più come fare ad andare avanti.

Forse però non riusciremo a comprare neanche quei pochi chili di pasta e pane dato che il loro prezzo continua ad aumentare.

La lievitazione di questi prezzi è incomprensibile e il governo vigilerà su questi rincari.In tutto il mondo i prezzi di pane e pasta scendono, mentre in Italia salgono. Stiamo cercando di capire

Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, intervendo a Porta a Porta.

Ricette economiche con pane, pomodori e parmigiano

 Quante volte siamo a casa, intente a far pulizie, a scervellarci sulla spesa da fare, a pensare ai bambini da andare a prendere da scuola, alla bolletta da pagare e proprio in quel momento suona il campanello: ecco una nostra amica che aveva promesso di venire a trovarci ed inaspettatamente eccola lì, senza preavviso. Se non fate parte della gente con la “faccia tosta”, vi risulterà difficile congedare la gentil signora ed anzi, cercherete di fare la più bella figura possibile. Se appartenete quindi a tale categoria di persone, vorrete sicuramente offrire qualcosa alla cara amica, ma in casa avete ben poco. Ecco oggi alcune semplici ricette realizzabili veramente con poco che vi aiuteranno in questi casi e vi daranno la possibilità di passare una piccola pausa sgranocchiando in compagnia.

L’Italia rischia la fine degli Stati Uniti, l’onda lunga dei mutui subprime si avvicina

Dopo aver chiuso i rubinetti in Usa e Australia, ora Macquaire, colosso australiano dei mutui, chiude il rubinetto del credito ipotecario anche da noi in Italia. La Penisola finora era considerata una roccaforte del risparmio ‘sicuro’, ma viste le difficili condizioni di finanziamento e del mercato creditizio a livello globale la banca di Sydney ha deciso la “cessazione dell’attività di erogazione di nuovi mutui”.

Quello che ha dato il la allo stop sono state le stime di Bankitalia, dove si parla di una difficoltà in crescita degli italiani a pagare il mutuo. E le dichiarazioni di Macquarie, operativa in Italia dal 2005, rischiano di suonare come un campanello d’allarme per altri istituti di credito, italiani e stranieri, che potrebbero imitarla per non ritrovarsi anche in Italia con troppi crediti in sofferenza difficili da gestire.

Pane: previsti ulteriori rincari

Brutte notizie per noi consumatori, infatti a quanto pare se proseguirà la corsa dei prezzi dei cereali il pane sarà destinato a rincarare ancora. Lo afferma Edvino Jerian, presidente della Federazione italiana panificatori (Fippa), sottolineando che “in questo scenario di rincari delle materie prime c’è poco da fare, gli sforzi dei panificatori sono però per un prezzo giusto che tenga conto delle difficoltà economiche dei consumatori”.

“I rincari del pane – sottolinea Jerian – risentono non solo dell’aumento delle materie prime quali il grano, ma anche dei costi relativi agli aspetti del processo produttivo. Non si può dunque riversare sui panificatori la colpa degli aumenti”. Secondo i calcoli dell’associazione, al costo del lavoro, che influisce del 45 per cento sul prezzo finale si aggiunge un 25 per cento per le materie prime, un 10 per cento per l’ammortamento degli impianti e un 5 per cento per le utenze energetiche. Inoltre, si deve calcolare un 10 per cento relativo a oneri fiscali, tributari, bancari e altro.